domenica 25 agosto 2013

Il personaggio misterioso

Mi appare il personaggio misterioso: con il suo librone, il libro della vita. Mi guarda, apre il libro; e dal libro vedo la data della pagina che sta per leggere: la data è quella di oggi, 22 agosto 2013. Con aria severa e voce sicura, incomincia così a leggere: Da questo libro, leggo la vita dell’uomo; da questo libro porto all’uomo ciò che Dio, Padre, ha previsto; ma che l’uomo - indegna sua creazione - potrebbe cambiare solo con la sua volontà, il suo volere: seguire il Padre, invece che satana. Così sta scritto: figlio mio, io che ti ho creato, che ti ho seguito: ancora - come padre in ansia - ti sto aspettando. Mi chiedo: quanto ancora ti farai attendere? E francamente, a questa domanda non vedo risposta; se non una, forse: per sempre. No, non sono io - che ti ho creato - a stancarmi di aspettarti, e quindi a chiuderti l’accesso al mio regno. No, non sarò io. Ma sei tu, stolto ed incosciente, a perseguire una vita nemmeno degna di essere citata né ricordata: facendo progressi, in campi e in studi, che non servono a nulla, se non a cercare di rimediare i danni che tu stesso stai facendo. E per questo ti dico: Vergogna! Solo vergogna, dovresti provare. La tua clessidra, uomo, sta scorrendo; la sabbia del tuo tempo sta finendo. E stai per addentrarti nella vita che ti sei creato: una vita piena di solitudine e di miseria, miseria spirituale. Una vita senza amore, né fede: solo a combattere contro i dèmoni, che hai lasciato che su di te facessero ciò che è più è gradito a satana, portandoti verso la strada del non ritorno. Una strada che, con piacere, hai intrapreso; e che con gioia cammini - anche a passo veloce - senza mai guardare cosa ti lasci alle spalle; senza mai guardare dove stai andando; senza mai porti domande, perché tutto questo ti farebbe troppo male. Non ascolti la tua coscienza, e distruggi la vita e la natura; non ascolti l’angelo che ti ho messo vicino, e commetti i più atroci degli sbagli - compreso il fermare la vita, quando è ancora nel grembo; uccidere e violentare donne e bambini - così facendo, aiutate il demonio a distruggere la più grande, la più forte, delle istituzioni cristiane: la famiglia. La famiglia: anche quella hai voluto storpiare a tuo piacimento, perché così ti senti democratico, emancipato. Parole tue, uomo, ma di cui non conosci il significato. Il loro significato è semplice - come è semplice il significato di tutto quello su cui stai mettendo le tue mani - si conclude, si traduce, in un solo modo: fine. La fine della vita. Il mio popolo, il popolo di Dio, ora tace. In silenzio, tace su tutte le atrocità che l’uomo sta commettendo; e non solo con guerre e violenze, ma anche con leggi e giustizia. Il mio popolo si sta distruggendo lentamente, come la clessidra che scorre. Giorno dopo giorno, sempre meno cristiani - intendo cristiani veri - rimangono. Non siete più in grado di insegnare nulla ai vostri figli, che già vi deridono in giovane età. Avete paura a parlargli di Dio: di chi vi ha creato, e di chi ha permesso che loro siano al mondo. Avete paura a parlargli di amore e fede, di pace e giustizia. Mi chiedo: dove avete messo gli insegnamenti di Mosè; di mio Figlio, Gesù, e dei Santi: abbandonati per essere moderni? Io vi dico: a me, questo vostro essere moderni sembra solo tanta e fitta nebbia; una nebbia che il demonio vi ha messo nella mente, per annebbiare la vostra coscienza, la vostra fede. Una nebbia che non vi fa vedere dove state andando. Voi dite di conoscere l’uomo, perché lo studiate e lo esaminate, rendendolo vostro schiavo a volte. E avete dimenticato di conoscere Dio, perché Dio si conosce solo amandolo. Continuate, imperterriti, sulla vostra strada. Ma la clessidra scorre; e solo voi uomini la potete fermare, perché nulla mi farà mai andare contro la vostra volontà. E se è quella di distruggervi: allora salverò il mio popolo, e per voi sarà la fine Dopo queste ultime parole - chiuso il librone - il personaggio misterioso, scuotendo la testa, se ne è andato: fino a scomparire dalla mia vista.

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