domenica 1 maggio 2011

Maria e Gesù

20 - 04 - 2011


Maria santissima, nostra protettrice, scende dal cielo per portare a noi la sua parola. Ed ecco il suo messaggio:

“Salve a voi, figli miei! Salve a tutti voi che siete da me protetti; che siete da me ascoltati e aiutati: seguiti nelle vostre gioie, nei vostri dolori - sempre e comunque, in ogni luogo, in ogni momento. Io, Maria, madre di Gesù, Figlio di Dio, voglio raccomandarmi con voi. Voglio che mi ascoltiate e che facciate del mio consiglio buon uso. Vi chiedo di pregare, di aumentare la preghiera. Vi chiedo uno sforzo, capisco, perché molti di voi non hanno tempo: non riescono a pregare di più, e altri non riescono a pregare affatto. Ora io vi chiedo di fare questo sacrificio; chiedo che il popolo, che già ama Dio e prega, aumenti lo spessore della sua preghiera; tanto da far sentire la lode a Dio anche al peggior sordo. Chiedo a chi non prega, ma crede in Dio, di cominciare a pregare, anche con parole sue; di cominciare a parlare con il Padre, al quale si rivolgono nei momenti di bisogno: quindi di non tenerlo come ultima speranza, in caso di difficoltà, ma di averlo sempre nel cuore; e di rivolgere a Dio, come merita, qualche lode giornaliera. Vedrete: il tempo si trova! E vi accorgerete che il momento della preghiera sarà per voi un momento di gioia, e atteso durante il giorno.

Salutate Dio alla mattina, appena alzati, e ringraziatelo con parole vostre, se volete; ma fatelo! Ringraziate Dio durante il giorno: perché lui, da buon padre, è sempre con voi. E infine ringraziate Dio alla sera: per il giorno che vi ha dato. E se è stata gioia, dite grazie per la gioia ricevuta; e se è stato dolore, ringraziate per averlo condiviso con voi. Lentamente, ma sicuramente, esploderà dentro di voi tutti la voglia di pregare sempre di più: come la voglia di qualcosa di buono e sano, di cui non si può fare a meno.

A tutti voi ricordo che ora, nel vostro tempo, si ricorda la passione e morte di mio figlio, Gesù Cristo. In questo tempo ove il suo dolore – la memoria del suo dolore - è ricordato da tutto il popolo di Dio, pregate di più. Fate in modo che il grande dolore che ho provato al vedere torturare, straziare e uccidere mio figlio, e il suo estremo sacrificio, non sia vanificato dal vivere del vostro tempo. Ricordatevi di Gesù, Figlio di Dio, che, per tutti gli uomini, si è sacrificato per cancellare il peccato. Ricordatevi di Gesù che ha vinto la morte, resuscitando e salendo in cielo, insieme a suo Padre.

Ho visto l'uomo tradire Dio e i suoi fratelli troppe volte: decisamente troppe! E allora vi chiedo: rispettate la morte del Figlio di Dio onnipotente, che nella sua grande e immensa forza, e amore, ha donato il proprio Figlio all'uomo; perché ne facesse ciò che voleva. E voi tutti sapete come è andata a finire. Ditemi: quale Dio sacrificherebbe suo figlio per un popolo indegno e malvagio, per cancellare loro le colpe, quale? Solo un Dio giusto, capace di tanto amore quanta è la sua onnipotenza; capace di giustizia infinita: l'unico vero Dio!

Pregate, figli miei; pregate perché il dolore non generi dolore, perché l'odio sfoci in amore e pace. Pregate per voi, per i vostri fratelli, per la Chiesa, per i sacerdoti; e aiutateli a capire che i tempi cambiano. E ora, più che mai, il popolo ha bisogno di umiltà e di aiuto. Pregate perché a chi non vede la luce della fede, gli si aprano gli occhi; e come un bimbo, incominci i suoi primi passi, accompagnato e seguito dai suoi fratelli; e dal Padre, che non lo abbandonerà mai, né da vivo né da morto.

Vi benedico e vi saluto. E ancora vi chiedo di pregare, per la maggior gloria e forza di Dio onnipotente. La pace e l'amore sia con voi e rimanga sempre nei vostri cuori”.




“Voi vacillate e cadete davanti alle difficoltà. Voi, uomini e donne, mettete il vostro bene, il vostro essere davanti a tutti; voi cadete e vacillate davanti alle difficoltà. Voi siete soli; non avete fratelli nelle comunità, ma semplici conoscenti, che a volte si trasformano in potenziali nemici: se sono vostri colleghi lavorativi o nello stesso vostro settore di affari, o semplicemente se hanno più denaro di voi. Voi cadete e vacillate davanti alle difficoltà.

Voi siete uomini e donne venduti al denaro, e al gareggiare sul come avere il corpo più bello o altri beni, in più dei vostri fratelli. Scusate: quali fratelli, se non li conoscete neanche? Voi vacillate e cadete davanti alle difficoltà; voi siete uomini. Bene, anch'io! Ma non ho vacillato davanti alle difficoltà e le ho affrontate da uomo, come siete voi. Ho affrontato tortura, ho affrontato la frusta che mi scarnificava la carne; ho affrontato la croce, che ho portato sino al luogo del mio calvario. Ma non ho mai esitato: perché io, Gesù, avevo Dio con me. La mia fede è superiore a qualsiasi tortura e dolore; la fede che voi non avete, e cadete, come cadono gli stolti e gli abbandonati a se stessi, davanti a difficoltà che non sono neanche degne di essere così chiamate”.

“Scusate se mi sono permesso. Io sono Gesù, Figlio di Dio. E voi, che fate parte del popolo senza Dio, mi fate una grandissima pena. Dio vi benedica, e aiuti tutti voi, poveri di spirito e di cuore!”.

Nessun commento:

Posta un commento