mercoledì 9 agosto 2017

San Pio

Fratelli e sorelle, di questa intera terra che Dio vi ha donato: io sono Pio, padre Pio, servo di Dio e della Chiesa, casa di Dio.
E' strano: in ogni parte del mondo, vi vedo sempre meno numerosi calcare la soglia della casa di Dio, sempre meno presenti alla santa messa, sempre meno pronti e degni di ricevere l’Eucarestia. Già, è strano. In un momento di difficoltà, come quello che ora state vivendo in ogni parte del mondo, in ogni angolo oserei dire della vostra amata vita, dovreste essere molto e in molti vicino a Dio. E in molti entrare nella sua Casa: partecipare alla preghiera, e a quel grande dono - quel grande esorcismo - che è la Messa. E invece voi, uomini e donne, fate tutt’altro: correte e correte senza tregua e senza un attimo di pace, per fare cose futili e di nessuna necessità a volte, se non per il vostro piacere personale. Sì, solo personale: perché se amaste la vostra famiglia, la vostra vita, capireste che la cosa più importante, che per voi e per i vostri cari potete fare, è pregare. E partecipare alla messa, con devozione e amore, per i vostri cari, i vostri fratelli e le vostre sorelle del mondo intero.
E questo vuol dire amore per Dio. Quando il popolo si diceva essere più ignorante, come cultura e parola - e senza tutto il progresso e la tecnologia attuale - nei tempi di difficoltà, di guerre, di carestie, di pestilenze, si radunavano con i loro pastori e pregavano Dio. E Dio, il suo popolo, lo ha sempre ascoltato. Ora, forse non vi rendete conto del pericolo, del momento difficile in cui il mondo tutto vive. O se ve ne rendete conto, siete degli incoscienti se pensate di risolvere un solo problema di questo mondo, senza l’aiuto di Dio. Fame, sete, malattie, povertà, desertificazione della terra e dell’anima stanno avanzando, a passo veloce, verso la vostra beata vita e ottusa mente - insieme a guerre e morte. Ma voi, pensate a voi: al denaro, alle vostre case, al vostro piacere, sperando e cercando di ottenere pace da cose materiali. Allora, io vi chiedo: avete mai pensato di cercare pace dentro a una chiesa, magari parlando con un ministro di Dio? E se volete proprio esagerare, partecipate alla santa Messa: confessatevi e fate la comunione. Perché se Gesù entra in voi, ecco la pace gratuita: magari poco lontana da voi. La pace della preghiera e dell’avere Dio con voi. Vi assicuro che è impagabile. E non ci vogliono soldi, o potere o altro: ci vuole solo amore per Dio e per il prossimo, che voi ora considerate un vostro nemico o antagonista nella vita.
Il popolo di Dio cerca Dio, nei momenti di difficoltà e di fatica e malattia della vita. E voi invece chi cercate, cosa state cercando? Io vi vedo vagare, forestieri sulla vostra terra: senza una morale, senza un sorriso da donare o una parola per consolare. Siete simili a statue in movimento, ma senza parola né cuore. E come statue vi sgretolerete sotto i colpi della vita, della vostra vita, guidata dal principe delle tenebre. E di voi non rimarrà che polvere: nemmeno un ricordo, perché sarete sempre più soli e non ci sarà nessuno a ricordarvi. Peggio ancora è che, con voi, state trascinando il mondo nel baratro. E il vostro fare distruttivo, sta provocando sofferenza e morte a tanti vostri fratelli e sorelle. Tornate ad essere il popolo di Dio, e Dio fermerà la pestilenza che distrugge la vita e il suo creato. Dio, e solo Dio, può riportare la pace e salvare i popoli, il suo popolo. Ma dovete amarlo. E per amare non ci vogliono soldi, potere, ira o altro. Ma ci vuole cuore, amore e fede in lui. E allora tutti sarete salvati.

Nessun commento:

Posta un commento