martedì 5 febbraio 2013

Giovanni Battista

03-02-2013

Torno a voi, per portarvi la parola del regno di Dio. Se voi sapeste cosa state rischiando, se vi rendeste conto dove vi sta portando questo vostro ateismo - questa vostra mancanza di fede e lontananza da Dio - se lo sapeste: forse aprireste il vostro cuore a lui e gli chiedereste scusa, pregandolo di riprendervi tra le sue braccia, per poi non fuggire mai più.
Mi presento, a voi che non mi vedete: sono Giovanni Battista. Ho predicato ai popoli, annunziando l’arrivo del Figlio di Dio; ho predicato nel deserto e in posti angusti, nutrendomi di ciò che Dio mi donava, vestito di pelle: con l’unico scopo di convertire; battezzare il popolo, e fargli conoscere Dio e il suo regno.
Di anni ne sono passati tanti; di generazioni ne sono passate tante. La fede in Dio è cresciuta e il popolo, in passato, era più vicino a Dio - mai però totalmente di Dio, perché la ribellione e il Male hanno sempre lavorato nella mente dell’uomo, portandolo a fare scelte sbagliate o parziali o, ancora peggio, di comodo. E ora: e ora siamo arrivati al minimo. Siamo arrivati ad avere il minimo di cristiani cattolici; il minimo di fede, di preghiera: sulla quale poter contare per aggiustare questo vostro mondo, così pieno di dolore; così pieno di ingiustizia e cattiveria; così pieno di peccato, sempre in aumento. Sempre nuovi peccati e sempre nuove e più facili vie, da intraprendere, per allontanarsi da Dio. Vi devo dire la verità - quale uomo duro e rigido che sono sempre stato - io preferirei morire con Dio e per Dio, nel deserto, sotto il solo cocente e la sabbia arida e bruciante, che vivere con voi: voi che voltate le spalle a Dio, nel vostro tempo. Siete veramente senza né onore e né intelligenza; siete senza casa e senza Chiesa: siete nomadi nella vita e predoni nel mondo, senza riconoscere mai che tutto ciò che vi circonda, di naturale; tutto ciò che vi circonda - che ha sempre sostenuto l’uomo, e gli ha dato la vita e il modo per vivere - non è merito vostro. Ma è certo merito vostro la sua distruzione, e la distruzione della vostra vita e del mondo intero.
Se Dio volesse, vi porterei tutti nel deserto, con me. Vi farei vagare, senza meta, senz'acqua e né cibo: nutrendovi solo di quello che Dio vi dona. Vi farei provare cosa vuol dire abbandonare una vita insignificante e peccaminosa: per cercare la propria anima, la propria fede, la propria strada; nella solitudine e nella prova. Ma siete uomini deboli, e la vostra fede non vi farebbe vivere un giorno senza le vostre comodità. E allora dico che il deserto, arido e crudele, è molto meglio di voi: che vivete senza fede, e senza creare nulla di buono per i vostri fratelli. Siete afflitti da una grave malattia, un grave male: il più grande male, che è il successo, il denaro, il potere. E lentamente, ma inesorabilmente vi sta dilaniando, distruggendo; e voi, tanto intelligenti quanto ciechi, non ve ne rendete conto.
Come tante altre che avete ascoltato, anche queste mie parole cadranno davanti al muro della vostra omertà. Ma vi dico ugualmente, che ben presto conoscerete il deserto della vostra vita, bruciati dalla vostra sete di potere; e gelati dal freddo della mancanza d’amore per Dio, nel vostro cuore. Vi fate le leggi per andare appositamente contro Dio; vi create vite stravaganti, e fuori da tutto ciò che è amore e famiglia. E dite che questo è bello, perché trasgressivo. Sapete cosa è questo? Questo è ciò che vuole il demonio, che vuole distruggervi. E voi? Voi ci siete caduti, come stupidi e ignoranti che non conoscono il bene e il male: dimenticandovi di ciò che vostro Padre vi ha detto; delle sue leggi, della sua bontà. E ora? Ora siete germogli di vita, in mezzo al deserto del vostro cuore arido - come la vostra società, arida d’amore e ricca d’ira - e ben presto appassirete e seccherete, senza produrre alcun frutto: perché questa è la fine di chi è lontano da Dio.
Avete intorno a voi altri credi, altre religioni, altri dèi - che stanno crescendo, approfittando della vostra debolezza e della vostra poca fede - e voi non fate nulla per fermare questo spopolare di religioni; anzi, dite che è libertà. Tra qualche anno la loro libertà diventerà la vostra prigionia, obbligandovi a vivere come loro; e a credere in falsi dèi e in falsi idoli: e forse troverete anche questo moderno e divertente.
Potete cambiare il mondo, potete cambiare la vostra vita, potete fare tutto ciò che volete. Ma state attenti, perché ne va del vostro futuro: se continuate ad andare contro Dio e alle sue leggi, gli occhi non vi serviranno ad altro che per piangere sui vostri sbagli. E per chi avrà ancora un cuore, per pentirsi e chiedere a Dio il perdono per i suoi peccati. E cosa più importante: la vita eterna - il grande dono che Dio può darvi, e solo Dio può darvi - per voi non sarà altro che un lontano sogno, che di certo stenterà a realizzarsi.
Libero arbitrio: la grande libertà che Dio vi ha dato, per potervi meritare la vita eterna. E solo voi potete decidere se credere o non credere: nessuno vi obbliga, perché è giusto che sia così.

Nessun commento:

Posta un commento