giovedì 15 settembre 2011

Gesù

10 - 09 - 2011

Salve, uomo! Sono tuo fratello Gesù: il più intimo, il più amorevole, dei tuoi fratelli. Anche se, spesso e volentieri, tu te ne dimentichi: impegnato come sei a rincorrere la tua vita. O a rincorrere cose che non vale la pena di inseguire, con tanta caparbietà e ostinazione. E dimentichi, invece, di occuparti di cose utili e importanti. Strano, ma vero: da quando tu, uomo, hai scoperto di avere una mente superiore - che come la tua vita stessa ti è stata donata da Dio: e questo non lo devi dimenticare, uomo! - da quando hai preso possesso delle tue facoltà mentali, hai cominciato a inseguire, con la tua scienza, il modo per potere essere come Dio. Cercando quella che tu chiami la particella capace di donare la vita. Invece di preoccuparti di custodire la vita tua e dei tuoi fratelli, facendo in modo di migliorarla; di vivere sempre più in pace e fraternità. Invece, no! Eccoti alla esasperata ricerca di qualcosa che ti permetta di assomigliare a Dio; di potere, dal nulla, dare la vita. E creare altri uomini, magari perfetti o geneticamente selezionati, per soddisfare chi di figli non ne può avere, e che desidera a tutti i costi averne uno. Un figlio: niente di più bello! Però lo vuole perfetto in tutto e per tutto: senza difetti, con gli occhi del colore preferito e i capelli pure; e sia ben chiaro che deve essere maschio o femmina, senza sorprese.
Ma ti rendi conto - uomo o donna che tu sia - che stai andando contro Dio, la sua legge? Ti rendi conto che se tu, donna o uomo, non puoi avere figli forse un motivo ci sarà; e Dio certamente lo conosce? Inoltre, dei bambini senza genitori, che cercano amore e una famiglia, ce ne sono a volontà, purtroppo! Non c'è bisogno di farsene creare uno apposta - oserei dire prefabbricato, anche se il termine è brutto quando si parla di vita – che, come quello che andresti ad adottare, non sarà mai il tuo vero figlio. E allora, perché non dare gioia e amore a chi ha già visto la vita in condizioni non felici, magari? Ma che merita anche lui di avere due genitori. Non credi, uomo? È vero che le adozioni sono difficili. Ma lo sono perché tu, uomo, con la tua mente e con la tua corsa al denaro, hai fatto in modo che, per adottare un bambino, i genitori devono essere dei prescelti dalla società. E che non basta quanto amore possono dargli - quello è secondario! Prima di tutto, chi adotta un bambino, deve avere dei requisiti che solo il venti per cento dei genitori del mondo - e sono stato abbondante! - possiedono.
Uomo, uomo! Sei bravo a complicare le cose, a complicare la tua vita. Il mio monito, sul manomettere le nascite, nasconde in realtà qualcosa di molto più grave, che tu cerchi di fare. Tu cerchi il potere di Dio: convinto come sei che, se trovi la particella che dà la vita, tu puoi diventare infallibile e potente come Dio. Sei un pazzo se credi a questo, caro fratello! Quella che tu chiami particella, io la chiamo creazione. E solo Dio può creare, solo Dio è il creatore. Tu sarai e rimarrai sempre una sua creazione che, a differenza di quello che tu cerchi di creare, non sei sintetica, ma sei vera. E ognuno di voi, fratelli, è diverso dall'altro: perché siete veri, non creati dentro una provetta. Inoltre, quella somiglianza che tu, uomo, vai cercando per sentirti simile a Dio, è da quando Dio ti ha creato che è tua: perché Dio ti ha creato a sua immagine e somiglianza. Ma la tua ignoranza di fede e di cultura non te lo fa ricordare; e continui a sprecare il tuo tempo, e spremere le tue meningi, alla ricerca di qualcosa che tu hai già. E permettimi: questo è veramente stupido!
Con minor spreco di denaro - quel denaro a cui tu sei tanto legato - e minor spreco di energia mentale, potresti invece dare una vita più felice, e più sana, a te stesso e ai tuoi fratelli: risolvendo problemi come la fame, la sete, la povertà, le varie carestie e la distruzione del pianeta in cui vivi; quella distruzione che sempre tu, uomo, con la tua mente geniale stai attuando.
Cari fratelli, vi invito ad usare l'intelletto che Dio vi ha dato per il vostro bene, e per il bene dei vostri fratelli. Di smetterla di inventare e creare cose che sono superflue per il vostro vivere. E che vi danneggiano fisicamente e mentalmente. Il vostro corpo, la vostra mente, sono meccanismi perfetti e sofisticati: in grado di autoriprodursi e di autoguarirsi. Ma sono in grado anche di autodistruggersi, quando si sentono avvelenati dal mondo che li circonda: con i suoi gas, con lo stress e con quelle poche emozioni, sane e benefiche, che riuscite ancora a percepire. Voi avete bisogno di amore fraterno; avete bisogno di emozioni e sensazioni di bene e di gioia; avete bisogno di poter vivere serenamente, e non come burattini. Voi siete figli di Dio, e avete bisogno di fede. Sì, cari fratelli, avete bisogno di fede: quella fede che unisce, che irrompe nei limiti dell'uomo e li spazza via, come foglie al vento; quella fede che dà amore a voi e al prossimo; la fede che guarisce dai mali, e dal male che imperversa; la fede che vi fa tendere la mano verso il vostro fratello, e non abbandonarlo al suo destino; la fede che rende un uomo, solo e abbandonato, un membro di una grande famiglia, nella quale potere agire e contribuire per il bene di altri suoi fratelli.
Uomini e donne: io sono Gesù, Figlio di Dio. E spero, e mi auguro, che tutti questi messaggi che ricevete vi portino a riflettere, e a meditare e a capire che, senza amore, un uomo non può vivere. E Dio è amore: l'amore che unisce tutti gli uomini. E allora vi dico che, senza Dio, un uomo non può vivere.

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