20 - 08 - 2011
QUANDO I BAMBINI PARLANO AGLI ANGELI
Che bello vedere un bambino, un neonato,
che a volte, con i suoi occhi grandi, lucidi e innocenti, guarda nel vuoto e ride felice.
Niente è più bello del sorriso di un bambino,
e dell'innocenza del suo sguardo.
Innocenza, sorriso, che molte volte noi non capiamo,
perché non ricordiamo quando anche noi, come loro, parlavamo agli angeli.
Bello sarebbe mantenere inalterata
questa purezza d'animo e di spirito,
per potere mantenere il nostro dialogo con gli angeli,
con l'angelo che Dio ha a noi affidato
già prima della nostra nascita.
Purtroppo questa purezza, ben presto, in noi svanisce
e gli angeli ci sembrano creature a noi lontane,
quasi mitologiche.
In realtà, siamo noi che ci siamo allontanati, non loro.
Gli angeli sono sempre al nostro fianco:
nella gioia o nel dolore,
anche quando la vita si spezza,
a volte prematuramente, gli angeli ci sono.
E con Gesù, e Maria,
condividono il dolore di chi rimane.
Io credo nell'uomo! E ci crederò sempre
fino a quando vedrò un bambino sorridere
nella sua culla e alzare le manine
per carezzare il suo angelo e fargli festa.
Perché questo è l'uomo:
così piccolo, umile e vulnerabile,
ma così protetto e custodito.
Con davanti a lui il premio più grande,
a cui nessun'altro può ambire: la vita eterna.
Io sono Gesù, e credo nell'uomo.
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