martedì 23 agosto 2011

Padre Pio e San Francesco d'Assisi

19 - 08 - 2011

Due frati mi si avvicinano, pronti a portare un nuovo messaggio per tutti noi. Ora sono davanti a me, seduti su due poltrone. Dietro di loro la croce, senza però Gesù: un'enorme croce; e come sfondo a tutto, un'enorme cielo, azzurro e pulito. I due frati, che ora riconosco, sono Padre Pio e Francesco d'Assisi.
Padre Pio prende la parola per primo:

Un caro saluto a voi che leggerete questo nuovo messaggio, che vi viene dato dal regno di Dio. E un saluto a te, Messo, che stai camminando lungo la tua strada, non priva di difficoltà. Ma che, con tenacia, porti avanti il tuo compito: ciò che Dio ti ha affidato.
Sono qui, con il fratello Francesco, per donare a tutti voi questo nostro messaggio, a due voci. Scritto a due mani, in modo che vi sia - come tutti gli altri messaggi - di aiuto per la vostra conversione, e per la conversione del fratello più lontano dalla fede.
Io, Pio, incomincio dicendo a tutti voi: Silenzio! Fate silenzio, e cercate di capire tutti i vostri peccati, anche quelli più nascosti. In silenzio, cercate nel profondo del vostro cuore e della vostra anima, nel vostro spirito. E portate alla luce i peccati: le cose che vi fanno più paura e più soffrire, e tutto ciò che vi disturba. In silenzio. Restate in silenzio, trovate un attimo che sia tutto vostro, nel silenzio assoluto. E fate un esame di coscienza. Cercate nel profondo della vostra vita, della vostra esistenza, tutto ciò che di male avete fatto. Cercatelo e ricordatevelo. Ricordate tutto ciò che di spiacevole vi è successo, e ricordatevelo. Cercate ogni più piccolo o grande peccato che avete commesso, e ricordatevelo. Percorrete la vostra vita con il pensiero. Andate a cercare le cose che avete rimosso, perché vi danno fastidio, e ricordatevele. Terminate l'esame di coscienza che vi ho invitato a fare, ricordando ogni cosa che volevate o volete dimenticare.
E poi ... E poi ascoltate mio fratello Francesco:

Eccomi, frate Pio! Eccomi, per tutti voi, umile Francesco, servo di Dio. Eccomi. Ora che avete fatto, con Pio, l'esame di coscienza: ora pregate con me. Insieme chiediamo a Dio di perdonare i nostri peccati, dicendo: Perdona, Dio, a noi, poveri ed umili tuoi servitori, i nostri peccati! Per i peccati che abbiamo commesso senza saperlo, per i peccati che volontariamente sono stati commessi; per i peccati che abbiamo rimosso per non ricordarli - poichè ogni volta che li ricordiamo ci recano dolore - noi ti preghiamo: perdona i nostri peccati, nostro Signore, e con l'intercessione di Maria santissima, aiutaci ad essere degni del giudizio divino.
Mio Dio, nostro unico e immenso Dio, riversa su di noi - poveri e umili tuoi servi - la tua immensa misericordia. Noi ti preghiamo di ascoltare la nostra supplica, e di concederci la grazia, e l'ammissione alla vita eterna: per poterti amare e glorificare in eterno, come tu meriti di essere.

Caro fratello Francesco: sono sempre grandi le tue preghiere, e grande è la tua umiltà. Ora termino, se permetti, il messaggio che a me è stato affidato; per poi lasciarti terminare:
Fratelli e sorelle, rieccomi a voi: sono sempre io che vi parlo. Ora sono Pio. E vi dico che se avete fatto l'esame di coscienza - come vi ho chiesto - e siete riusciti a portare alla luce tutti i vostri peccati; e nel silenzio riuscite a cercare nel vostro spirito e nel vostro cuore, anche se vi sentite affranti davanti a Dio, io, Pio, vi dico che voi siete la luce: voi siete dei veri figli di Dio. Voi siete il popolo. E anche se chiedere scusa per ogni peccato può farvi male, è indispensabile per essere, sempre più, in grazia di Dio.
La mia preoccupazione va a chi non riesce a cercare - nel proprio spirito, nella propria vita - i propri peccati, i propri errori. Il mio pensiero, affranto, va a chi non si fa mai un esame di coscienza: perché pensa di essere sempre nel giusto, pur facendo del male. Sono preoccupato, nel vedere e nel sentire che, più la vostra attuale società avanza, e meno l'uomo cerca Dio dentro se stesso. E senza rivolgersi a Dio, per chiedere scusa dei propri peccati: convinto di non dovere niente a nessuno. Sono turbato da questo comportamento arrogante e presuntuoso di molti miei fratelli, che irrompono nella vita come dei predatori: per razziare ogni cosa che hanno sottomano, che gli dia piacere o che gli giova; fino dalla giovane età. Io, Pio, vi dico e dico a queste persone: Ricordate che così non può andare! E sarete vittime e carnefici di voi stessi, perché quel Dio che voi non riconoscete vi fermerà - statene certi! - e vi ostacolerà nel vostro impeto malefico: a costo di prendere la vostra vita, in un modo o in un altro.
Quando il vostro mondo, fatto di cose inesistenti, vi crollerà addosso, per voi forse sarà troppo tardi per pentirvi. Ma se volete, insieme a fratello Francesco, potete recitare questa sua preghiera:
Perdonami, o Signore, poiché ho vissuto come un dèmone: senza orecchi e né occhi, nel buio della mia malvagità. Ho distrutto tutto ciò che di buono, e di amore, tu avevi messo in me. Perdonami, mio Dio, se nella strada della mia vita, io, che sono una nullità, sono caduto e mi sono reso alleato del male. Senza rispettare quello che tu, ad ogni uomo, hai insegnato, amando falsi dèi. E venerando la vita terrena, come se fosse l'unico e vero scopo della mia vita. Perdono, e mille volte ti chiederò perdono, mio Dio - se me lo permetterai, e se me ne rimarrà tempo - perché ora che sono povero e nudo davanti alla morte, capisco, e sento di aver paura. E di sentirmi solo, come solo sono sempre stato in vita, senza di te. E allora ti prego: Vieni, o Dio onnipotente, da questo tuo figlio perso nel male, che ora vuole - nel suo ultimo tempo - ritrovare il bene, e addormentarsi nella braccia di Gesù Cristo, tuo Figlio. Ti prego, mio Dio: aiutami, e perdona i miei peccati. Dona pace e serenità a tutti coloro a cui ho fatto del male. E dona gioia e amore a chi ho dato sofferenza. Perdona i miei nemici, perché - come me - loro non sanno cosa vuole dire vivere senza Dio. Grazie, mio Dio! E sempre sia fatta la tua volontà.

Da parte mia, Pio, e di Francesco non ci resta che augurarvi che Dio, clemente e misericordioso, accetti la vostra supplica. E vi perdoni, aprendovi la strada per la vita eterna.
Che Dio vi benedica!

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