domenica 14 aprile 2013

San Pietro Apostolo

06- aprile 2013

Mi appare un personaggio nuovo, fino ad ora mai visto: vestito con una tunica bianca. Mi si avvicina, e mi dice: Non temere, fratello; non temere. Irradia calore, e questo per me è da sempre sinonimo di sicurezza; e nulla mi dice che, in lui, ci sia qualcosa di malvagio. Aspetto un giorno, con la sua presenza vicina, senza aprire a lui la conversazione. Intanto prego, e chiedo a Gesù se di lui mi posso fidare. Gesù mi dice: Claudio, quello è mio fratello, come tu sei mio fratello. Ma lui, con me, è stato uno dei primi. Decido di ascoltarlo, e gli chiedo: Chi sei tu? E lui, con fare garbato e buono, mi dice: Io sono Pietro, l’apostolo Pietro: pescatore di uomini, per volere di Gesù. Allora ho detto a lui: Tu sei nuovo; che vuoi da me?
Tu sei un messo di Dio e del suo regno. Ora io sono qui, per portare un messaggio a chi lo vorrà ascoltare. Certo non mi illudo: pochi saranno ad accoglierlo, e spero di sbagliarmi. Ma è ora che la Chiesa, la casa di Dio, torni ad essere quello che era inizialmente; e non un circo, ove - e mi vergogno - regna il denaro; e al suo interno, losche trame tendono i fili. In un mondo che si evolve a una velocità paurosa, l’istituzione di Dio è rimasta indietro. Anzi, diciamo: è rimasta neanche indietro, ma è rimasta bloccata dalla voglia di sfarzo e di potere. Dimenticando che Dio - che Gesù - l’hanno fondata come loro casa. E doveva essere umile, e al servizio del popolo: non lontana dal popolo, e bloccata su dottrine inventate dall’uomo - su leggi inventate dall’uomo - che, come si sta dimostrando, la stanno portando alla distruzione. I fedeli calano e invecchiano; i giovani fuggono dalla Chiesa, perché i loro sacerdoti, i loro pastori, non hanno parole per loro. Perché impegnerati in faccende burocratiche ed economiche, invece di camminare tra la gente - di parlare alla gente - come un pastore deve fare quando il gregge si disperde: andare a cercare la pecora smarrita, e non aspettare che ritorni da sé; perché, molte volte, perde la strada e non riesce a tornare.
E' triste vedere che la casa di nostro Signore si è trasformata in un palazzo pieno di denaro: in un rifugio, per pastori e vescovi con idee non certo derivanti dalla vita di Gesù, ma bensi dai loro interessi. Buttate gli abiti dorati; buttate l’oro, che è merce del demonio. E donate ai poveri ciò di cui hanno bisogno, e ridate al gregge i suoi pastori: veri pastori, illuminati dalla vita di Gesù e dei suoi apostoli, che predicavano tra il popolo. Il demonio è dentro di voi - non ve n'accorgete - voi, che con lusso e pietre preziose, pensate di insegnare al popolo ad amare Dio. Forse spaventate il popolo, così facendo: ostentando potere e forza. Ma certo non gli insegnate ad amare Dio; perché chi insegna ad amare Dio è umile, e il popolo è suo fratello. Basta con questa Chiesa! Basta con questo modo di fare! E non sono io a dirlo: ma chi con me è vissuto, e per me e per voi tutti è morto sulla croce.
Mettete in dubbio le apparizioni di Maria, e chi parla - da uomo o da donna - con voce di Maria e di Gesù: perché voi pensate di essere in grado di giudicare. Guardate queste persone, che ormai sono in tutto il mondo; perché Dio ha seminato, e piante nuove stanno crescendo: piante che parlano di umiltà, amore per Dio e per il popolo; piante che dedicano a Dio la loro vita, che a volte è disagiata. Invece di aiutarli e ascoltare la loro parola, li buttate a calci fuori dalla vostra Chiesa. Io vi dico: Un giorno, saranno loro a buttare fuori voi dal regno di Dio. E' ora di finirla: vescovi, cardinali, sacerdoti, con incarichi di politica e di amministrazione. E' ora di finirla, e svoltare velocemente verso la vera parola di Gesù: aiutando il popolo, aiutando la gente, a capire perché ora il demonio è così forte - tanto da portare via la vita eterna, e la vita terrena, a tutti loro. Questa chiesa - se non la cambiate - finirà da sola, entro breve tempo: meno di quanto voi crediate. Con il vostro oro, e il vostro lusso, sembrate figure di altri tempi: e in quei tempi in cui la Chiesa cattolica ha incominciato a perdere credibilità e appoggio del popolo, indebolendosi sempre di più, dando vita a nuove religioni e a troppe separazioni.
E' tanta la colpa sulle vostre teste; è tanta la vostra ingenua voglia di potere - di tutti voi, che vestite i miei abiti indegnamente - ma è poco il tempo che vi rimane, per salvare voi e la casa di Dio.

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