sabato 19 febbraio 2011

Maria Santissima

13 - 02 - 2011
“Salve a voi, popolo di Dio! Salve a tutti voi, che amate e credete in Dio Onnipotente. Eccomi, io sono Maria, serva di Dio; io sono colei che disse: Eccomi, sono pronta: sia fatta la volontà di Dio, mio Signore! E cosi ho obbedito e sono diventata la madre di suo figlio, Gesù - Figlio di Dio e mio. Umile ancella del Signore, investita di un così importante compito: dare alla luce, come un qualunque neonato, il Figlio di Dio.
Sapete, la mia incredulità e la mia paura era tanta. Incredula che Dio avesse scelto una sua umile serva per tale compito; e che un suo angelo si fosse rivolto proprio a me, per annunciarmi la maternità in arrivo: la maternità divina. E la paura di non essere all'altezza, la paura di ciò che poteva dire la gente di questa maternità, per una ragazza vergine - come ero io - e senza marito. Capite, poteva mettere me stessa, la mia persona, in brutta luce, dubitando della mia buona fede, e magari pensando di me cose brutte. Del resto, ancora oggi la gioia di una maternità, di un figlio in arrivo, molte volte viene rovinata e manipolata dall'opinione della gente. E se la giovane è senza marito e senza spasimante, ecco che allora, invece di aiutarla a far fronte alla sua maternità, la mannaia del finto pudore, e della finta saggezza della gente, cade inequivocabilmente su di lei e sul suo bimbo, innocente come tutti i bimbi. E la madre si trova sola e abbandonata, con il peso della colpa su di lei. A volte costretta a gesti estremi, che per tutta la vita peseranno sulla sua coscienza. Invece di aiutarla ad accettare, viene aiutata a nascondersi nel disonore, e a chiamare una vita, la vita che dentro lei sta nascendo, uno sbaglio. Ma quale sbaglio? Lo sbaglio lo fate voi, giudicando con la vostra ignoranza e la vostra legge: ignobile e priva di sentimenti. Una vita va accettata sempre, a meno che non sia Dio stesso a toglierla. Solo Dio ha il potere di farlo, e solo lui dona e toglie la vita: ricordatelo! Ecco perché, io, Maria Vergine, accettai con gioia il mio compito. E con la fede in Dio nel cuore, tutte le cose si aggiustarono e io riuscii a dare alla luce Gesù, Figlio di Dio.
Ai miei tempi, come ai vostri, una ragazza che rimaneva incinta in circostanze anomale, cioè senza marito, senza aver già formato la sua famiglia, era oggetto di forti pettegolezzi, giudizi; dello sparlare della gente. I tempi non sono cambiati: oggi è uguale. Vi siete evoluti solo dove vi ha fatto comodo. Ma se una ragazza sola ha la possibilità di mettere alla luce un figlio questo è ancora oggetto di scandalo. E io, Maria, vi chiedo: quand'è che crescete e incominciate a pensare che una vita è sempre un dono di Dio? E non create, nel vostro moderno e accessiorato mondo, la possibilità di far vivere questa madre, con suo figlio, in pace? Lontano dal giudizio del popolo, ma nell'amore di una casa, dove, magari insieme ad altre, poter crescere questo grande dono che Dio gli ha fatto. E amarlo come una madre - solo una madre! - ama il proprio figlio. Non siate i carnefici, seppure non materiali, di chi dentro al grembo materno vuole crescere, e vedere la luce di questa nuova vita; e magari servire Dio, per la gioia di essere venuto al mondo.
È ora che quella tremenda parola, che si chiama aborto, sia solo un gesto estremo di quando Dio ha già fermato la vita nel grembo. E non per la giustizia dell'uomo, che non sa badare neanche a se stesso. Figuriamoci agli altri! Giovani madri, spaventate e perseguitate a volte per la vita che cresce in voi, ricordate: affidate a Dio voi stesse e il vostro bambino! Lui solo conosce ciò che è meglio per voi; e vi aprirà tutte le strade per potere tenere con gioia il vostro bambino. Non l'amico, il fratello, il genitore, il popolo. In questo caso, il vostro migliore amico e alleato è Dio! Confidate in lui, e ogni cosa avrà il suo corso.
Terminato questo discorso sulla vita, e su quanto è preziosa, voglio ringraziare il popolo di Dio che fermo nelle sue idee di fede, di amore e di pace, prega Dio perché il mondo possa migliorare. A tutti voi, che siete in pochi e forse sarete ancora in meno, un sincero grazie da parte mia, Maria Santissima. Sarò sempre al vostro fianco, nei vostri cuori; se mi volete nelle vostre case, se mi aprirete la porta per farmi entrare. E con me, e insieme a me, entrerà l'amore in Dio e la pace, nel vostro cuore e nelle vostre famiglie.
Grazie, cari figli, della vostra continua e silenziosa preghiera che mantiene la luce accesa in questo mondo; ove di luce, per chi soffre e per chi è in difficoltà, ce n'è ben poca! Grazie piccolo popolo, che siete come un faro in mezzo al mare, che con la sua luce guida chi intorno a sé non vede altro che buio e profonda oscurità. Grazie a voi - alle vostre preghiere e alla vostra fede - ancora oggi avvengono i miracoli, le guarigioni impossibili, l'aiuto dei missionari ai bisognosi. Grazie di cuore! E vi invito a pregare ancora di più; e sempre con il cuore, per dare sempre più forza alla nostra preghiera. Io, Maria Santissima, vi saluto e vi benedico.
E ricordate: se volete, io sono sempre con voi e con i vostri cari”.

1 commento:

  1. Combinazione ho proprio parlato di questo con i miei alunni. Pur essendo piccolini,hanno capito bene la grandezza della vita!

    RispondiElimina