domenica 22 marzo 2020

Gesù

l mantello rosso porpora, la corona di spine. Il pesante legno ruvido della croce, sulla schiena. La salita, per arrivare all’atroce pena. Ma già da prima: il tradimento di Giuda, la condanna e il flagello, sono state atroci. E di una ferocia, di cui solo il demonio è capace. E l’uomo, oggi come allora: serve il principe delle tenebre, invece di servire Dio. Mi presento a voi, che non potete vedermi - come invece può fare vostro fratello, che scrive -: Io sono Gesù, Figlio di Dio e di Maria santissima. Quest’uomo, scelto da Dio, convertito a Dio - per volere di Dio -: è dura e faticosa, la sua conversione. E posso dire che la sta vivendo con preghiera e meditazione, ma anche con tanto dolore e fatica: per lui e la sua famiglia. Ho incominciato, parlando del mantello rosso porpora: rosso come il sangue di Abele - vittima innocente, dell’ira e dell’odio di suo fratello - rosso come il sangue che, ogni giorno, migliaia di innocenti versano fino alla morte: per torture, e violenza subita dal potere del più forte, o di chi pensa di essere più forte. Rosso, come la terra bagnata di sangue, versato nelle varie guerre - fatte per ideali, o per voglia di conquistare e sopraffare popoli più deboli - con la forza, con la paura, con il dolore. Ed ecco il dolore, la corona di spine. Ogni spina si pianta nella pelle, del Figlio di Dio, fatto uomo. Ogni spina, rappresenta il dolore di chi soffre per mano dell’uomo: feroce e avido di potere. Ogni spina rappresenta il dolore delle madri, che vedono i figli, i mariti, non tornare dalle guerre. Ogni spina è il dolore della malattia, che colpisce l’uomo e lo fa soffrire atroci pene. Fino a caricare la sua schiena, la sua vita, la sua anima: della croce, del dolore. Questa croce, che io, Gesù, sto portando: per terminare la mia vita terrena. Questa croce, talmente pesante, che un uomo ha dovuto aiutarmi a portarla. E io, Gesù, aiuterò ogni uomo, donna, bambino, a portare la sua: se starete con me, fino alla fine. Infatti, per molti uomini e donne: la croce termina alla fine della vita terrena, come lo è stato per me. Ma se rimarrete con me: al termine della vita - se sarete pentiti per i vostri peccati - troverete la vita eterna. Un premio che solo Dio può concedere. La croce è dura, ruvida e dolorosa: indice di tutto il dolore che l’uomo, nella vita, deve sopportare. Dolore fisico, morale, spirituale: ogni dolore e prova che, nella vita, l’uomo deve affrontare e superare. Se rimarrai con me, uomo - se rimarrai con Dio, se ti ricorderai di Dio, nella tua vita - la croce sarà più leggera: perché io, Gesù, ti aiuterò a portarla e ti sosterrò, nel dolore, fino all’ultimo tuo respiro. Fratelli e sorelle: vi chiedo di non fare come Giuda, di non tradire la fiducia di Dio. Come invece, tanti di voi, in questo vostro pianeta - da voi avvelenato - fanno e stanno facendo. Non date il flagello in mano a satana: per colpire il debole, l’oppresso, il bisognoso. Non armate la mano dell’uomo, servo di satana: ma seguitemi e ascoltatemi. Io, Gesù, ho portato le vostre pene, i vostri peccati, le vostre angosce. E ho vinto satana: ho vinto colui che è il male, sopra ad ogni male. Il più atroce e perfido: colui che trova piacere, nel farsi servire dall’uomo, per i suoi atroci intenti. Promettendogli ogni bene, che - ben presto - si trasforma in pena eterna. Io ho vinto satana, ho vinto la morte. Ma solo perché sono rimasto con Dio, mio Padre, fino alla fine. Nella gioia, nelle difficoltà, nel dolore: nel sottopormi al giudizio dell’uomo, servo di satana. E nel patire, nel dolore: nel finire della mia vita in mezzo a voi, fratelli e sorelle. Ora più che mai, vi invito - vi chiedo - fratelli e sorelle: di pentirvi e di tornare al Padre. Pentitevi, con il cuore colmo di amore per Dio: e Dio vi ascolterà, e vi accoglierà. Imparate a pregare: non ci vogliono preghiere complicate o ricercate, ma preghiere semplici. Ma che siano parole, pensieri d’amore, verso Dio e verso il prossimo. Pregate come siete capaci, non importa la forma o cosa dite: importa che sia detto con amore e fede. No! Nessun fanatismo, nessun eccesso: perché solitamente finiscono per cadere nel vuoto. Ma un costante approccio con Dio, con Maria, con il Regno tutto. Un filo di preghiera piacevole, una lode d’amore continua. Un filo che, insieme a tanti fili fanno una grande famiglia, la famiglia di Dio: la mia famiglia. E da buon fratello, verrò in vostro soccorso: aiutandovi, sostenendovi. Gioirò con voi e piangerò con voi: vi asciugherò le lacrime, nel dolore. E vi aiuterò a sopportarlo, con il mio amore: con la speranza che solo Dio può dare, e con la pace che solo Dio vi può dare. Popolo di Dio, io, Gesù, vi chiedo: Pentitevi e convertitevi, e per voi sarà la vita eterna. Ma ricordate: non fate a nessun vostro fratello o sorella, ciò che l’uomo malvagio - impaurito da tutto ciò che era bene e verità - ha fatto a me. O per voi sarà la fine e il dolore eterno: perché il giudizio e la giustizia di Dio vi colpirà dura e inesorabile, e sarà la fine: per voi e per chi vi avrà seguito.

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