mercoledì 20 giugno 2012

La Madonna delle Grazie


19 - 06 - 12


Cari figli, oggi vi parlo dalla Terra in cui presto apparirò. A qualcuno di voi non ho mai smesso di apparire, in questo luogo umile e silenzioso; e non ho mai smesso di ascoltare le preghiere di chi si recava in questo posto, per pregare e per chiedere grazie o aiuto, a me o a mio figlio, Gesù. Io sono Maria santissima, madre di Gesù, serva di Dio.
Vi preannuncio che in questo luogo - solo e dimenticato da tanti, ma non da tutti - io tornerò ad apparire molto presto. E chi scrive ne è già informato. Io, Maria, vi dico: tornerò a camminare su quel suolo, così umile e silenzioso: privo di lussi e ori, ma che è santo e benedetto, perché io in quel luogo sono già apparsa. Figli, non importa se mi vedrete o meno; non importa cosa vedrete, e perché lo vedrete. Sicuramente, malgrado io sia in mezzo a voi già dal prossimo dei vostri mesi, passerà del tempo prima che uno di voi mi veda. Perché la preghiera deve crescere, fino a diventare un fiume travolgente per le anime in pena; il luogo deve essere benedetto e santificato: con preghiere, canti; con l’afflusso di pellegrini, che a me devono tornare. E sarebbe bello che anche la Chiesa, la casa di Dio, facesse la sua parte: dando la possibilità di svolgere messe ai propri sacerdoti. Ma ancora dovrà passare tempo, perché a volte anche gli uomini di Dio non danno ascolto al suo Santo Spirito, e intralciano il volere di Dio con il libero arbitrio. Bene, figli, non è un problema! Che dite? Intanto incominciate voi a portare gloria a Dio, in quel luogo. E pregando, diciamo: Sia fatta la sua volontà.
Vi invito alla preghiera, cari figli, come faccio ormai in tutte le mie apparizioni nel mondo. Vi invito alla preghiera e alla conversione: la conversione vera, pura, sincera; di anima e corpo, dello spirito e della vostra vita. Ricordate: un cristiano si vede da come vive, come si comporta nella società; si vede dalla bontà che è dentro al suo cuore; si vede per la sua carità verso i più bisognosi; si vede in ogni suo gesto: semplice, ma pieno di fede e di amore. Non è facile essere dei buoni cristiani, e piacere in tutto e per tutto a Dio. Ma se nemmeno ci provate, non saprete mai cosa vuol dire vivere in grazia di Dio: che vi assicuro, è il modo più semplice e straordinario per vivere la vita terrena.
In tanti accorrete nei luoghi a me dedicati, o dove io appaio: siete veramente in tanti! Ma è triste che ci sia tanta curiosità e poca fede, nei miei pellegrini. A volte andate, pensando di dovere vedere chissà quale cosa e quale segno. Ma ditemi: per quale motivo cercate segni? Tutti i giorni, avanti a voi, avete ciò che Dio ha creato. E avete anche ciò che il Male cerca di distruggere, compreso voi stessi e la vostra vita. E questo perché? Perché, per credere, avete bisogno di segni. No, figli miei: siete sciocchi se pensate che la fede aumenta se mi vedete, o se avete bisogno di vedere cose particolari per credere di più. Siete come il bambino, a cui si mostra o gli si promette un gioco in cambio di qualcosa che non vuole fare. Non è fede in Dio; non è questa la fede in Dio. E' credere e sapere riconoscere la bellezza, la bontà, l’amore che Dio dona ai suoi figli anche nel momento del dolore. E lasciarsi accompagnare da Dio, dolcemente, senza cercare di capire quale sia il suo progetto, e quale sia la vostra destinazione. Perché ricordate: nessuno conosce i progetti di Dio! Questa è la fede: dev'essere cieca e sicura; forte e piena d’amore. E deve sempre accompagnarvi, e non solo quando vi fa comodo.
Io, Maria, non voglio che questa Terra, umile e silenziosa - questo, che diventerà un mio santuario - diventi luogo di commercio e di curiosità. Preferisco rimanga nel segreto, piuttosto che sia meta di falsi pellegrinaggi. Certo, come ho detto, io tornerò ad apparire - e chi scrive mi vedrà, come mi vede ora - ma dipenderà da voi, che frequentate e frequenterete questo posto - e dalla vostra preghiera - la possibilità di vedermi o sentirmi.
Sapete, chi scrive è umile: tanto che in pochi lo conoscono, e ha paura di farsi conoscere. Chi scrive ha messo la sua vita in mano a Dio, passando da momenti di vera discussione con Gesù, mio figlio, a momenti di abbandono totale. E' venuto dal nulla: come Dio, e solo Dio, è capace di fare le cose - prendendolo dal peccato, e dal suo mondo senza Dio, e portandolo a sé, facendone un suo messaggero - e ora la sua vita, che Dio ha girato e gestito come vuole, è nelle mani di Dio. Ma se chiederete a questo mio figlio, se capisce dove Dio lo vuole portare: lui vi dirà di no; ma si lascia guidare. Non è facile - credetemi! - provateci anche voi, che dite di avere tanta fede, a lasciarvi guidare. E vediamo quanto resisterete.
Vi benedico figli miei, vi benedico. E vi aspetto numerosi - ma non curiosi - nel mio luogo santo.

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