mercoledì 1 ottobre 2014

San Paolo

Eccomi a voi di nuovo, fratelli e sorelle di questo tempo. Mi presento: sono Paolo.
Vi dico, sinceramente: è una grande tristezza vedervi ancora impegnati in guerre, in atti di violenza e di prepotenza verso i più deboli. E' veramente una cosa triste, vedere che l’uomo - che voi tutti, abitanti della terra che Dio vi ha messo a disposizione - ancora litigate: vi uccidete, vi ferite, per problemi di potere e di forza. Ed è una cosa assurda, quando fate questo in nome di un Dio. Io non conosco dio, che vuole vedere il popolo sottomesso a sé con la forza; oppure ucciso, e in questo modo non averlo mai più con sé.
Ogni credo che vi siete creati, io vi posso dire: per voi, può essere anche giusto. Ma quando vi fa uccidere, perseguitare, torturare altri uomini e donne: allora io vi dico, questo credo è sbagliato; come lo sono state le crociate, nella loro parte più violenta e più crudele, ove Dio - l’unico e vero Dio, in cui io credo - era usato come scusa per sottomettere i popoli. Come ora e sempre, Dio - Padre onnipotente - non vuole guerre; non vuole popoli sottomessi con la forza; non vuole morte e violenza. Ma vuole pace e amore: la pace e l’amore che ha insegnato suo Figlio, quando è venuto sulla terra. E ogni altro gesto e azione dell’uomo, violenta e irresponsabile, è dovuta all’uomo: e al suo seguire credi diversi, e al suo seguire il demonio.
Gli apostoli di Gesù, come certo saprete, hanno fatto tutti una brutta fine, per mano dell’uomo: istigati dai potenti di quel tempo o addirittura dai sacerdoti, che guidavano la comunità: gli stessi che hanno messo a morte Gesù. Avete avuto questo esempio, che la storia riporta; avete avuto l’esempio che la pace e il bene vengono contrariati dall’uomo, anche quando questa pace e bene sono rappresentati dal Figlio di Dio. Ma l’uomo e i potenti, dissero allora: tutto ciò è impossibile; addirittura dicendo che Gesù era un dèmone. Ma Gesù guariva storpi, paralitici, ammalati e faceva rivivere i morti. Ma, no: non poteva essere il Figlio di Dio! Perché certo è il dèmone a volere che l’uomo stia bene di salute e di spirito, e non Dio.
Pensate a quanto è ingenuo l’uomo! Allora, e anche adesso: perché continua a combattere contro la pace, contro il bene, contro la fraternità, contro l’amore; e a favore dell’odio e del Male. Il tempo è passato, ma l’uomo e chi lo governa, sembra ancora non avere capito nulla. E continua a uccidere, e continua a odiare e sacrificare vite: vite di cui Dio - l’unico e vero Dio! - quando vi giudicherà, ve ne chiederà conto. E vi assicuro che non sarà così misericordioso, nei confronti di chi uccide un suo fratello. Perché, per lui, siamo tutti fratelli e sorelle.
Ora vi dico, che la clessidra che determina la fine di quest'uomo, così malvagio, è stata girata. Era ferma. Ma Dio, vista tanta crudeltà e violenza, ha girato e fatto ripartire la sabbia del tempo: tempo che all’uomo rimane, per redimersi e per tornare alla pace. Nessuno - tranne Dio e il Figlio - conosce quanto tempo rimane all’uomo. Ma certo è che, se prima il tempo non correva, ora la sabbia scende, granello per granello. E ogni granello che cade, è un giorno in meno di tempo per l’uomo. Fate quello che volete: come sempre, del resto, fate; e non credete a queste mie parole. Ma poi, davanti a Dio, non potrete dire: Io non lo sapevo.

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