domenica 15 maggio 2011

L'Arcangelo Gabriele

01 - 05 - 2011


Dal cielo, un nuovo messaggio per tutti noi. A portarlo - belli, saggi e potenti - sono i tre arcangeli che maggiormente conosciamo: Michele, avversario di satana; Gabriele, il messaggero di Dio; Raffaele, il nostro soccorritore. Scendono dal cielo, dentro il canale di luce bianca, intensa, che preannuncia la discesa e l'avvicinarsi al nostro mondo di chi fa parte del regno divino. Questa luce bianca, che sembra impenetrabile dall'esterno, è per loro sinonimo di protezione: in modo che nulla che non vogliono li possa avvicinare. Davanti ai tre, Michele apre la strada guardandosi intorno, a spada tratta. Gabriele è al centro; e in ultimo Raffaele, che sembra osservare il mondo nello scendere. Poi si dispongono orizzontalmente, e Gabriele, avvicinandosi un po' di più, inizia il suo racconto:


“Caro popolo di Dio, a voi mi rivolgo. Io sono Gabriele, il messaggero di Dio, e in nome suo porto questo messaggio. Il Padre onnipotente vuole dire a tutti voi, che lo seguite e che lo servite, che è giunto il momento di alzarsi in piedi e camminare. Alzatevi in piedi e svegliatevi dal sonno secolare che vi ha stordito, con il passare del tempo, facendovi perdere quella che è la vera missione, il vero compito; il vero unico dovere dell'essere cristiani cattolici: la testimonianza, la parola, la carità, l'umiltà e la saggezza; ecco i principali doveri di un cristiano, insieme a tanti altri che sono sinonimi di pace e bontà, di rispetto della vita, di amore fraterno; rispetto dei comandamenti divini, per una sana morale e una degna vita sociale. E' ora che il mio popolo - dice Dio, Padre onnipotente - il popolo eletto, si rimetta in cammino, per il trionfo della fede e per fermare l'ostentato strapotere di satana. Mostrate a tutti cosa vuole dire essere figli del Padre onnipotente! Date esempio all'empio, e a chi vaga nelle tenebre dell'ignoranza: le tenebre di colui che ignora l'esistenza di Dio. Ancor più grave è il fatto che non ignora per non conoscenza di Dio, ma per sola e propria, ostentata, volontà: elevando la sua mente, e l'uomo in generale, al di sopra di qualsiasi altra cosa o mondo, dimenticandosi e rinnegando il Padre, che a tutto ha dato inizio.

Popolo di Dio, voi che seguite con amore, devozione, Dio e il suo regno: alzatevi in piedi, e dite con forza e con amore: Mio Dio, eccomi, sono pronto! Nel mio essere così piccolo davanti a te, con la mia umiltà: se posso servirti per la conversione del popolo, eccomi, sono pronto; e ti prego, mio Dio, donami le tue parole per potere parlare a mio fratello che non vuole sentire. Andate avanti, in piedi, verso le avversità e verso chi - alleato di chissà quale nemico - vi combatterà con tutte le sue forze; perché egli sa che siete nel giusto, e vi teme, cercando di annientarvi con parole e con gesti.

Dio, vostro Padre, dice che non è più il momento di aspettare; non è più il momento di essere muti, o di tacere; di essere semplici spettatori in un mondo, in una vita, che sta sempre più andando verso la vittoria di satana. Non siate inermi e statici nei confronti di chi vuole, a tutti i costi, conquistare la terra, il mondo, con il suo terrore; o con illusioni sintetiche di benessere, e di superiorità nei confronti di Dio. Capite da soli che questo non potrà mai essere. Dio non permetterà la conquista dell'uomo e del suo mondo - il mondo che Dio ha creato - da parte di satana. Se costretto, Dio salverà i suoi pochi figli; e il resto sarà distruzione e morte: ricordate!

A voi, piccolo popolo, il compito grande e immenso di divulgare la parola di Dio, portandola a chi magari non l'ha mai sentita; ma anche a chi non la vuole sentire. Il vostro compito, con l'aiuto del regno divino, è di convertire a Dio più fratelli possibile, nel tempo che è rimasto; prima che Dio Padre, guardando i suoi figli, veda più pecore nere che pecore bianche, e decida per l'inevitabile fine.

Di certo siete increduli davanti all'annuncio di una possibile fine, perché è una parola che tante volte è stata detta e annunciata, e non è mai avvenuta. E' giusto, ma credetemi: ora e nei prossimi anni sta a voi, e ai vostri fratelli, fare in modo che questa parola rimanga sempre e solo un ricordo, e non un fatto di cui non potere raccontare.

Siate umili nei confronti di tutti, ma forti nei confronti di satana. Portate la vostra fede a chiunque ne ha bisogno; portate la conoscenza di Dio - con vostre parole - a chi soffre, ma anche a chi è nella gioia. Testimoniate l'amore e la felicità di essere figli di una grande famiglia, a chi si sente solo e sperduto in un mondo che neanche capisce. Cercate tra di voi, figli miei, di essere una grande famiglia, come ogni padre vuole. Siate uniti e forti, contro le avversità e contro il male. Uniti, pregate; uniti affrontate la vostra vita, il vostro mondo; e chi, come lupi, cerca di sbranarvi.

Ora, figli di Dio, alzatevi e camminate! Non importa se dovrete camminare, scalzi, su carboni ardenti. La vostra fede deve essere oltre il dolore fisico, e i carboni che calpesterete diventeranno fiori di una terra benedetta da Dio. Avanti, figli miei! Andate e testimoniate, andate e seminate: questo è il mio volere.

Vostro Padre, onnipotente”.

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