lunedì 16 luglio 2012

Il Personaggio Misterioso

14-07-2012

Ecco, mi appare il personaggio misterioso: Colui al quale non riesco a dare un nome o un'origine. Sempre sulla sua bella poltrona ricoperta di velluto rosso scuro, e rifinita con legno di colore oro - a meno che non sia oro. Mi guarda e sorride, perché conosce la curiosità e anche l'imbarazzo che mi crea; ma è inutile, non mi rivela il suo nome. Ecco le sue parole:

Curioso scrivano, Messaggero del Regno, ancora non hai placato la tua sete di curiosità; e ancora ti importi di faccende che non ti riguardano. Tu hai capito che non sono il demonio; e che ciò che leggo da questo grande libro non è altro che la vita dell'uomo, che Dio Padre stesso aveva già scritto anzitempo.
Prima della venuta dell'uomo, Dio aveva già scritto per filo e per segno la sua vita, sperando che l'uomo - con il suo libero arbitrio - cambiasse il corso della storia. E invece? Invece, purtroppo, tutto ciò che Dio ha scritto si sta avverando: nel bene e nel male, purtroppo. Le grandi guerre, che Dio aveva scritto, si sono tutte avverate, con più ferocia e più malvagità. Perché l'uomo, nel frattempo, aumentava il suo interesse nell'uccidere, e combattere contro il proprio fratello per motivi - a dir poco - raccapriccianti. Perché quando si parla di terra, di denaro, di ridurre altri uomini in schiavitù, per possederne la terra o la loro vita; quando si uccide un altro uomo, è sempre un grande delitto. Ma se lo si uccide per beni materiali, allora diventa una vera atrocità. Leggo questa frase dal libro che narra della vita dell'uomo:
Correva il tempo ove, sulla terra, anche i monti e le pianure si ribellarono allo strapotere dell'uomo, ribellandosi anche al ruolo per cui io li avevo creati. Servire l'uomo: ecco il compito della terra, dell'acqua, dell'aria, di tutti gli elementi naturali e degli animali. Servire l'uomo: vestirlo, nutrirlo, scaldarlo e dargli riparo. Ma ora, con il suo strapotere, l'uomo ha inclinato seriamente quell'equilibrio che io ho dato alla terra, per potere essere degna di ospitare l'uomo - il pianeta perfetto. In questo tempo, l'uomo, alla ricerca della particella che ha dato inizio al mondo, non si accorge che invece di spendere i suoi denari in cose assurde, avrebbe potuto cercare me, suo Padre, che nulla gli costavo; e certo, a molto di più gli posso essere d'aiuto. Sperpera i tuoi denari, uomo, in cose inutili; e non ti curare di chi muore di fame e di sete: no, non ti curare, poiché loro non servono al tuo dominio; non servono per il tuo potere. Bene, e allora io ti dico: quando verrai alla mia presenza, io ti dirò: Tu non mi servi; e anzi, tu, uomo: Non ti conosco.

Come potete sentire, c'è molto rammarico e molto dolore nelle parole di Dio, Padre. Ed è molto triste, nel vedere che i suoi figli fanno di tutto per poterlo imitare - e a proposito. Di questo, traggo un'altra frase dal libro della vita:
Uomo, tu sai chi ha tentato di imitarmi? Tu sai, chi ha cercato di diventare come me - tu sai - che fine ha fatto? O la tua ignoranza di fede e di cultura, ti ha fatto dimenticare Lucifero: colui che era il più grande dei miei angeli, ma che ha sbagliato cercando di diventare come me; cosa impossibile. Ma giustamente, per la sua troppa voglia di potere e di dominio, è stato punito duramente; e ora è negli inferi, dannato a vita.
Non sarò certo più magnanimo con te, uomo, che ti ho voluto come figlio. Io vi ritengo tutti figli miei, e voi cosa fate? Mi tradite, e cercate di poter arrivare alla mia onnipotenza. Siete solo degli sciocchi e degli illusi, e sprecate il vostro tempo. Non avete capito che, per creare la vita e ciò che serve per mantenerla, ci vuole giustizia; ci vuole amore; ci vuole sapienza; ci vuole misericordia; ci vuole pace e ci vuole onnipotenza; e sono tutte cose che, in nessun uomo ora sulla terra, io vedo. Perché nella maggior parte del vostro pianeta nessuno crede più in me, e io sono l'unico Dio che racchiude tutte queste cose. Ora vivete con mille idoli, mille religioni, mille dèi, che vi siete creati. Ma in verità, io vi dico: ove sono, io non ne vedo nessuno. Addirittura, in certe parti del mondo, si lodano dèi che invitano alla guerra, ad uccidere. Ma a che scopo: quello di convertire un morto, forse? Vi accorgete di quanto siete stupidi? E vi dico: c'è di peggio ancora; ma non è tempo di raccontarlo. Quello che voglio che capite, è che io - il vostro Dio – io invito a convertire il vostro fratello; io vi dico: Siete tutti fratelli, e non nemici. Io vi dico: Vivete in pace, e dividete il pane. Io vi dico: Amatevi, e io penserò a voi: come il padre pensa al figlio.

State continuando ad andare dalla parte sbagliata, cari uomini e donne che non seguite Dio. E certo ve ne accorgerete; ma forse sarà troppo tardi. Un'altra guerra vi aspetta, davanti a voi che in Dio credete - forse la più grande, e la più pesante - ed è quella di cercare di salvare il mondo; e cercare, con la vostra fede e le vostre preghiere, di salvare anche i fratelli dispersi e attaccati dal Male. Ricordate la fine dell'angelo, che era il prescelto di Dio. Ricordate la fine che ha fatto: cercate di non imitarlo, rimanendo umili e fedeli a Dio e alle sue leggi. E cercando di fare in modo che ciò che è scritto su questo libro, venga eliminato dalla voglia di conversione e di fede: vostra e dei vostri fratelli.
Un caro saluto, caro popolo di Dio. Io vi benedico.

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