domenica 20 gennaio 2013

Padre Pio

19-01-2013

Eccomi a voi, cari fratelli e sorelle di questo tempo. Io, Pio, vi saluto: felice di potervi portare ancora la parola del regno di Dio, tramite noi tutti, suoi servitori devoti e fedeli. Servire Dio, cari fratelli, riempie di gioia la vita e d'amore il cuore. Non si è più soli, non ci si sente più soli nella vita; perché Dio, l’unico vero Dio, è con noi: con tutti noi e voi, suoi servitori. È grande l’amore che Dio dona ai suoi figli, è grande la sua misericordia; ed è completamente gratuito. Sì, fratelli miei: Dio ci ama, vi ama, senza chiedere nulla in cambio; se non di contraccambiare il suo amore, con altro amore per lui e per i vostri fratelli. Sembra una cosa tanto semplice da fare, sembra una parola così semplice da attuare. Ma la verità è che amare il prossimo come se stessi e amare Dio al di sopra di se stessi - per voi, uomini moderni - è diventata quasi un'utopia.
Impegnati a rincorrere un successo, nella vita, che certo in cielo non vi gioverà e non vi servirà a nulla; impegnati a inseguire falsi credi, falsi dèi e veri dèmoni, che vi stanno portando alla distruzione - lentamente, passo dopo passo - quante volte vi è già stato detto che l’uomo senza Dio non può vivere: quante? E in quanti modi? Ma come sordi chiudete le vostre orecchie, e non udite più quando si parla di Dio: non volete più sentire; e chiudete anche i vostri occhi davanti ad un mondo, ad una vita - la vostra vita - che crolla giorno per giorno. Guardate dove vi ha portato il vostro vivere; guardate dove vi ha portato la vostra corsa ad arricchirvi di cose terrene: ve ne rendete conto? Volete aprire i vostri occhi? O continuate ad andare avanti nella cecità e nel buio in cui siete caduti: non riuscendo più a capire, a vedere, la differenza tra il bene e il male; non riuscendo più a distinguere il giusto da ciò che è sbagliato. Svegliatevi, perché vi state condannando; e con il vostro modo di fare condannate i vostri figli, che fuggono dalla fede, perché voi non gli insegnate ad amare Dio. Svegliatevi, e aprite le vostre orecchie! Ascoltate i messaggi che Dio vi sta facendo pervenire, tramite i suoi messaggeri. Dio, Padre amoroso, cerca di salvare i suoi figli. Ma se non lo ascoltate, sarete voi e i vostri cari a subirne le conseguenze. E l’inferno, di chi non potrà mai più vedere Dio e il suo regno; l’inferno del poter ammirare solo per una volta la bellezza di Dio, di suo Figlio Gesù. L’inferno e la sofferenza eterna saranno la vostra condanna.
Sorridete, ignari e stupidi, davanti a chi vi parla di Dio; davanti a chi serve Dio. E nella vostra ignoranza, pensate di vivere atei, senza Dio. Già: lo vedo quanto siete forti; siete talmente forti che cadrete uno ad uno, in ginocchio, a supplicarlo, perché il vostro benessere è seriamente minacciato. Cadrete: e certo, Dio ci sarà ed ascolterà ognuno di voi; e la sua misericordia, come sempre, sarà grande e giusta. Ma spero e mi auguro che, almeno voi che rifiutate Dio, gli chiediate scusa con il cuore: in ginocchio, ai piedi della croce - quella croce che ha visto il Figlio di Dio morire per voi - e vi vergognerete e vi pentirete con tutto il cuore, con sincerità. Perché solo così grande sarà la sua misericordia e il suo perdono; perché solo a chi si pente veramente, e cambia vita, Dio perdonerà i suoi peccati. Non potete tradire Dio; non potete giocare con lui, come giocate con la vostra vita e con quella dei vostri cari; non potete far uscire dalla vostra bocca parole di lode, e nel vostro cuore non amare Dio e vostro fratello: perché Dio conosce ogni cosa di voi, e Dio non si inganna.
L’umiltà, la carità verso i bisognosi, la preghiera con i sofferenti. E insieme ai vostri fratelli, andare a messa: sempre con voglia e desiderio di incontrare Dio, nella casa di Dio. La forza di affrontare i momenti difficili, confidando in Dio - e la grande forza della preghiera e dell'unione fraterna - devono essere la vostra vita. E i comandamenti di Dio, la vostra legge: non le leggi degli uomini, e il grande desiderio di onnipotenza dell’uomo, vi devono guidare; ma l’unica, vera, grande ed eterna legge: la legge di Dio, Padre onnipotente.
Beato chi tende la mano verso il fratello bisognoso, facendolo con il cuore e con gioia, perché la sua ricompensa sarà grande: nella vita e nel regno di Dio.



Nessun commento:

Posta un commento