martedì 4 giugno 2013

San Francesco

29 maggio 2013

Cari figli di Dio: io, Francesco, servo di Dio, vi saluto. E ringrazio Dio di donarmi questa opportunità di parlare a voi, tramite questo nostro fratello. Mi rattristo nel guardare il mondo intero: guardare il creato; e vedere che la creatura che Dio ha voluto più simile a lui, gli sta dando sempre più battaglia, sempre meno fiducia; ed è sempre più ostile a chi, con amore di padre, lo ha creato.
Avete perso il senno, fratelli e sorelle, lasciatemelo dire. Avete perso il punto di riferimento della vita, senza il quale non potete vivere. Ma ahimè, questo ancora voi non lo capite. O peggio, forse lo capite che vi avvicinate al baratro, ma non sapete come fare a fermarvi. Non volete fermarvi: perché è meglio precipitare da soli nella Geenna, che salvarsi in pochi e accedere al regno di Dio.
Riuscite a dominare la vostra coscienza - là dove ancora ne avete una - riuscite ad imporvi sulla vostra volontà, che certo vi sta dicendo, da tempo, che state percorrendo la strada sbagliata. Vi imponete sulla voce dell’angelo, l’angelo che Dio vi ha assegnato per proteggervi e che voi avete abbandonato; e siete sordi ai suoi richiami, ai suoi consigli: perché? Perché lui, l’angelo di Dio - il vostro angelo custode - vuole il vostro bene e vuole per voi il meglio, cioè la vita eterna. A voi questo non interessa: preferite i benefici di una vita terrena e materiale; preferite cedere al demonio, che vi tenta e vi dice: arricchisciti di ogni bene sulla terra; mentre pensa a quale sarà la vostra pena, con estremo piacere. Vi state giocando la vita: ma non quella terrena, la vita eterna.
E sono stanco di sentir dire: Meglio vivere ora, che dopo!? Che dopo, cosa? Vi chiedo io. Nel mondo intero, la manifestazione della potenza di Dio è cosa notevole. Se solo prestate un attimo di attenzione, sapreste che Maria santissima appare, che Gesù parla all’uomo; e che Dio manda il suo regno in soccorso dell’uomo. Certo, non in soccorso per farvi avere una vita agiata e piena di lusso, o beni superflui; ma per condurre l’uomo, la creatura massima della creazione, nel suo regno: a conoscere lui, il Padre onnipotente. Ma a voi, che siete scettici e materialisti, questo non va bene. Continuate ad arricchirvi, e distruggere tutto ciò che Dio ha creato. E che Dio abbia pietà di voi: dei vostri cari, dei vostri figli! Non siete nulla rispetto a Dio, ma il suo grande amore vi concede di essere con lui nel Regno: nel suo regno; ove il dolore, la pena, la tribolazione e il demonio, non ci sono e mai ci saranno. Mentre sempre ci sarà la gioia e l’amore di servire Dio, e di averlo servito: lodandolo e ringraziandolo sempre.
Il demonio vi tenta, e voi cadete; il demonio vi tenta, e voi non credete che lui esista, e cadete nelle sue mani. Il demonio è ciò che Dio ha voluto, come prova da superare - per l’uomo - per accedere al suo regno. E voi, invece, vivete come mercenari al suo servizio: più lui vi offre i beni materiali, e più voi cadete nelle sue braccia. E così facendo, condannate voi e chi vi segue al più duro e doloroso dei castighi, alla pena massima. Non è mai troppo tardi per pentirsi, fratelli e sorelle; non è mai troppo tardi per aprire le braccia, rinunciare a satana, e chiedere a Dio Padre di essere perdonati: come il figlio che torna e che si è smarrito. No, non è mai tardi per salvare voi stessi e il mondo intero dall’ira divina. Ma bisogna che incominciate a muovervi, nel senso inverso di dove state andando ora. Dovete andare controcorrente, perché dovete salvarvi. E con voi, salvare il mondo. Dovete tornare ad amare Dio: oggi più che mai, perché è oggi che ne avete maggiore bisogno. Il tempo è passato, nella vita dell’uomo. E in ogni tempo ha visto l’uomo vittima, e carnefice di violenze atroci; ma mai come ora l’uomo è stato così sbandato: privo di ideali e di fede, sbrancato e inseguito da mille dèmoni - che lo vogliono vedere servo del demonio - senza amore, nemmeno per i propri genitori. E questo è grave: non amare il prossimo è grave, passare sopra a chi chiede aiuto è grave; ogni forma di violenza è grave. E tutte queste cose, e altre ancora più terribili, sono parte del vostro tempo attuale. E perché? Perché siete lontani dall’amore infinito; dalla pace e dalla gioia di amare il vostro unico e vero Dio, Padre: colui che vi ha creato.
L’umiltà, il perdono - non l’ira e il rancore! - la mano tesa verso chi soffre o chi chiede cibo, per poter vivere. Non l’indifferenza, e il costruire sempre nuove armi: per proteggersi dai nemici che vi create, isolando chi per voi è troppo povero, umile o di pensieri diversi. Dio insegna ad amare tutti, compreso il proprio nemico. Perché è con l’amore che si convertono le persone, non con la violenza e il terrore. Con queste si dominano e si riducono schiavi; ma nel loro cuore ci sarà sempre l’odio, e non l’amore per voi. Possibile che questo, dopo duemila anni, l’uomo ancora non l’abbia capito? Sì, è possibile: perché ascolta satana e non Dio.
Io, Francesco, servo di Dio, chiedo a Dio - ogni giorno - di farmi ancora più umile e più servile nei suoi confronti. E voi, invece, ogni giorno vi alzate: e neppure un vostro piccolo pensiero va a chi vi ha creato; se non a volte. E questo, è il modo più terribile per insultarlo.
Pace a voi, fratelli. E sempre si fatta la volontà di Dio. Perché quella dell’uomo, sarebbe condannare questo mondo - questo paradiso, che Dio ha donato all’uomo - alla distruzione.

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