domenica 24 dicembre 2017

Il Vescovo misterioso

Le mie prime parole sono per te, scrivano, messo di Dio. E ti dico: quando capirai che devi obbedire ciecamente a ciò che Dio, o suo figlio Gesù, ti dicono? Quando obbedirai, senza brontolare o scalciare o pretendere di imporre la tua volontà? Non capisci l’importanza della tua missione, del tuo fare e pregare: non capisci che ogni volta che umilmente obbedisci, il Male viene piegato, ferito. E il maligno deve fare un passo indietro.
Claudio, cerca di capire il grande dono che Dio ti ha fatto, anche se devi passare dalla croce. Dio ti ha donato la possibilità di sconfiggere il maligno. E tu lo sai, perché quando il maligno ti vede e ti sente gli dai fastidio: e se tu sei in luce e nella preghiera d’amore per Dio, il maligno e i suoi servi devono indietreggiare, perché tu hai Gesù con te. E a Gesù nulla è impossibile.
Quindi, caro messo di Dio e del Regno tutto: usa la fede - che in te c’è - e combatti il Male, con la forza della croce e con la mano di Gesù, Figlio di Dio.
Queste le prime parole del misterioso Vescovo. Che dopo avermi ripreso, si siede sul suo trono e apre il suo librone: il librone della vita dell’uomo. Sceglie la pagina, e incomincia a leggere ciò che c’è scritto.
Ecco l’uomo, mia creatura. Ecco quello che rimane dell’uomo, che io ho creato perché fosse poco meno degli angeli. Ecco colui a cui avevo affidato il mio creato. E come sta distruggendo la sua vita, distrugge anche ciò che io - Dio, suo padre - ho creato per lui. Ho scritto, nel libro della vita dell’uomo, che dipendeva solo dall'uomo: vivere secondo le mie leggi e arrivare alla vita eterna o vivere come un animale sbrancato e perire nelle fiamme dell’inferno. E la strada che tu, uomo, donna, ragazzo hai scelto, mi sembra molto chiara.
In prossimità del ricordo della nascita di mio figlio, il mio popolo si presenta sempre più frammentato e addirittura in lotta, gli uni contro gli altri: critici e distanti dal santo padre Francesco, E in questa pagina era già scritto, che il popolo si sarebbe ribellato all’umiltà, alla santità, alla giusta voglia di cambiare e di fare - con onestà e giustizia - di questo Papa. In questa pagina, infatti, io ho scritto - prima di creare l’uomo - che un Papa, saggio e giusto, avrebbe fatto uscire le serpi dalla Chiesa, dalla mia casa, come fece mio figlio con i mercanti del tempio. Io, Dio, vostro padre, scrissi che anche i pastori si ribelleranno al fare di Francesco, creando cosi instabilità e insicurezza nel popolo cristiano.
In prossimità di questo Natale, dell’anno 2017, è la Chiesa che deve rinascere, è il popolo cristiano che deve rinascere. Insieme al compleanno di mio figlio, Gesù, anche voi - uomini, donne, pastori - dovete rinascere, e ascoltare e seguire il vostro santo Padre: senza la presuntuosità di essere voi nel giusto, con la vostra sapienza, i vostri libri, la vostra dottrina, il vostro modo antico e fuori luogo di seguire me, vostro Dio e il Regno tutto.
Ora vi do un comandamento nuovo, popolo cristiano: voi, che siete il mio popolo, rinascete con cuore puro e fede vera: fatta di amore, umiltà, carità, sostegno ai poveri. E soprattutto, ascolto dello Spirito Santo: la mia voce, il mio alito, la sapienza divina. Che è verità, misericordia e amore per tutto il mio creato. Rinascete popolo, rinascete pastori del gregge! O scissioni e guerre stermineranno voi e tanti, troppi, innocenti: di cui io, Dio, vi riterrò responsabili.
Detto questo, il Misterioso, chiude il librone. E alzandosi dal suo trono, mi saluta con il pastorale, e se ne va.

Nessun commento:

Posta un commento