lunedì 1 aprile 2013

Gesù

29 marzo 2013

Eccomi a voi, uomini e donne; eccomi: sono vostro fratello - ma voi sembrate non saperlo - sono l’uomo che è morto per voi; la vittima immolata sulla croce per i vostri peccati, per dare pace a voi e per vincere la morte. Eccomi: sono Gesù, Figlio di Dio. Un Dio, mio Padre, talmente umile e misericordioso da avere mandato me, il suo unico Figlio, sulla terra, a morire sulla croce. Quella croce che ora è diventata simbolo di pace e di fede: la croce di Gesù, Figlio di Dio e di Maria santissima.
Se solo per un momento staccaste la vostra mente, il vostro cuore, dai vostri affari terreni; se solo per un attimo vi fermaste a guardare, con cuore di bimbo, quella croce che vi sta davanti - ogni giorno, ogni momento della vostra vita - e che vi dice di amarla, come chi è morto su di lei vi ha amato. Se solo vi fermaste, e smetteste di correre verso un destino che non conoscete - e che può essere stravolto in qualsiasi momento, gettandovi nel fango, nel dolore, nell'angoscia - se solo vi chiedeste: Chi sono, cosa faccio, perché lo faccio, e perché sono su questa terra? Vi accorgereste che siete tremendamente soli, se non avete Dio al vostro fianco; vi sentireste deboli e facilmente annientabili, se solo pensaste a tutto ciò che vi può distruggere. Vi rendereste conto che non siete sulla terra per vostra volontà, e che nulla avviene per vostra volontà. Se non, in molti casi, cose assurde e sbagliate che servono solo a distruggervi: distruggere voi, il vostro mondo, le vostre famiglie, i vostri figli. Perché se si pensa e si ragiona senza Dio nel cuore; se si agisce senza Dio nel cuore: certo si fa fatica a vedere, a sentire, quando il proprio fratello è in difficoltà; quando il mondo corre troppo in fretta: riempiendosi di tecnologie, malattie e metodi per curare le malattie, che ne creano altre: perché contro-natura, perché contro il normale processo della vita. Quel processo che Dio ha creato, facendo funzionare tutto anche senza le vostre tecnologie diaboliche: atte solo ad avere quella che Dio, mio Padre, ha da sempre – onnipotenza. Ma questa, credetemi, l’uomo non potrà mai averla. Anzi, continuerete a creare cose per vivere di più, più a lungo; e nello stesso tempo, le stesse cose distruggeranno voi, la vostra mente, e i più deboli e i più poveri.
La crudeltà umana ha raggiunto un elevato e pauroso picco di cattiveria. Inorridisco a pensare a quello che succede a uomini poveri e soli, disperati, in quello che è il pauroso commercio degli organi. Pensate a quanto è crudele l’uomo, a quanto è avido l’uomo: toglie a un uomo sano, ma povero di denaro, la salute - per darla, in parte, a un uomo magari malvagio ma con denaro. Questa è la legge del demonio; questa non è roba di Dio, ed è ora di finirla. Tante sono le persecuzioni a carico dei miei fratelli e sorelle - i più poveri i più umili - ma tutto viene coperto, insabbiato, perché il denaro regna e regge il vostro mondo. Sono triste nel pensare che, anche a questa Pasqua, l’uomo si presenta sempre peggio: sempre più fatto a pezzi dal demonio, e sempre più con occhi e orecchie chiusi. I messaggi che ricevete, tramite i messi del Regno, da tempo vi indicano la strada. E se i nostri messaggeri fossero ascoltati, sarebbe certo un mondo di pace. Purtroppo non né così; e come animali impazziti, correte verso il macello: pensando che sia la vostra felicità, la vostra gioia, la vostra salvezza.
Eccomi a voi: io sono colui che avete sacrificato - perché spaventati dalle mie parole di pace e di saggezza, che Dio mio Padre mi donava. Eccomi, mentre salgo il monte del mio calvario; eccomi mentre mi sputate, mi ingiuriate e mi schernite: con la vostra cattiveria, con la vostra falsa sapienza; eccomi mentre salgo con il peso dei vostri peccati, della vostra cattiveria. E ad ogni passo, la fatica e il peso aumenta. Ingiuriatemi, schernitemi, ma alla fine sarò io a giudicarvi. Per volere di Dio ho vinto la morte, e ora io sono con lui, nel suo regno. E voi? E voi siete rimasti fermi dove eravate: liberati dal peccato, che avete immediatamente sostituito con nuovi peccati, con nuovi metodi per cancellare Dio dalla vostra vita. E certo non sarete con me nel regno di Dio; o ci sarete, ma lunga sarà la vostra espiazione.
Ringrazio voi, fratelli e sorelle, che avete fatto della preghiera e della lode a Dio la vostra vita - che vivete con Dio nel cuore e nella mente, e ogni decisione con lui e insieme a lui è presa. Grazie! Certo la vita, per voi, potrà essere dura - perché il Male vi stringe la vita, come un serpente nelle sue spire - ma vi chiedo: Non temete, e non indietreggiate davanti al nemico; perché voi - certo - voi sarete con me, nel regno di Dio.

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