sabato 11 novembre 2017

San Pio

Fratelli e sorelle, lasciatemi dire, siete veramente fantastici! Sì, fantastici: perché più vi si richiama e più voi andate allo sbando, dove volete voi. Senza ascoltare, senza dare peso e udienza alle parole di chi cerca, ormai da tempo, di mettervi sulla buona e retta via. Voi dite che questo è il tempo vostro, il tempo moderno. Voi dite che questa è la vostra vita, e che siete liberi di vivere come meglio vi piace. Voi dite e fate ciò che più vi aggrada e vi rende felici, senza pensare alle conseguenze future. Voi dite: Dio? Ma Dio non esiste! E andate così, zimbelli di un nemico che non vede l’ora di presentarvi il conto: un conto che sarà assai peso e doloroso. Voi dite e pensate, molto spesso, come vuole chi da tempo vi guida: cioè il vostro peggiore nemico.
Io, Pio - Padre Pio - potrei andare avanti ancora per molto, ad elencarvi tutte le cose che dite e che fate servendo il vostro suggeritore infernale. Ma preferisco dirvi cosa fare, se volete tornare ad una vita serena: una vita gratificante e onesta, al servizio dei vostri fratelli e sorelle, quelli più lontani - gli ultimi, che voi ora guardate con disprezzo e superbia - una vita vera, una vita amando e ascoltando Dio. Una vita che rispetti voi e gli altri, e che rispetti la natura e il pianeta, quel pianeta che state distruggendo con il vostro fare.
Dovete credere in Dio e nel suo regno, dovete ritornare alla preghiera. Dovete dire: Io credo in Dio. Semplice, vero? Sì, dovete dire, con amore e forza, io credo in Dio. Perché è l’unico Credo che vi può salvare dalla morte, dalla distruzione e esservi vicino nel momento del bisogno, del dolore: sempre nella vita. E poi, ancora: Io credo in Dio, Padre onnipotente. Sentite, ascoltate questa parola: Onnipotente ed eterno. Colui che tutto può, che da sempre esiste e sempre esisterà: l’unico vero Dio. Voi conoscete qualcun’altro di onnipotente ed eterno? No, perché ne esiste solo uno: ed è colui che tutto è. E allora, forza! Con fede e amore verso il prossimo, verso Dio, diciamo: Io credo in Dio, Padre onnipotente ed eterno. E' Padre, sì: Padre di Gesù Cristo, suo unico Figlio. Ed ecco il grande dono del Padre, a noi tutti, suoi indegni figli, il dono più grande e più doloroso: Dio, nostro Creatore e Padre, ci ha donato il suo unico Figlio per espiare i nostri peccati e per vincere la morte, mandando suo Figlio - unico Figlio, Gesù - a morire sulla croce. E ancora oggi il suo sangue, innocente e puro, guarisce e perdona dai peccati l’uomo, la donna che credono in lui, e nel suo atroce e doloroso sacrificio.
Dio ci ha mandato suo Figlio, e noi lo abbiamo messo in croce: perché? Perché la pensavamo esattamente come la pensate voi adesso. E se tornasse tra voi un uomo che parla di pace, amore, che predica e guarisce, che caccia i dèmoni e i malvagi, che invita alla conversione e al perdono, che ammonisce i superbi e ama gli umili, ascoltando gli ultimi: voi, popolo moderno e detto da voi intelligente, lo mettereste ancora a morte o peggio ancora. La vostra presunta intelligenza, vi sta portando a vivere come Sodoma e Gomorra. E se conoscete la fine che fecero i suoi abitanti, potete capire benissimo cosa rischiate. Se non conoscete l’ira divina, allora vi dico, fratelli e sorelle: che Dio vi perdoni e abbia misericordia di voi!
A me non resta che salutarvi, per ora, sperando che qualcosa in voi possa cambiare: che il vostro cuore cerchi e trovi l’amore - unico, vero e puro - per Dio. E che tendiate la mano a suo Figlio, Gesù, chiedendo di perdonarvi: per così avere la vita eterna.

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