venerdì 16 agosto 2013

Maria Santissima da Boccadirio

13 agosto 2013_Maria da Boccadirio Oggi, figli miei, vi parlo da questo luogo santo e a me dedicato. Vi parlo da questo santuario, in mezzo ai monti: dove la pace, la preghiera e la mia presenza, regnano sovrane. Come chi scrive vede, vi parlo dal santuario a me dedicato di Boccadirio. Io sono Maria, vostra protettrice, avvocata vostra. Figli miei, vi invito alla preghiera; vi invito ad intraprendere la strada che avete interrotto - ormai tanto tempo fa, troppo tempo fa - la strada che porta alla fede, alla conversione; all’ascolto dello Spirito Santo, che parla e opera su ognuno di voi. Ma perché operi e perché lo sentiate, dovete essere vicini a Dio: dovete amarlo e rispettarlo; dovete donare a Dio la vostra vita, senza cercare di fare di testa vostra, figli miei. Perché nella mente, nella testa di un uomo, possono entrare mille pensieri; e spesso, molti non sono sani e vengono da chi - ora più che mai - in ogni modo, sta cercando di distruggervi e di portarvi con lui. Questo luogo, denso di preghiera, di amore per Dio e per me - Maria, Serva di Dio - ha visto passare tante persone: ognuna con i suoi problemi, con le sue richieste di grazia o di ascolto, rivolte a me; perchè ostacolati, impauriti, nel percorso della loro vita, dal Male. Che come un rapace, si scaglia sulla preda: per carpirla, rapirla a Dio. Non una delle vostre richieste è stata ignorata, figli miei; anche se, a volte, il risultato non è quello che voi sperate. Ma Dio sa cosa per voi è meglio; e voi, a lui dovete abbandonarvi. In questo posto, come in altri santuari a me dedicati, voi incontrate le mie mani: le mie braccia, tese ad accogliervi. E allora, io vi dico: attaccatevi alle mie mani; prendetele con fiducia, fede e amore. E io vi porterò, nel mio cuore, al cospetto di Dio: che vi ascolterà; e su di voi sarà fatta la sua volontà. Certo, ci vuole da parte vostra la voglia di convertirvi, di ritornare al Padre buono, che vi aspetta; la voglia di diventare suoi discepoli; e testimoniare - con nuovo vigore e amore - la vostra fede. Non tacere, ma testimoniare, la fede in Dio: in un mondo, il vostro, che sembra fare di tutto - con le sue leggi, con il suo modo di vivere - per dimenticare Dio, colui che lo ha creato. Voi cristiani avreste già dovuto formare una catena, una processione, da questo posto fino a Bologna: professando la vostra fede, il vostro Credo, in posti che hanno perso l’abitudine di farlo: perché troppo attaccati alla vita materiale e terrena; troppo lontani dal volere di Dio. Ma come al solito, ciò che l’uomo deve fare - di giusto e saggio - lo fa sempre con ritardo e pigrizia, preferendo strade comode per lui e i suoi affari; preferendo strade comode e facili, ma incerte, che vi hanno portato dove siete ora. E io vi dico: Non è finita. Da ogni casa, da ogni via, in ogni luogo su questa terra, io vi chiedo - figli miei - di farvi riconoscere. Innalzate la vostra fede, e difendetela dagli attacchi del Male. Difendendo il vostro Credo, difenderete voi stessi, da un futuro a dir poco incerto. Pregate, figli miei; pregate e ascoltate il vostro cuore. Aiutate i più deboli, i poveri. Servite Dio, servendo i vostri fratelli, con la carità e l'umiltà. E siate sempre disposti a tendere una mano, a chi ha bisogno di voi. Vi benedico e vi saluto. E attendo - come Madre - la risposta del figlio, che da tempo non si fa sentire.

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