lunedì 7 febbraio 2011

Padre Pio

“Ti prego, uomo, ascoltami! Ascolta le mie parole, dettate da Dio; ascolta ciò che Dio vuole che io, umile frate a suo servizio, ti faccia conoscere: in modo che ancora una volta tu, uomo, figlio di Dio, non possa dire: Non lo sapevo! Oppure: Dio non esiste.
Io, Pio, ho scritto queste poche righe nella speranza che tu, uomo, le legga tramite il nostro messo. E nella speranza che tu, uomo, donna, peccatore e peccatrice, in questo momento contemporaneo, nella vostra vita riflettiate; e magari in voi sorga la voglia di cambiare e di ritornare al Padre onnipotente. Contemporaneo, fratelli e sorelle. Non si parla di ieri o di domani, ma di adesso; perché è il presente che crea il domani per voi e le vostre famiglie. Ora avete tempo per redimervi e cambiare vita e strada; ora avete tempo di chiedere perdono a Dio di come state operando sulla terra, che lui, Dio, ha creato per voi; ora avete tempo di chiedere scusa per i vostri peccati: e sono talmente tanti che non vi basterebbe un'altra vita; ma ora avete tempo! Domani, domani ... chi lo sa, solo Dio lo sa; fate oggi ciò che, forse, domani non riuscirete a fare: pentitevi e tornate al Padre.
Io, Pio, dico: gloria a Dio! Sia gloria a Dio per tutti gli uomini, le donne, che sentiranno la chiamata alla conversione e all'amore di Dio; sia pace a loro, poveri peccatori, che hanno vissuto nelle tenebre del loro io egoistico e pieno solo di se stessi; senza dedicarsi agli altri, ai propri figli, a chi soffre; senza dedicare a chi è meno fortunato neanche una preghiera, rivolta a Dio per aiutarlo a soccorre i più bisognosi: tutto coloro di cui l'uomo si dimentica. Sia gloria a Dio, e a Dio chiedete perdono, e pregatelo di essere clemente nel suo giudizio e di ascoltare la vostra supplica. Gloria a Dio! A Dio sia gloria per le famiglie, che in questo periodo vanno avanti unite contro la crisi della famiglia; per quelle famiglie che non si lasciano distruggere dal consumismo e dal démone che cerca a tutti i costi di separarle, per fare fallire ciò che davanti a Dio è stato unito: dimostrando la sua forza e la sua potenza sull'uomo. Gloria a Dio, perché è per la forza che Dio ha dato a loro che queste famiglie superano gli ostacoli della vita; tutti insieme: padre, madre, figli, uniti. E nella prova fortificano il loro legame d'amore, in Dio e l'uno per l'altro. Questo, cari fratelli e sorelle, è ciò che Dio insegna: uniti si vince. Uniti nella famiglia, nella fede, nel sociale, si vince e si superano le difficoltà.
Chi per sua scelta abbandona il gregge; chi per sua scelta pone se stesso davanti alla propria moglie, ai propri figli, ai propri fratelli: nella vita sarà sempre solo e debole, davanti alle prove che la vita gli riserverà. Fortificate le famiglie, rinforzate il rapporto con i vostri figli, aiutate i bisognosi, amate Dio. E almeno alla domenica partecipate alla santa messa. Siate sempre in comunione con Dio.
Gloria a Dio per i giovani che resistono agli attacchi della droga, del male; della chiamata del démone della trasgressione ad ogni costo, del sesso spregiudicato, senz'amore: sia lodato Dio, che dona loro la forza di essere normali e di essere bravi giovani. Cari ragazzi, ragazze, che vi sentite padroni del mondo e della vostra vita; che andate contro ogni logica, ogni metodo di comportamento: maleducati, vestiti, anzi svestiti, in modo da offendere quello che è il rispetto per voi stessi e per gli altri. Inseguite mode assurde, ma non ne potete fare a meno: come di bere o di usare sostanze che, in età avanzata - sempre che ci arrivate - vi avranno talmente leso il cervello da ridurvi a vegetali. E tutto questo - e altro ancora che non voglio nominare per non offendere troppo né voi né i vostri assenti genitori - per coprire e nascondere la vostra infinita solitudine e debolezza di spirito e di carattere! Sentirsi parte di qualcosa di trasgressivo e fuori dalla normalità vi fa nascondere la paura della vita, che avete dentro di voi. La paura di amare, per non essere delusi; la paura di andare controcorrente nel verso giusto, come dovrebbe essere: amando la vita, rispettando il proprio corpo, la natura, gli anziani, l'educazione e il buon senso. E magari conoscendo Dio, perché, sapete: proprio Dio, e solo Dio, può darvi quella sicurezza che cercate; può togliervi la solitudine che avete nel cuore, dentro di voi; darvi la forza di dire no a ciò che vi danneggia, e di sentirvi dalla parte del giusto e non diversi, come invece vi vuole far sentire il branco dei lupi. Siete giovani: non giocatevi la vita per banali felicità sintetiche; cercate oltre, cercate dentro di voi, e vedrete che in un angolo del vostro cuore ci trovate ancora Dio. Quel Dio che vi ha salvato tante volte, e che tante volte vi ha impedito di fare cose ancora più gravi. Se i vostri genitori non vi ascoltano, confidate nei sacerdoti o in altri ragazzi che come voi vivono, ma vivono con Dio nel cuore e come amico: e vi troverete davanti ad un altro mondo, fatto di pace e amore; quell'amore che unisce i cristiani cattolici di tutto il mondo.
Infine, io, Pio, dico: genitori, attenti al mondo che circonda i vostri figli! Attenti a démoni che cercano di portarli allo sbando. Parlate con loro, non interrompete mai il dialogo; anche quando siete stanchi e affaticati ricordate che i vostri figli hanno bisogno di voi; cercate di insegnargli a distinguere il bene dal male. E anche per voi, se siete in difficoltà, un uomo di Dio sarà sempre pronto ad ascoltarvi. E illuminato da Dio, a darvi buoni consigli. Il mestiere del genitore è un mestiere difficile, forse il più difficile; ma vale anche per voi la stessa cosa, ricordate: non siete soli! Confidate in Dio, che è il vostro eterno e onnipotente alleato.
Vi benedico, fratelli e sorelle! Vi benedico, andate in pace.

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