lunedì 25 gennaio 2010

Parola dell'Arcangelo Gabriele

24-01-2010

“Ascoltate le mie parole e divulgatele. Fate che ciò che viene detto sia seguito ed ascoltato. A te che ti parlo, il compito di farle conoscere. A voi che le leggerete, il compito di portarle al prossimo e di seguirle voi stessi”.

Disceso dal cielo, protetto dalla milizia dell'arcangelo Michele, l'Arcangelo messaggero di Dio è sceso per portare a noi il suo messaggio. Così, come detto da lui, ve lo riporto con gioia e con timore - come sempre quando mi appare un personaggio del cielo. Parole dell'arcangelo:

“Che il Signore sia con voi - figli di Dio - e con tutti coloro che a Dio si stanno avvicinando. Come messaggero del Signore Dio nostro, vi porto parole di pace e meditazione; pace, per voi tutti su questa terra e nella vostra vita, e meditazione per ciò che sto per dirvi.

Lasciatemi prima dire che la pace è la base della vita. Pace, vuole dire essere in pace con il prossimo, con tutti coloro che vivono sulla terra; non importa la razza, non importa l'etnia né il colore della pelle. E se parlano in modo diverso da voi – ricordate! - allungate a loro la vostra mano, in segno di pace, perché pace vuole dire amore, libertà e vita. Sì, vita. Senza temere il proprio fratello, senza temere il prossimo ma, al contrario, trovare in lui un amico pronto ad aiutarvi, in caso di bisogno. In questo vostro tempo, la parola pace sembra dimenticata. Non c'è pace tra voi uomini e donne, e non c'è pace con Dio. Incolpate il vostro Dio dei vostri errori, insultandolo per i vostri sbagli, ferendolo con i vostri peccati. Ma ora, ditemi, se il Padre onnipotente, che tutto può, nonostante le ferite e i dolori che gli date, è in pace con voi - e vi assicuro che è cosi, perché non sapete cosa vuole dire la sua ira ed è meglio che mai lo scopriate - perché voi, che siete nullità nei suoi confronti, non siete in pace con Lui? Con quale diritto? Con quale forma di presunzione pensate - solo minimamente - di potere criticare, di potere cambiare ciò che Dio ha creato, e ciò che Dio vuole? Rispondete, se ne avete il coraggio, o tacete, se accettate la vostra colpa. Chiedete perdono allora per tutto l'odio, la distruzione, il dolore, che con la vostra mentalità sovra-divina avete generato.

No, non prendetevela con il Padre - è troppo facile! - ma prendetevela con voi stessi e con coloro che come voi pensano.

Ora, ditemi, vi invito a riflettere su ciò che distingue un uomo di Dio da un uomo che vive solo per se stesso, nel proprio egoismo.

L'uomo che si alza al mattino per affrontare la sua giornata, con Dio nel cuore, è un uomo che non è solo. Riflettete su questa parola: solo. Parola semplice, ma ampio e grande è il suo significato. Non essere soli; alzarsi e non essere soli. Già, salutare Dio con una preghiera, prima degli impegni giornalieri, vuole dire portare con sé, lungo le insidie della giornata, il migliore amico, il migliore consigliere; avere sempre qualcuno con cui parlare e appoggiarsi, nei momenti di dolore o di sconforto. Ma anche potergli raccontare dei propri successi e delle proprie gioie che, come un Padre, sarà felice di ascoltare. Avere Dio e Gesù con sé vuole dire non sentirsi mai soli e, in un'epoca ove sembra che nessuno sappia ascoltare il prossimo, avere qualcuno che invece è sempre pronto ad ascoltarvi. E se voi ascoltate Lui, le sue leggi, i suoi consigli, sarete sicuramente uomini e donne del Regno Dio.

In questo vostro tempo sarete capaci di fare la differenza, e riportare al giusto equilibrio il rapporto tra odio e amore. Tutti noi, del Regno di Dio, non ci stancheremo mai di ripetervi, all'infinito, che Dio è amore.

E ora, l'uomo che non crede in Dio, che si definisce ateo. Anche questa parola – ateo - sembra molto semplice, ma ateo vuole dire non credere in niente. E allora perché leggete gli oroscopi (mi sembra che così li chiamate), andate da maghi e cartomanti e pronunciate il nome di Dio invano, offendendolo? Ditemi perché, voi che non credete, fate riti contro la sfortuna; gesti scaramantici con amuleti e cose varie? Non ne avete bisogno: voi siete atei. Non credete, ricordate? Voi, cari uomini e donne, all'alba di una nuova giornata, siete soli e non avete paura di niente, perché siete talmente ottusi e fieri di voi stessi che pensate di potere affrontare la vostra giornata - la vostra vita - da soli, senza l'aiuto di nessuno. Il vostro primo scopo è la vostra felicità; è la vostra ricchezza materiale. In quanto alla ricchezza spirituale, siete pari ad animali sbrancati alla ricerca di prede con cui divertirsi; per poi divorare, con la vostra ingordigia di successo e di avventure.

Avete creato la moda del diverso, dell'essere singolo. Ma – riflettete - mentre l'uomo di Dio crea per sé e per il prossimo, voi non fate nulla, non create; anzi, criticate. E quella moda, che voi pensate di avere inventato, sarà la vostra fine. L'amore, che voi sfuggite, è quel sentimento che fa procreare l'uomo. Ma voi amate voi stessi, e da soli non si procrea.

Per volere di Dio la vostra generazione finirà. E a venire sarà l'uomo di Dio; a vivere sulla terra che Dio ha creato per lui.

Meditate su queste differenze, uomini e donne, e convertitevi - non è mai troppo tardi! Cercate nella vostra vita Dio come compagno, come amico, come Padre onnipresente.

4 commenti:

  1. Anche questa volta ti devo ringraziare per questo richiamo alla conversione di cui ti fai portavoce. Dio ti benedica nella missione per cui ti ha scelto. Un caro saluto.

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  2. penso alla gioia e alla pace che abbiamo noi che crediamo in Dio, anche se ci capita di sbagliare e pecchiare... penso invece alla tristezza e all'angoscia dei cuori soli e lontani da Dio.. che bel messaggio per tutti noi! Lode a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà!
    Dio ti benedica Dardo
    Elena

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  3. Dio ti Benedica; e protegga sempre la tua anima.

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  4. Meditavo proprio questo ultimamente...ciao!

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