lunedì 10 febbraio 2020

San Francesco d'Assisi

Oggi, popolo tutto, non un rimprovero voglio darvi, ma un consiglio. Una preghiera, rivolta a Dio e un consiglio per voi, che da Dio sembrate fuggire. Sì, popolo di Dio: sembrate prede, inseguite da un predatore, pecore inseguite da lupi. Ma avete sbagliato - sbagliato, uomini e donne di questo tempo - avete sbagliato il lupo, il predatore: perché fuggite da Dio. E Dio è il Pastore del gregge: non il lupo che lo assale, il predatore che lo insegue. No, fratelli e sorelle, Dio è pace e bontà infinita. E per il suo popolo, vuole il meglio: vuole la pace, l’amore, la convivenza tra fratello e fratello e l’amore per il prossimo, senza nessuna violenza e forma di discriminazione. Dio è bontà e misericordia infinita. Voi popolo, fuggite da Dio e andate incontro al vero nemico, al vero predatore: a colui che vi vuole prendere, nella vita, con finte promesse e illusioni, per poi straziarvi l’anima all’infinito, per l’eternità. Il vero nemico dell’uomo e del mondo intero: il demonio. E se credete che non esista, siete degli ingenui, fratelli miei: ingenui! E se lo fate per vostra comodità, siete degli ingenui ipocriti: e questo, certo, a Dio non piace. Io sono Francesco d’Assisi, servo indegno di Dio. E vi vedo, dall’alto del suo regno, nel regno dei Santi. Sì, vi vedo: perché non dimentico la mia vita terrena, gli errori fatti in gioventù. E l’espiazione dei miei peccati fatti: che da Dio è stata gradita, onorandomi di servirlo per l’eternità. Permettetemi di dirvi che state sbagliando: vi state allontanando sempre più da Dio. Allontanate i vostri figli da Dio, dalla preghiera, che anche voi genitori non conoscete o vi siete dimenticati. Certo, dedicare un po’ di tempo a Dio, in un giorno, vi provoca disguidi: vero? Vi chiedo: quali disguidi, se Dio vi protegge, se Dio vi aiuta, se Dio è colui che tutto può? L’unico disguido è il vostro pensiero, che sta distruggendo il mondo. Guardate che figli avete cresciuto: spaventati davanti alla vita, che usano qualsiasi cosa che gli dia un po’ di coraggio, per affrontare la loro vita: il branco di lupi, che ci sono fuori di casa. Non hanno più dialogo con voi, genitori, non hanno più sicurezze: se non guadagnare soldi, per stare bene o cercare di vivere. E se hanno bisogno di aiuto e di un consiglio, non hanno più un Pastore a cui rivolgersi. A Dio: a cui chiedere un consiglio. E genitori saggi, che ascoltano Dio e che pregano, per dargli la giusta via. No, voi fuggite Dio, fuggite dalla Chiesa: giudicando il Pastore, a volte. Ma non vi siete mai messi - voi genitori - in giudizio: una bella autoanalisi. No, non lo fate! E se lo fate, siete falsi: vedendo nel vostro benessere, nel vostro corpo - finto e palestrato - qualcosa di bello. Un bello esteriore, una bellezza che non serve: se non a fare piacere a voi, e a chi come voi la pensa. Sbrancati e persi: io, Francesco, così vi definisco. Prede di un branco, che vi inghiotte e vi fagocita, conformandovi a un'era ove Dio è messo da parte: lì, seduto sul bordo della strada della vostra vita, che corre veloce. E che quasi sempre, se vi fermate a pensare, non la capirete: perché non siete voi i registi della vostra vita, ma gli altri. Che come voi, seguono il loro piacere, la loro bellezza estetica, il loro essere diversi per essere qualcuno. Il loro IO NON CREDO: perché Dio non serve, e la religione è una favola per bambini. E questo vale per tutti voi, fratelli e sorelle: per tutti. Che siate genitori o che siate singoli: guardate cosa state facendo, guardate cosa avete creato. Guardatevi! Il vostro mondo, il vostro pianeta sta collassando. La vostra imposizione, sulla vita e le sue leggi, la stanno distruggendo. E vi assicuro che questo non è ancora nulla: perché ancora non conoscete l’ira di Dio. Quando il suo braccio destro si abbatterà sul vostro mondo, allora conoscerete l’amore di Dio per il suo creato. E l’ira di Dio sugli uomini cattivi, malvagi, servi di satana, e che infliggono pene e dolore ai più deboli. Per tutti coloro che pensano che questi messaggi siano tristi e troppo disfattisti, io, Francesco, vi dico: aspettate e vedrete, aprite gli occhi e già ora ve ne accorgerete. Prostrato a terra, davanti alla croce di Gesù, nostro salvatore, vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E vi auguro di uscire dalla vostra ottusità e dalla nebbia: che non vi permette di vedere la realtà, e di riprendere il vostro cammino di cristiani cattolici: chiedendo scusa a Dio, pentendovi di tutto il male che state facendo. Che Dio abbia misericordia di voi! Signore, ascolta la mia supplica. Umilmente ai tuoi piedi, io, Francesco, tuo umile servo, ti chiedo: salva l’uomo. Salvalo, perché non sa ciò che fa. Dio, potente ed eterno: salva i tuoi figli, accecati dal maligno e caccia satana, dal mondo e dalla loro vita. Perché possano tornare a te, pentiti, tornando al Padre - il Padre che li ha creati - riconoscendo in te, mio Dio, il vero Salvatore. Unico e vero Dio: Trino e onnipotente ed eterno.

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