venerdì 6 luglio 2012

Padre Pio

04-07-2012

Cari fratelli, care sorelle: voi che vivete alla luce della fede, che vi riscalda con il suo amore, con la sua protezione; a voi dico: fate della vostra fede una fortezza; fate della vostra fede un monte, sulla cui vetta ponete Dio, che domini - dal suo alto - la vostra vita e quella dei vostri fratelli: quelli che ancora non hanno incontrato Dio. Per poter sorvegliare su di voi e su di loro, in modo che chi si vuole convertire a Dio lo possa fare. Ma chi vuole portare anche voi alla perdizione, rimanga in fondo, e non possa salire sul monte in cui Dio vi ha messo, sopra a tutto e a tutti - perché questo è ciò che vuole un Padre buono e generoso, per i suoi figli.
Cari fratelli e sorelle, io sono Pio: servo di Dio, e tanto provato dal Male che alla fine, quando mi lasciava stare, per me era una sorpresa e … Pensate: quando il demonio non mi attaccava, pensavo di essermi allontanato da Dio - cosa buffa forse, ma come sapete: più si è vicini a Dio e più il maligno cerca di allontanarci da lui con ogni mezzo. Perché nella sua opera malvagia non conosce limiti, se non Dio o Gesù: che teme, e che non può assolutamente attaccare; ma l'uomo? L'uomo - ahimè - è preda facile, e ora lo è diventato fin troppo. Per questo mi rivolgo a voi - cari fratelli e sorelle - mi rivolgo a voi che vivete nella fede, con Dio nel cuore e sempre presente nella vostra vita; a voi che vivete per il bene dei vostri fratelli, e facendo del bene; che educate i vostri figli ad amare Dio. A voi che faticate ad andare avanti, perché ogni giorno dovete litigare con la vita - che il Male vi complica - ma che continuate a pregare, e a chiedere a Dio aiuto: un aiuto che vi dà generosamente. Anche quando il Male e il dolore sembra distruggervi, Dio vi sta aiutando: perché un uomo solo non può affrontare certi dolori; ma con Dio al fianco si può rialzare e partire, sapendo con certezza che, Dio, dal male farà nascere il bene; che Dio, dal dolore a lui offerto - in cambio del perdono dei peccati o della salvezza della propria anima o di quella del congiunto - nella sua misericordia, vi darà ciò che chiedete, sconfiggendo ancora una volta il maligno e i suoi progetti. A voi dico: salite sul monte della giustizia, dell'umiltà, della vostra fede e dell'amore di Dio; salite sul monte e fortificatevi, perché i tempi a venire, per voi fratelli, saranno duri. Ma non disperati. E insieme a Dio, si possono affrontare.
I tempi saranno duri, perché l'uomo - come vedete, fratelli - si è allontanando da Dio e dalla Chiesa. E inoltre, anche molti pastori si sono allontanati da Dio, dallo Spirito Santo che li dovrebbe illuminare - ma che non riescono a ricevere, perché troppo deboli, e corrotti dalla vita e dal Male. Per nessuno è facile resistere alla prepotenza del Male, che in questo tempo dilaga: e cerca di distruggere tutto ciò che c'è di buono e di sano; tutto ciò che Dio ha creato di buono. Guardatevi intorno - ma non tra di voi, che magari siete gruppi di persone fedeli a Dio - guardate oltre; e vedrete che tanti sono gli anziani, e pochi sono i giovani che vanno in Chiesa: una minima parte, e anche loro non senza fatiche e tentazioni. Cercate, fratelli, di far sentire la vostra voce; cercate di avere sempre la vostra mano tesa a chi ha bisogno, perché in difficoltà nella vita e provato nello spirito. Aiutate i vostri fratelli - almeno quelli che ancora vi ascoltano - a non cedere; e non fate della fede un circolo privato, perché Dio è di tutti e per tutti; e non per pochi scelti.
Sapete: i pellegrini sono calati anche nei santuari; e non c'è quasi giovani. E anche questo non è certo un bel segno. Come non è certo un bel segno che la Chiesa rimanga ferma, immobile, davanti a un mondo che cambia. E che non trova certo le risposte che cerca, in una Chiesa vecchia di duemila anni: sempre intenta a criticare il nuovo, e chi forse parla di Dio in maniera semplice, in maniera umana, senza raccontare la storia - che, sì, serve per avere basi e fondamenta solide - ma parlando adesso dei problemi di adesso, che duemila anni fa non c'erano. E portando al popolo la giusta risposta, dettata da Dio, per farli rimanere nella fede. E non fuggire senza risposte, se non un semplice no. Questo non va bene, perché non viene accettato.
A me, Pio, santo per volere di Dio e del Regno, dispiace di questa inadeguatezza della casa di Dio, che pur sempre rimane tale. E certo non bisogna andare contro le sue leggi: bisogna obbedire, perché Dio - che tutto vede - di certo accoglie questa obbedienza, come umiltà. Io stesso ho obbedito, e ancora sarei pronto a farlo; anche se, di tanto in tanto, sbagliano.
Forza, fratelli miei, forza! Non sentitevi mai soli, perché Dio è con voi: anche là dove vi sembrerà che sia tutto finito, credete in Dio, come avete creduto fino ad oggi. E vedrete sempre la sua luce, che vi farà da faro; vi sentirete sempre nelle braccia di Gesù, che vi porterà fuori dai vostri dolori, dal male che vi affligge. E sarà sempre e comunque, per il vostro meglio.
Vi benedico. E sempre sia fatta la volontà di Dio, ora più che mai.

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