lunedì 2 aprile 2012

La Parola di Gesù n°14

01 - 04 - 2012 


Ai miei discepoli di questo tempo io dico: Non voglio tra di voi un altro Giuda; non voglio tra di voi un altro traditore, che per pochi denari mi consegna nelle mani dei miei aguzzini.
Cari discepoli, ora a voi dico che tra chi, di voi, mi segue non voglio traditori.
Perché ora voglio fedeltà e amore, ora voglio che nessun tradimento sia compiuto da voi, nei miei confronti; perché ora non è più il tempo che io venga crocefisso, per i vostri peccati e per quelli di tutti gli uomini.
Io, sulla terra, come uomo ho vissuto. E ho conosciuto voi, miei fratelli, che ben presto - a causa di una giustizia fatta di testi scritti dall'uomo, e da uomini che non vedevano oltre alla loro propria esistenza - da voi, e dai voi sacerdoti, sono stato condannato.
No fratelli miei, miei discepoli: da voi non voglio più questo. Ma voglio che insieme a me, Gesù, Figlio di Dio, aiutate i vostri fratelli - con la vostra e la mia preghiera, con il vostro e il mio dolore - ad espiare le colpe dell'uomo, ingenuo e senza fede; dei vostri fratelli, e le vostre.
E ora il tempo è venuto.
In questo tempo santo, chi ha dubbi su di me e sulla mia discendenza se ne vada ora, e abbandoni il gruppo dei miei discepoli; chi ha in mente di tradire Gesù e i suoi compagni fugga: come fugge chi ruba e chi teme il giudizio. Perché forte sarà la mia condanna su di lui, che lo percuoterà come il maglio spacca la pietra; come la goccia lentamente sgretola la roccia, portandola via: riducendola in granelli.
Ed è questo ciò che rimarrà di chi non crede al Figlio di Dio.
Voglio che i miei discepoli portino avanti il loro cammino, di fede e di amore; e che nulla li possa fermare.
Perché non è più tempo di fermarsi, ma è tempo di andare. Come ho già detto, è tempo di fare capire all'uomo stolto, e agli empi, che Gesù è luce; è amore, è fede; che Gesù è la loro salvezza, e la salvezza di tutti gli uomini.
Non rimanga inascoltata la mia parola; non tremi la voce dei miei discepoli, che la portano al popolo, perché io metterò le mie parole sulle loro bocche: e di sapienza, fede e amore, saranno investiti.
E come luce che squarcia le tenebre, andranno e predicheranno ciò che io, Gesù, gli ho insegnato.
Non temete voi che in me credete, non dubitate voi che in me confidate: io, Gesù, sarò al vostro fianco.
Ma come ho detto, tema colui che impuro si avvicina a voi, per tradire me e voi: perché su di lui cadrà la mia giustizia, e la giustizia di mio Padre.
Non saranno più i soldati a punire Gesù.
Non sarà più il vizio, e la peste dei vostri peccati, uomini di poca fede.
Avete avuto la vostra vittoria - la vittoria del male - che è stata una sconfitta. Perché io, grazie al Padre, ho vinto la morte. E il mio amore, e la mia fede, hanno placato l'ira dei vostri peccati e dei vostri sbagli.
Non salirò sulla croce per voi, indegni fratelli. Ma salirò sulla croce ogni qualvolta un mio fratello sia da salvare: un fratello che condivide con me l'amore per Dio, e la grande fede per Dio: che ci fa dire, e fare, solo e sempre la sua volontà.
Ecco, ora, per cosa vivo. Ecco: nel regno di Dio io sono Gesù, suo Figlio. E il dolore di questo mondo, che abbandona Dio giorno per giorno, è forte nel mio cuore; e le mie ferite sanguinano ancora.
Ma il mio dolore salverà voi, miei fratelli, il giorno del vostro giudizio.
Fuggi uomo – fuggi, uomo che temi Dio – fuggi: ma nessun rifugio sarà per te sicuro; nessuna gioia placherà il tormento del tuo cuore, che si alimenta del male che dentro di te ti logora.
E nessun rifugio ti salverà dal giudizio di Dio, al quale nulla sfugge; e che non ti permetterà più di mettere in croce suo Figlio, per i tuoi peccati.
Miei discepoli, siate forti e saldi; siate uniti. E sicuri andate avanti: il compito sarà arduo, ma grande sarà la vostra ricompensa! 

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