lunedì 17 ottobre 2011

LA PAROLA DI GESÙ' n.1

Cari fratelli e sorelle, Gesù ha voluto incominciare con me una nuova serie di messaggi che lui stesso  ha voluto definire come la "sua parola al popolo". Sono messaggi in cui solo Gesù parla ed è uno spazio tutto suo ove vuole farsi sentire ancora più vicino al suo popolo, alla sua famiglia affrontando problemi attuali per aiutare tutti noi ad affrontare la vita moderna con le sue difficoltà.
Questi messaggi saranno contrassegnati con il titolo "La Parola di Gesù" e con un numero. Nell'augurare a tutti una buona e serena lettura vi abbraccio fraternamente e che Dio sia sempre nella vostra vita.


09/10/2011


Il nemico è ormai con te e dentro di te, uomo, che come un pazzo, uno stolto, vivi la tua vita trasgredendo le leggi di Dio. Il nemico è dentro di te, uomo, che vivi come una belva assetata di fama e di successo, sbranando il debole, l'umile: per scavalcarlo e dominarlo come cosa inutile. Pensare che chi stai distruggendo e lasciando morire è tuo fratello! Il nemico, uomo, il nemico della tua stessa vita, della tua esistenza, sei diventato tu stesso: che come un ingenuo ti stai distruggendo. Portando con te, insieme a te, tutto ciò che Dio, di bello e giusto, ti ha donato.
Uomo, io sono Gesù, tuo fratello. E sono convinto che se tornassi sulla terra, a predicare ciò che Dio Padre insegna, ti spaventeresti talmente tanto che ancora troveresti il modo per eliminarmi. Duemila anni sono passati, ma ancora tu, uomo, non sei in grado di accettare il bene e di sconfiggere tutto ciò che è male. Non sei cambiato. Anzi, sì: sei cambiato in peggio. Ti guardi indietro nel tempo, e quando pensi o vedi cose che ti ricordano torture e persecuzioni, fatte da uomo a uomo, pensi che erano tempi tremendi; tempi dove il male era spregiudicato e senza freni. Inorridisci davanti a tanto dolore, e ti sembra di essere diverso; di vivere in un mondo diverso, sentendoti anche più moderno e più civile. Bene, io ti dico che nulla è cambiato. In certi posti, in certi stati, quelle torture, quelle perse-cuzioni, ci sono ancora. E sono sempre da uomo a uomo. In più la violenza giornaliera, con la sua scia di morte e di torture, è aumentata con l'aumentare della popolazione. Attento bene: è aumentata, non diminuita!
I diritti dell'uomo: il diritto alla pace, al poter vivere libero; senza temere la fame, la rapina, la violenza da parte di un altro uomo, è un illusione lontana dal tuo mondo, fatto di paura; paura di perdere ciò che hai, come se questo fosse veramente importante. E allora io ti chiedo: quello che hai te lo sei guadagnato giustamente, senza provocare danni e dolore ad un altro fratello? Te lo sei guadagnato in pace? E anche quando è così, cosa pensi di avere di così importante, da dimenticarti di Dio pur di mantenerlo?
Certo, hai una casa in cui vivere. Ci sono popolazioni - che tu chiami sottosviluppate - che della casa non ne hanno bisogno, e vivono bene, perché per molti la loro casa è la fede. Hai dei soldi, con cui comprare ciò che ti serve per vivere, per nutrirti; per usare i mezzi che hai a disposizione e per distruggere il pianeta. Ci sono popoli che vivono giorno per giorno, e quello che gli serve lo prendono dalla natura che Dio ha creato, con la quale si nutrono, si scaldano e si vestono; e non distruggono il pianeta. E neanche hanno soldi: il soldo è la merce di scambio del demonio, e i ricchi difficilmente arrivano in paradiso, ricordatelo!
Tu dici che questi popoli sono sottosviluppati, che vivono male. E allora guardati intorno: il tempo passa, e sempre più famiglie si trovano senza lavoro e senza denaro. Perché è a questo che il tuo progresso ti ha portato: ti sta portando alla disperazione; e la disperazione è amica del demonio. Ed è per questo che io, Gesù, ti dico: attento uomo, perché il demonio è dentro di te!
Questo a Dio non piace. Vedere i suoi figli calpestati e straziati da altri prepotenti: non piace e non gli è mai piaciuto. E a tutto c'è un limite, caro uomo. E ti auguro di non oltrepassare mai il limite che Dio ha posto all'avanzare del male: perché allora sarebbe la tua fine.
Ti sembrano strane, forse, le mie parole. Ti sembra che parli di cose lontane e remote. Ma pensa, solo per un attimo, se tutto il mondo fosse una grande famiglia, ove ognuno aiuta il suo prossimo; dove regna la pace. E quei pochi balordi e malfattori, sarebbero isolati e fermati, senza nessuna difficoltà, da parte della società che vuole ed esige il bene; che vuole e rispetta Dio e le sue leggi. Pensate, voi cristiani, se vi uniste tutti in una grande famiglia: siete in tanti, sapete, e dovete solo smettere di litigare per differenze di religione e di culto inesistenti; e unirvi sotto a un'unica religione, sotto la mia Croce. Tutti insieme, perché Dio è unico e solo, ed esiste un solo ed unico Dio, Padre onnipotente; mio Padre: creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili ed invisibili. Questo è il Credo, e lo deve essere per tutti i cristiani. E basta! State attenti, che se arriverete sgretolati di fronte all'avanzare di altri dèi, sarete sommersi e distrutti. E ci sarà una nuova era di persecuzioni e di morte per voi, fratelli. E i veri cristiani, il vero popolo di Dio, potrebbe essere distrutto e martirizzato. Unitevi, e date a Dio la dimostrazione che credete in lui. Cambiate la vostra vita: fuggite satana, e siate forti davanti alle tentazioni. Non cedete: dimostrate a tutti cosa vuol dire essere cristiani; cosa vuole dire avere Dio nel cuore. Dovete splendere nella notte, come l'astro che ogni giorno vi illumina e vi riscalda; e abbattere con la vostra fede il male, che ogni giorno avanza sempre di più.
Parlate ai giovani, che dovranno condurre questa battaglia. E fatevi sentire, con parole sagge e di fede. Parlate loro, e ditegli se gli va bene vivere nel male, e se gli va bene sopportarne le conseguenze che ci saranno. Cercate di convertirli, e di farli rientrare nel gregge. Non trascurateli solo perché sono trasgressivi e troppo esuberanti, ma provate a parlargli, magari con parole loro. E ricordate che quello che loro sono, è perché voi genitori glielo avete insegnato e permesso.
La società, la vostra società, deve cambiare. E questo è da un po' che lo sentite. Tanti e tanti messaggi vi sono arrivati, da tutto il mondo, per invitarvi a cambiare. Allora fatelo! Non tentennate, riprendete la vostra vita: non è ancora troppo tardi; ma domani potrebbe esserlo.
Io, Gesù, Figlio di Dio, vi benedico e ringrazio. E prego per il popolo di Dio, che si è mantenuto saldo a Dio nella disperazione di questa vita. E solo loro sono la vera forza, la vera salvezza. E a loro vi dovete unire, per capire cosa vuol dire essere cristiani cattolici, e fare parte della grande famiglia di Gesù.



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