venerdì 16 marzo 2012

La Parola di Gesù n°13

Fratelli miei, miei discepoli; oggi a voi dico: Chi vorrà un po' del peso da portare, della mia croce, gli sarà concesso; chi vorrà condividere, in parte, il mio dolore sarà accontentato.
Cari fratelli, cosa vuole dire portare il peso della mia croce? È semplice, e nello stesso tempo difficile - per voi uomini - da fare.
Ebbene, condividere con me, Gesù, il peso della croce vuole dire umiliarsi e prostrarsi ai piedi di Dio, affidandosi completamente a lui, dicendo in ogni minuto: Sia fatta la tua volontà, Padre onnipotente, perché tu sai ciò che è giusto; tu sai ciò che è buono e saggio.
A chi chiederà, di voi, di condividere la mia croce: allora dico che la croce gli sarà data.
E porterà sulle sue spalle, sulla sua schiena, un po' di quel peso che io ho portato, secondo le proprie possibilità.
Avvicinatevi a Dio ora: in questo periodo di penitenza e di riflessione, in questo periodo di passione e di dolore; approfittatene per avvicinare il vostro cuore a Dio, e aumentare la vostra fede in lui e nel suo regno.
Portare la mia croce, vuole anche dire servire i propri fratelli: i più bisognosi; pregando per loro e chiedendo di condividere il loro dolore: quel dolore che ogni giorno portano, alleggerendoli delle loro pene - fisiche o spirituali che siano - e recando loro sollievo e pace.
Ecco, fratelli miei, cosa vuol dire aiutare Gesù, vostro fratello, a portare la sua croce.
E non meravigliatevi se sentirete la vostra schiena più pesante; le vostra ossa scricchiolare, come se fossero caricate di un peso eccessivo. Ma che eccessivo non sarà, perché ognuno porterà la croce secondo le sue possibilità.
Con la vostra preghiera, e la vostra fedeltà a Dio, potrete alleviare il peso della mia e della vostra croce: portandola con dignità e gioia, alleviando la sofferenza di chi spera e conta nelle vostre preghiere e nel vostro aiuto.
Siate caritatevoli, e date amore al prossimo. Ricordate: Ama il prossimo come te stesso! Questo è il comandamento di Dio Padre.
Pregate e predicate.
Portate luce: la luce che squarcia le tenebre che chiudono il mondo in cui vivete. Siate saggi, con le vostre parole di fede e di speranza.
Non abbandonate chi si è perso, ma aiutatelo a tornare: in modo che Dio non possa giudicarvi per la vostra negligenza.
Caricatevi sulle spalle le sofferenze dei vostri fratelli, e pregate per loro: anche per chi di Dio non ne vuole sentire parlare, e vive servo del demonio.
Per lui il peso sarà maggiore.
Ma se nulla si potrà fare, almeno su di voi non cadrà mai la colpa di non aver pregato per il vostro nemico.
Intensificate la preghiera.
E se volete, chiedete a Dio di aiutare suo Figlio, con la vostra preghiera e con il peso della croce dei vostri fratelli, condiviso sulle vostre spalle.
Un grande peso si porta meglio se si è in tanti a portarlo.
Vi benedico. E vi auguro una Pasqua di resurrezione, di guarigione, di fede e di rinascita, per voi e per i vostri cari.
N. 13 / 13-03-2012

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