Maria Santissima

Figli miei: vi guardo ogni giorno, mentre il tempo passa per voi, che siete come pecore sbrancate alla ricerca del vostro Pastore: il Pastore saggio, buono e protettivo, che non vuole darvi in pasto ai lupi. Ma che vi protegge, e che nelle vostre mani ha posto la possibilità di ottenere il premio più bello: la vita eterna. Io sono la vostra Madre celeste, l’Avvocata vostra: io sono Maria santissima, e vi dico che così non va. Siete alla continua ricerca del vostro benessere, e della vostra felicità terrena. E state trascurando chi vi può dare tutto questo, e cioè il vostro Pastore: Dio, vostro Padre. È incredibile come il mondo intero, soggiogato da satana, si stia ribellando a Dio! Ed è incredibile che tu, uomo, che nei tempi hai visto quanto il Male può fare - con la sua sete di dolore e di terrore - continui a servirlo. Invece di cercare la pace, il bene, la salvezza e il rifugio, in Dio; nonché ristoro e gioia, per il tuo spirito e per la tua vita, nella sua casa, la casa di Dio. Ormai siete infestati dal Male, come se fosse un'epidemia: spinti a vivere senza limiti, freni e senza una coscienza. Che ormai non ascoltate più, perché troppo spesso vi dice di non fare ciò che state facendo; di non percorrere la strada dell’ira, e dell’abbandono all’accidia, seguendo il branco: seguendo chi da tempo cerca di distruggere il mondo, e di farlo cadere nelle sue mani; per poi chiedere il suo feroce e doloroso conto, a voi, ignari servitori. Nella vostra coscienza, spesso - se le ascoltate - ci trovate le parole del vostro Angelo custode. Se ancora non lo avete abbandonato, su un lato della strada che state percorrendo, perché vi dice di fare il bene per i vostri fratelli; e di amarli, e non sacrificarli per la vostra causa. Parole che certo, voi, pieni di voi stessi, non volete sentire. E preferite seguire strade, comode e semplici, che vi portano denaro e tentazioni: quelle tentazioni che per voi, ora, sono la felicità. Di voi, giovani persi nel vostro mondo sintetico e inesistente, fatto di droghe di depressione e modi di fare e di vita a dir poco vergognosi - di voi che avete abbandonato Dio e la Chiesa, per il vostro egoismo e la vostra presunta sapienza - non si ricorderà nessuno. E finirete soli e abbandonati, se avrete la fortuna di invecchiare. Né di voi genitori - che avete lasciato andare i vostri figli su strade incerte ed insicure, curando anzitutto il vostro guadagno, credendo che una famiglia è unita e si ama quando ci sono i soldi - di voi genitori stolti, chi si ricorderà? Neanche i vostri figli: che forse vedrete finire prima di voi, per la vita che gli concedete di vivere. Sarebbe stato meglio - anzi, è meglio! - imporsi con qualche no, cari padri e madri, invece di lasciare libero cammino a chi ancora non ha le scarpe per poter camminare. A questi giovani - a voi giovani - tutto è concesso, e tutto è moda e progresso. Peccato che questo voglia dire non ascoltarsi, non ascoltare la propria coscienza, il proprio Angelo: che indica sempre la strada giusta, verso la gioia e non verso la vostra totale insoddisfazione della vita. Perché certo non sarà il soldo a farvi vivere meglio. Ora, con questa crisi economica che è in atto e che ancora durerà - vostro malgrado, uomini, donne, ragazzi e ragazze - vi accorgerete che le basi su cui avevate fondato la vostra vita, vengono lentamente spazzate via. E il denaro, così importante per voi, ogni giorno sarà sempre meno: facendovi cadere nel baratro, ove il demonio vi attende. La salvezza, la gioia di vivere, è li che vi aspetta da sempre: è davanti a voi, e si chiama fede e amore per/e in Dio. Per ritrovarvi con un cuore nuovo, e nuove mete nella vita: che parlano di pace e santità, a cui ogni uomo è chiamato. Concludo, figli miei, parlando a voi che abitate nella regione chiamata Emilia-Romagna, e più ancora strettamente a voi della città di Bologna. Voi avete, subito fuori città, in quel posto chiamato Scascoli, un luogo ove io - da ormai decine di anni - appaio. Dio, buono e caritatevole nei vostri confronti, permette la mia apparizione in questo luogo umile e silenzioso, per frenare le forze distruttive del Male: che avrebbero fatto di Bologna e i suoi abitanti un sol boccone, per così dire. Bologna è una delle città più diaboliche e piene di tutto quello che di peggio esiste - nelle sue vie, nelle sue cantine, sotto alle sue strade - e il bisogno di pregare, per voi emiliani e per il mondo intero, è veramente tanto. Io mi chiedo perché voi, popolo di Dio - popolo fedele a Dio, o almeno così dite - non venite nella Terra in cui appaio: omaggiandomi delle vostre preghiere, della vostra presenza. E perché la Chiesa, casa di Dio a Bologna, non lascia libera la preghiera in questo mio santuario. Ma addirittura ne vieta l’ingresso ai sacerdoti, che invece potrebbero guidare e gestire una preghiera sana e di lode a Dio: come dev'essere in una terra che - ormai da tempo - ha dimenticato Dio. Tutto questo è triste. E Dio stesso non è contento di questa restrizione, e di questo poco afflusso di fedeli alla mia presenza. E se non cambierà nulla, temo che ne pagherete le amare conseguenze: come Chiesa; e come uomini che non seguono Dio, ma il proprio orgoglio: il proprio, accecato, credo. Io, Maria santissima, in questo luogo appaio e continuerò ad apparire, finché Dio vorrà. E fino a quando il popolo silenzioso dei veri cristiani verrà per incontrarmi: perché un cristiano non teme chi lo perseguita per il suo culto, ma piuttosto dona la vita per difendere il suo credo. A te, messo di Dio, dico che è troppo che manchi dalla mia Terra. Ed è ora che tu ritorni, per continuare ciò che era iniziato. Vi benedico, figli miei. E a voi, giovani, mi raccomando: cambiate strada, abbracciate Dio e la Chiesa, e sarete salvi.