giovedì 22 settembre 2011

Padre Pio

18 - 09 - 2011

Oggi voglio parlare a voi, figli di Dio, della grande lotta che da sempre ha intrapreso Dio, e il suo regno, contro il male tentatore: il Male che ha sempre tentato l'uomo e il suo mondo terreno, conducendolo nelle vie più oscure e remote della vita. Lasciate che io, Pio, vi illumini su queste due grandi forze contrastanti, che da quando l'uomo trasgredì al volere di Dio esistono e si fronteggiano: ogni giorno, in ogni momento, in ogni attimo dell'esistenza dell'uomo sulla terra, ove voi vivete.
Cari fratelli, il male e il bene si sono sempre affrontati, senza esclusione di colpi. Il Male, capeggiato dal demonio, con le sue schiere di dèmoni che attaccano l'uomo in ogni forma e perversione, cercando di dannargli l'anima e l'esistenza stessa. Cercando di fargli perdere la vita eterna e la forza di vivere la propria vita, combattendo per il bene e per il giusto, aiutando il bisognoso e l'umile. Il Male tentatore, il Male che promette e ripromette: Guarda, uomo, tu vuoi quella cosa, e ti vuole tanto per ottenerla. Affidati a me, al tuo dèmone; e ti prometto che otterrai ciò che vuoi, in brevissimo tempo: surclassando i tuoi rivali, calpestando i tuoi amici e tutti i diritti umani; ma che ti importa? Vieni con me, uomo: gli altri sono solo perdenti e tu sei forte. Non ti costa nulla in fondo: solo la tua anima, la vita eterna. Lasciati tentare dal tuo dèmone, e seguilo. Forza! La vita eterna non esiste. E ciò che importa è vivere ora sulla terra: altro non c'è.
E l'uomo, debole e incosciente, cade nelle mani del dèmone, che lo fa agire come un malvagio e spregiudicato essere: intento solo al proprio successo. Da quando l'uomo ha trasgredito a Dio e alle sue leggi, si è trovato a combattere contro un nemico di una potenza straordinaria: che può fare dell'uomo, debole e solo, ciò che vuole. Perché la sua forza è tale da conoscere ogni piccolo problema, ogni piccolo turbamento e ogni desiderio dell'uomo, che vuole tentare e strappare alla sua vita. E credetemi: io stesso, Pio, vi posso assicurare che è dura resistergli. Mah! Si può e ci si riesce, solo ed esclusivamente, se si conosce il nemico da combattere e le armi per combatterlo.
Come tanti vortici, le forze del bene e del male si affrontano nel cielo e sulla terra in cui vivete, in una sfida continua. E mai come ora le forze del bene sono state così provate dal Male che, appoggiato dall'uomo, sembra cercare la battaglia finale: scontro definitivo per impossessarsi dell'uomo. Ciò è folle, poiché Dio non permetterà mai che il male distrugga il suo creato. Glielo lascia tentare, attaccare, ma non lascerà mai il mondo in mano al dèmone: a costo di intervenire egli stesso a porre fine alla battaglia, distruggendo il mondo e salvando il suo gregge. Ma i dèmoni sembra che questa cosa non la sappiano, o non la considerino, continuando a provocare - tramite l'uomo - l'ira Divina. Dio è cosciente del fatto che se ora interviene ben pochi si salvano. E sta cercando - attraverso le apparizioni di Maria, attraverso le parole dei suoi messaggeri - di riportare l'uomo ad una vita più serena: di fede, di pace e di amore, come già dall'inizio doveva essere. Diciamo, cari fratelli e sorelle, che questo è un appello di Dio, al quale l'uomo deve rispondere con fede. Perché, ora, Dio comincia ad essere intollerante verso l'uomo servitore del Male.
In duemila anni, l'uomo ha dato prova di essere ingenuo; di essere un facile bersaglio del male tentatore e di altri dèi. Forse per sentirsi diverso, o per sentirsi più forte rispetto ai suoi fratelli. Ma ora è giunto il momento dell'appello; e di rispondere a Dio: Eccomi, sono qui, mio Dio! Sia fatta su di me la tua volontà - abbassando il capo, e vergognandosi anche per il male fatto in passato; e chiedendo scusa per i vostri e gli altrui peccati. E di pregare Dio di non dimenticarsi del figlio ribelle: ma di accettarlo nella sua famiglia, come l'ultimo dei peccatori pentiti.
Perché, fratelli miei, scegliere il male: perché? Quando nell'amore, nella pace, nella grande famiglia della fede, si sta bene. E si affronta, insieme a Dio e a suo Figlio, Gesù, la vita; si condividono i dolori, anche quelli che ti spaccano il cuore, e che da solo un uomo non sarebbe mai in grado di sopportare. Si condividono le gioie, anche le più piccole, come l'alba di un nuovo giorno: rendendosi parte di quella che è la vita eterna; convincendosi di vivere una vita, sì terrestre, ma anche oltre i confini della mente, e del materiale dell'uomo. Pronti per il dono magico della vita eterna.
Fratelli miei, quanti vortici tutti i giorni si fronteggiano. Quanti dèmoni vengono rispediti agli inferi, e quanti angeli vengono abbattuti! Vi prego: aiutiamo con la preghiera e con il nostro comportamento le milizie di san Michele, arcangelo - che sempre ci proteggono - in modo che, per una volta nella vita dell'uomo, si possa dire: Quella generazione viveva in pace, e in grazia di Dio!
Lo so, è difficile. Ma provarci non costa nulla, e può solo giovarvi.
Io, Padre Pio, vi benedico. E mi auguro che l'uomo riesca a trovare la sua strada, per la conversione e il suo cammino di fede, d'amore e di santità.

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