mercoledì 2 luglio 2014

Padre Pio

Uomo, io ti chiedo: perché non preghi? Uomo, io ti chiedo: perché hai abbandonato Dio e i suoi insegnamenti? Uomo, tu forse non ci credi o non vuoi saperlo: ma tu, così lontano da Dio, sei mio fratello mia sorella. E allora, fratello, sorella, io vi chiedo: rincominciate a pregare Dio. Non fate come il demonio vuole, cioè lasciarvi distruggere, voi e il mondo intero. Io vi prego: non fatelo! Voi, il mondo: siete una cosa troppo bella, troppo importante, per dovere finire per i vostri capricci, per la vostra poca attenzione a Dio, per la cattiveria di un dèmone. Siete importanti, siete grandi, fratelli e sorelle, perché siete creature di Dio: create da Dio per sua volontà. E sempre sia fatta la sua volontà. Voi mi conoscete - alcuni di voi di più, altri meno, e forse altri ancora non mi conoscono affatto - io sono Pio, Padre Pio, servitore di Dio. E non ho mai titubato un attimo davanti al mio Signore: ogni cosa, ogni suo desiderio, per me era un ordine imprescindibile. E tutto il resto attorno, tutto il resto era nulla: perché l’obbedienza a Dio, è tutto ciò che l’uomo deve fare, dare, per guadagnare la santità, la vita eterna. Queste parole - santità e vita eterna - vi fanno forse sorridere o vi lasciano indifferenti. Ma ricordatevi che lo scopo della vita, che l’uomo vive sulla terra, è proprio questo. La vita terrena, per l’uomo, è la prova, è il percorso per arrivare alla vita eterna. La vita terrena, in fondo, non è nulla: è un semplice passaggio - a volte breve, a volte lungo - per guadagnarci ciò che Dio ha donato a noi uomini: il più grande e meraviglioso dei premi, la vita eterna: vivere senza dolore, tribolazioni; senza pensieri, per l’eternità, in un mondo di pace e d’amore, verso i propri fratelli e verso Dio. Perché buttare via tutto questo; ditemi, perché? Forse per seguire il proprio piacere o il proprio egoismo? O forse per dare retta a quel demonietto che ogni giorno, ogni minuto, vi dice di fregarvene del prossimo, dei vostri figli, dei vostri cari; vi dice che ciò che è importante è che vi divertiate, e che bruciate la vita terrena all’insegna del vostro solo piacere: con soldi, sesso, potere, droghe, ecc, ecc. E non importa se qualcuno, per colpa vostra, ci rimette a volte anche la vita; non importa se rimarrete soli, e il mondo finirà per colpa vostra e di chi come voi si comporta. No, non importa: avete la vita nelle vostre mani - o almeno pensate di averla - e allora fatene ciò che volete! Ma sapete non è così. Forse vi deludo: ma la vita appartiene a Dio, non è vostra. E se andate contro ai principi fondamentali della vita - primo tra tutti: non uccidere - allora Dio vi punirà in modo severo, perché avete osato sfidarlo; avete osato distruggere ciò che lui ha dato all’uomo, cioè la vita terrena, per ottenere la vita eterna. Fratelli e sorelle, il mondo sta andando contro la volontà di Dio. E certo questo non sono io a dirvelo, perché basta che vi guardate attorno e lo vedete. Il mondo va sempre più verso il volere dell’uomo: che non ascolta Dio, ma se stesso e i suoi desideri. Allora, oggi, io sono qui - oggi, io, Pio, vostro fratello - sono qui a chiedervi di pregare, fratelli e sorelle. Io vi chiedo di pregare Dio, che non una delle piccole guerre che tutti i giorni devastano la terra, possa continuare. Ma che si plachi la fame di vite umane del demonio; placando così l’ira dell’uomo, verso il proprio fratello. Vi chiedo di pregare per chi non ha nulla di cui nutrirsi. E che ancora, nello spreco del benessere di certi paesi - lui, vostro fratello - è rimasto solo, e non ha nulla di che vivere. Vi chiedo di pregare, perché ci sono almeno due grandi guerre che potrebbero esplodere in qualsiasi momento, e sarebbero a livello mondiale. E lo chiedo anche a te, fratello, che dici di non credere in Dio. Perché anche tu saresti spazzato via dalla furia distruttrice di queste guerre, e ti ritroveresti solo e impaurito. E infine pregate, fratelli e sorelle, per il piacere di pregare e lodare Dio, fonte di bene, pace e amore. Parole che, nel vostro tempo, sembrano diventare sempre più rare. Dio, vostro padre, non vuole che il figlio si butti tra le braccia di chi dice di amarlo e lo condanna alla sua fine. Dio vi aspetta a braccia aperte: perché da buon padre, aspetta il figlio che torna. E non è mai tardi per pentirsi e chiedere perdono, con il cuore e con la volontà di farlo.

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