sabato 18 ottobre 2014

Arcangelo Michele

Se voi, uomini donne, sapeste quanto è dura la battaglia del Bene contro il Male! Quanto ogni giorno, ogni momento, le forze del Bene devono lottare, per fare fronte all’avanzata del Male! Quanti uomini, giusti e santi, cadono: per salvare i fratelli, le sorelle, che neppure sanno di loro! E che, anzi: forse li deridono pure, perché servono Dio. Bene contro Male; il giusto contro l’ingiustizia; la pace contro la guerra; lo spreco di cibo e acqua, e chi muore di fame e sete. Il bisogno dell’uomo di vivere in pace, con i suoi fratelli e le sue sorelle, e dall’altra parte il dèmone che spinge l’uomo a sopraffare il fratello, costruendo armi sempre più potenti e distruttive. Questi sono solo alcuni esempi, per farvi capire cosa devono combattere ogni giorno le mie milizie, e io stesso: alcuni esempi ai quali se ne possono aggiungere tanti altri, perché ogni opera - spreco, ingiustizia; ogni ira, odio, inganno - ogni guerra: opere di violenze e terrore, che l’uomo mette in atto sui suoi fratelli: dietro a tutto questo - ma anche alla cupidigia, all’avarizia, alla mano che fugge dal fare la carità, e alla continua ricerca del proprio benessere in terra - dietro a tutto ciò c’è il Male. Il demonio, che con i suoi milioni di modi di tentare l’uomo, riesce a convincerlo a intraprendere la strada che lo porta lontano da Dio, e dalla sua salvezza. Mi presento - anche se penso che non ce ne sia bisogno - io sono Michele: l’arcangelo Michele, servo di Dio. E per suo volere, impegnato - nell’eternità del suo regno - a difendere l’uomo dal demonio. E vi dico che se nel passato la lotta è stata dura, ora non lo è meno. Anzi direi che proprio in questo periodo, nel mondo intero, c’è una rinnovata forza del Male: che appoggiato da uomini stolti e ingrati a Dio - che vedono solo il loro io, il loro credo, il loro pensare come unica soluzione di vita - si sta facendo strada in mezzo a voi, uomini e donne. Ma anche in mezzo a voi che siete cattolici, cristiani. E quello che è grave: voi che amate Dio o dite di amarlo, non vi accorgete che questa nube nera ormai sta entrando nella vostra vita, nella vostra casa, nella vostra Chiesa. E neppure i vostri pastori se ne accorgono. Chi è il re del male conosce bene come circuire l’uomo. E non c’è uomo che, senza Dio al suo fianco, possa combattere il demonio. E il problema è proprio questo: dove avete messo Dio? E lo Spirito Santo? Voi Pastori non vi accorgete che questa nube nera - come un cancro, un male incurabile - è penetrata dentro alla casa di Dio, e sta facendo danni: che se non li fermate ora, domani sarà troppo tardi. Non potete capire l’impegno che, ogni giorno, le mie milizie mettono per fronteggiare il dèmone, che cerca di fare cadere sempre più sacerdoti e pastori. Perché sa che se cadono i sacerdoti, i pastori del popolo, il popolo è disperso - come gregge senza pastore - e così, facile preda. Ma per fermare questa nube, l’uomo deve cambiare; i Pastori devono cambiare. E devono entrambi ascoltare e servire Dio: non solo con la presenza, con rito o sfarzi, o con modi di fare di chi si sente un eletto, perché cristiano. No, non così: perché il cristiano deve lottare per essere un vero cristiano; il cristiano deve ascoltare, e obbedire a Dio; e non solo andare alla santa messa alla domenica. Il cristiano deve servire Dio, seguendo i suoi comandamenti, in ogni momento della vita. E il Pastore ancora di più: il suo compito è pregare, confessare, e servire Dio con umiltà e obbedienza; e con la stessa umiltà, ascoltare ogni uomo donna bambino che si rivolgono a lui, in cerca di Dio. E nelle sue parole ci deve essere la voglia di servire Dio, tanto da farla venire a chi ha di fronte; e non le parole di un burocrate o di chi ha imparato la lezione a memoria, e guarda più la forma del contenuto. Scusatemi se mi permetto di dirvi questo: a voi che siete Pastori. Ma è per farvi capire che il mondo, la famiglia, la Chiesa - e voi Pastori - siete in pericolo. E se non cambia qualcosa, ben presto, potrebbe essere un danno difficile da riparare. Il Male, opera come un male incurabile che entra in un corpo: attacca prima una cellula, e poi piano piano attacca tutto il corpo: così fa e ha fatto il demonio, che tramite qualche uomo contagia gli altri. E visto che promette sogni e cose da cui l’uomo è attratto, rapidamente si espande: perché è più facile servire lui che Dio. Ma lui, il demonio, presto presenta il suo conto: che è pieno di tutto ciò che è lui. E invece della vita eterna vi conduce alla fine, nel suo regno. Ora, io, Michele, vi chiedo: volete andare avanti in questo modo? E vi dico anche: non spaventatevi delle mie parole, ma piuttosto fate qualcosa per aiutare noi, Angeli, impegnati nella lotta dura e continua contro il Male: il peggiore dei vostri nemici.

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