venerdì 16 novembre 2012

Maria Santissima

15-11-2012
Quanta incoscienza, quanta distrazione dalle cose che veramente contano nella vita; quanto poco rispetto per la vita che Dio vi ha donato, e quanta irriconoscenza verso a chi vi ha creato. Potrei andare avanti ancora molto, ad elencare tutto ciò che di voi, uomini, donne, ragazzi e ragazze, non mi piace e che non piace a Dio. Ma preferisco dirvi cosa dovete fare, piuttosto che elencarvi i vostri difetti.
Io, Maria, madre di Gesù, sono molto preoccupata per la maggior parte di voi, uomini e donne, che avete deliberatamente abbandonato la via della fede. E vi chiedo: ma dove volete andare senza Dio? Non sarò io a dirvi la vostra fine, perché già in tanti messaggi di mio figlio, o di personaggi del regno di Dio che vi portano la sua parola, vi è stata detta. A voi, come per tutto, la scelta di crederci o meno; come sarà vostra, e solo vostra, la colpa della vostra eventuale condanna.
Sapete quello che mi da più fastidio di voi e del vostro comportamento cos’è? E' la vostra incoscienza e il vostro egoismo: questo mondo sta precipitando nel baratro dell’ingiustizia e delle tenebre. Avrete solo una forte disperazione nel cuore e nella mente, perché non vedrete altro che i vostri sbagli, il vostro egoismo, davanti a voi; e ciò che avete creato con la vostra incoscienza, cioè il nulla. Sarà tanta la disperazione per voi, che pensate di potere tutto. E quello che mi dà più fastidio, è che non fate nulla per potere venire fuori dal vostro consumismo e dal vostro ateismo di comodo. Anzi, fate sempre peggio, condannando l’intera Terra. Siete patetici, siete sordi e ciechi: voi, e chi come voi condannò mio figlio, a suo tempo. Ingrati figli di Dio: pronti a dimenticarsi di chi gli ha donato la vita, la Terra su cui vivere, negandone l’esistenza; dando retta a sciocche teorie scientifiche, che vi fanno sentire i signori dell’universo. Vi dico: ingenui figli, che se Dio muovesse un suo solo dito o se solo pensasse di eliminarvi, di voi non rimarrebbe nemmeno la polvere, nel giro di un attimo. Io, Avvocata vostra, non saprò che dire quando, alla presenza di Dio, vi troverete a giustificare la vostra vita; io non saprò come fare, per alleviare la vostra condanna: condanna alla quale voi non credete, e che non fate nulla per evitare.
La tristezza è dentro di me, quando vi vedo con i vostri moderni mezzi di comunicazione, sempre intenti a scrivervi, a parlarvi; sempre intenti a curarvi di voi, e delle vostre relazioni sociali: trascurando la famiglia, i figli, la fede, i vostri sacerdoti: che sono diventati deboli, e hanno perso in molti casi la loro vocazione, per diventare dei burocrati, perché le chiese sono vuote. E causa il buio che li circonda, non riescono a capire che è anche colpa loro e della loro istituzione, la Chiesa, che ha bisogno di rinnovarsi. Ma se non gli date aiuto, e non glielo fate capire, rimarrà quella di sempre; e sarà sempre più sola, contro lo strapotere del Male. È veramente triste vedere i propri figli rivoltarsi contro i genitori; è veramente triste sapere che, ben presto, ne pagheranno le conseguenze. Ho un monito anche per voi, che vi ritenete cristiani: sempre in chiesa, sempre a pregare, sempre a lodarsi della propria fede. Ditemi: dove avete messo la carità? L’avete lasciata dentro le vostre preghiere, forse? Non si è cristiani se non si è caritatevoli! Ricordatevi della vedova, che aveva solo due monete, ma le donò. Voi cosa fate?
Tanto è il lavoro per riportare il mondo alla fede, per riportare anche i cristiani ad essere cristiani. E non solo perché credono in Cristo; ma perché seguono gli ordini di Cristo, mio figlio, e seguono le leggi di Dio. Fino a quando anche voi, cristiani, non vi rimetterete in riga, sulla vostra Terra non cambierà nulla.
Infine, lasciatemi dire qualche parola su quella Terra, tanto contesa, ove io appaio per portare fede: in luoghi ove la fede sembra essere sfumata, con il passare degli anni. In questa terra d’Emilia, ho dato prova di esserci: tanti mi hanno sentito e altri mi hanno visto; negli anni ho concesso grazie, per volere di Dio, in silenzio, per il divieto che l’istituzione della Chiesa aveva posto su questo luogo. Ora la stessa Istituzione, sorda e cieca, ha riposto il suo divieto, volendo far sentire la sua potenza e la sua ignoranza nel giudicare fatti e persone. Invece di cercare che la gente si converta e si raduni a pregare pacificamente, avendo un po’ di sollievo alle proprie sofferenze. Sappiate, figli miei, che, per volere di Dio, io in quel posto continuerò ad apparire; e ci sarò sempre, ad accogliere ogni pellegrino che viene a me per chiedermi una grazia, o semplicemente donarmi una preghiera. E mi auguro che chi dirige la Chiesa ammetta, nell’umiltà, di non potere capire tutto. Soprattutto tutto ciò che viene da Dio, e che l’uomo non può capire. Altrimenti: Dio abbia pietà di loro.
Vi benedico, figli miei. E sempre sia fatta la volontà di Dio.

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