martedì 27 marzo 2012

Maria Santissima

24-03-2012

Cari figli, mi chiedo se in questi giorni, ove si ricorda la morte e resurrezione di mio figlio, Gesù, voi - con il vostro comportamento, con le vostre preghiere e con le vostre penitenze - lo state adorando; e se glorificate il suo gesto estremo, voluto da Dio, Padre onnipotente. Mio figlio ha abbracciato la croce: obbedendo senza obiezione, senza paura, al volere del Padre. Perché sapeva che ciò che Dio vuole è cosa giusta; perché sapeva che, con la sua morte, avrebbe salvato tanti peccatori, tante anime perse. E voi, che invece fate di tutto per dimenticare Dio, cosa state facendo? Vivete forse nella speranza che un altro salvatore immoli la sua vita, per salvarvi e redimervi dai vostri peccati? Certo mio figlio, Gesù, sarebbe pronto a ritornare come uomo sulla terra, e a risubire il suo martirio, se il Padre lo volesse. Ma non è più tempo. Dio Padre concede sempre una possibilità all'uomo di salvarsi, e quella possibilità - a suo tempo - è già stata concessa. Il sacrificio del Figlio di certo non è stato vano; ma ora, come allora, l'uomo è allo sbando: alla ricerca di fama e notorietà; alla ricerca di onnipotenza e ricchezza; alla ricerca di falsi idoli da adorare, e di false linee di vita da seguire; e non vede - accecato dal suo orgoglio e dalla sua irresponsabilità - che l'unica via saggia e sicura è quella di Dio, suo Padre: che con amore lo ha creato, e che con amore lo segue; come un padre segue un figlio. Da quando l'uomo è stato creato, così è stato: sin dai suoi primi passi, Dio gli ha fornito tutto ciò che gli serviva per vivere, comprese le leggi; le leggi che Dio ha chiesto all'uomo di rispettare, per meritarsi la vita eterna. Ma l'uomo, crescendo, passo dopo passo si è allontanato da Dio, dando la possibilità al male di agire indisturbato nella sua vita: poiché è difficile sacrificarsi per il proprio fratello; è più facile umiliarlo, e impadronirsi della sua vita; piegandolo alla propria volontà, anche con la forza se necessario. Nazioni contro nazioni, popoli contro popoli, fratello contro fratello: ignari che, prima o poi, il male vorrà la sua vittoria; e ben presto vi presenterà il conto da pagare, un conto pesante e doloroso: poiché questo è l'agire del male.
È ora di darci un taglio, figli miei! E sono io, Maria, vostra protettrice, a chiedervelo. Ed è Dio, e mio figlio a chiedervelo: dateci un taglio con questo modo di vivere, e dimostrate a Dio che siete grati di essere suoi figli. Dimostrate a Dio, come non avete mai fatto, la vostra fede e il vostro amore per lui; cambiate la vostra vita: da rapaci predatori a umili servitori di Dio e del suo regno, perché il tempo è venuto, e non è più tempo di aspettare. Troppe vite innocenti vengono strappate, ogni giorno, dal male; troppi sacrifici innocenti! E' ora di fermare questo strapotere del male. E avete una sola arma: la vostra preghiera, e la vostra conversione.
Affidatevi a Dio. Sono io, Maria, che ve lo chiedo. Umili, e con il cuore rivolto a Dio, pregate. Pregate per il vostro perdono, e per il perdono dei vostri fratelli; pregate che Dio, nella sua infinita bontà, accolga il figlio disperso che torna. Umile e umiliato, stanco della vita che lo ha provato, e saggio, si è reso conto che senza Dio non si può vivere: perché questa è verità infallibile.
Pregate! Pregate e offrite a Dio il vostro dolore; i vostri piccoli sacrifici giornalieri, i vostri digiuni. E sarete accolti con gioia, quando a Dio ritornerete.

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