domenica 1 maggio 2011

Gesù

23-04-2011


“Cari uomini, care donne, carissimi, voi che sarete il futuro! Anzi, scusate, vorrei - se permettete - chiamarvi tutti fratelli e sorelle. Io sono Gesù, e colui che scrive è un mio discepolo; e scrive ciò che io, Gesù, dico, oppure ciò che dicono i personaggi che sono invitati da Dio, mio Padre - e vostro Padre! - a parlarvi, a portare a tutti voi il messaggio del regno di Dio; un regno che vuole e opera per condurvi tutti alla vita eterna, nel paradiso: stupendo luogo, magnifico premio di una vita vissuta in nome di Dio e del suo regno! Un premio che non è per pochi, credetemi: è aperto a tutti; magari con un po' di espiazione prima di arrivare ad ottenerlo; ma, salvo peccati gravi, il paradiso è il dono finale del cattolico, figlio di Dio.

Purtroppo capite anche voi - senza che io mi dilunghi - che ora il vostro mondo, il vostro pianeta, e il modo di vivere della maggior parte di voi, uomini e donne, è veramente in condizioni - a dir poco – difficili; se non disastrose. Vero è che l'uomo è sempre stato, nei secoli passati, un fondatore di guerre, un portatore di dolore e sventura nei confronti di altri uomini che voleva sottomettere; cercando sempre l'imposizione del più forte sul più umile e debole. Per qualsiasi scopo o motivo capace di dare, al conquistatore, lucro, fama, gloria e potere; e al conquistato paura, fame, terrore e violenza. A volte, usando addirittura un dio per giustificare ciò che, di brutale, stava facendo. Come sapete anche le Crociate, fatte in nome di Dio, non furono giuste. Ma l'uomo, a volte, interpreta il volere divino a suo modo e a suo utile, dimenticando il giusto e i comandamenti di Dio. I veri Crociati sono gli uomini di Dio che in terre - a dir poco - rischiose e pericolose, senza armi, se non la fede, portano cibo, farmaci, acqua e scuole. Là dove l'uomo, con il suo potere, si è dimenticato dei suoi fratelli, che sono poveri: non hanno nulla, e quindi inutili. Per l'uomo accecato dal progresso e dal denaro, in questi popoli non c'è nulla. E invece loro hanno una grande forza: la fede; la fede portata da uomini che, a volte, rimangono uccisi per lo stesso motivo; aspettando i loro carnefici in chiesa, assicurandosi di essere il più vicino a Dio, nel momento in cui il dèmone - che dannerà all'inferno - li priverà della vita. E il popolo che viene razziato, sterminato, violentato, brutalizzato - passata l'ira del dèmone - si rialza e riparte. Fatelo voi, uomini moderni, se riuscite! Fatelo voi, che siete in crisi se vi dimenticate i vostri ausilii moderni!

I figli di Dio, quelli che non hanno perso il Padre onnipotente - come avete fatto voi! - perdono le famiglie: figli, mariti, madri e donne violentate; eppure si rialzano e rincominciano. Ecco la grande differenza tra tu - piccolo uomo, troppo preso dai tuoi affari - e questi altri tuoi fratelli, che per te non sono nulla. Perché - sempre per te - ai tuoi occhi, non hanno nulla; ma per me, Gesù, e per Dio, sono grandi uomini, che passeranno dalla piccola porta: quella porta che tu, uomo insano, vedrai, forse; ma che sicuramente stenterai a passare.

Fratelli e sorelle: io vi chiedo di aprire i vostri occhi e le vostre orecchie, per sentire il dolore di chi soffre; e vedere nell'umile il proprio fratello, e non un uomo o donna da evitare. Chi farà del male al bisognoso, farà del male a me, Gesù; chi calpesterà il povero calpesterà me, Gesù; chi darà aiuto e carità, sarà con me nel regno dei cieli.

È vero: la violenza e il male sono sempre esistiti, da quando esiste l'uomo! Ma la terra non era ridotta così male. Il vostro pianeta, con la sua vita naturale; la natura, che vi permette di vivere, sono stati ridotti, da voi, al limite della sopportazione - tra elementi chimici e fattori naturali. Io vi invito a fermarvi e a regredire dal vostro inquinamento totale; e dallo spremere il pianeta come se fosse un frutto, abusando di tutte le risorse che vi mette a disposizione, poiché potreste provocare la sua auto-distruzione. Strano? Continuate e lo vedrete! Io, Gesù, invito tutti voi a riflettere; e a cercare, nel vostro piccolo, di fare qualcosa per gli altri e per il vostro mondo, la vostra vita. Magari, così facendo, si può rimediare - lentamente - a tanti anni di abusi e soprusi, da parte dei vostri fratelli più indiscriminati. Il poco di tanti diventa tanto alla fine, e sicuramente gradito agli occhi di Dio. Educate i giovani, i vostri figli, ad avere cura della natura e delle risorse che Dio, gratuitamente, ha donato all'uomo; educate i giovani a riconoscere Dio, e non a trattarlo come un qualcosa di inutile. Fate in modo che crescano obbedienti alle leggi divine: con una forte e sana moralità, che è andata a perdersi sempre di più. Nei giovani e nei genitori, come in qualsiasi uomo o donna, Dio ha rinchiuso un tesoro; e la capacità di salvare se stesso e di tentare di salvare gli altri. Siete tutti fratelli, ricordate! Io, Gesù sono vostro fratello, e insieme a tutti voi, popolo di Dio, possiamo fermare e cambiare - una volta per tutte - il destino di questa umanità. Ascoltate le parole dei sacerdoti, che lentamente dovranno evolvere - il tempo richiede questo! - ascoltate chi vi parla illuminato da Dio e dal suo regno. Diffidate da chi vi promette facili guadagni e compensi. Aiutate chi cerca con la sua parola, dettata da Dio, di far crescere la fede anche in posti dove la fede è una parola sconosciuta.

Cosi sia, ora e nei secoli a venire!”.

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