martedì 30 ottobre 2018

Madre Teresa di Calcutta

Grazie e pace a te, serva di Dio: che hai aperto il tuo cuore alla mia presenza, e le tue orecchie all'ascolto della parola di questa umile serva di Dio - misera in terra - che senza alcun merito Dio ha voluto, attraverso la sua santa Chiesa, onorare al punto di donarmi la santità. Mi presento a voi, Popolo di Dio. Io sono Teresa - Madre Teresa di Calcutta - umile suora, che con l’amore che Dio mi ha dato, ho donato la mia vita a salvare i più miseri, i dimenticati, gli ultimi degli ultimi. Vite che non avevano vita - uomini, donne, bambini che non avevano futuro - raccogliendoli dalle strade, dove la miseria era di casa. Sporchi, malati, affamati, moribondi: per donare loro un po’ di sollievo, nelle sofferenze. E tutto questo, l'ho fatto solo per la grazia che Dio mi ha concesso: per il suo immenso amore, che Dio mi ha trasmesso. Sono a voi, per la grazia infinita di Dio, per donare la mia umile parola. Per favore, ascoltatemi. Il vostro mondo - il mondo che Dio Padre, nella sua grande grazia, ha creato per voi così perfetto, così immensamente perfetto, mondo ove non mancava nulla: dove ogni creatura aveva la sua collocazione, dove ogni creatura, uomini e animali, potevano trovare di che vivere - il vostro mondo si sta rovinando. E siete voi, uomini, donne, abitanti tutti di questo pianeta, che lo state rovinando. Quello che voi chiamate progresso, quello che voi chiamate tecnologia, quello che voi chiamate benessere: non sono altro che armi distruttive, che vi stanno portando lontano da Dio e sempre più tra le braccia del Male. La follia del successo, dell’avidità - anche quando è superfluo per voi - vi ha portato sempre più a voltare le spalle a Dio. E insieme a lui, a voltare le spalle al povero, al bisognoso, all'affamato: a chi non ha di che vestirsi, a chi non ha di che curarsi. E vedete: è proprio in queste persone - i poveri, i bisognosi, gli afflitti - che è presente Gesù. Ed ogni volta che voltate le spalle ad uno di questi piccoli, ad uno di questi vostri fratelli e sorelle – ebbene - voltate le spalle a Gesù, voltate le spalle al vostro creatore. Sapete - voi che adesso vi sentite onnipotenti, voi che adesso vivete nelle vostre case calde e piene di agi - sapete: un domani potreste essere voi a trovarvi nelle condizioni di chi adesso disprezzate, di chi adesso voltate le spalle con disgusto, come fosse un essere aberrante: neanche degno di essere chiamato uomo. Allora, io vi chiedo: Cosa farete a quel punto – ditemi -: bestemmierete, insultando Dio, incolpandolo dei vostri fallimenti, della vostra rovina? O ritornerete a ricordarvi di lui? Lui che ancora aspetta - nella sua infinita bontà - che ognuno di voi figli possa ritornare ad amarlo, possa ritornare a chiamarlo Padre, possa ritornare a ricordarsi di lui. Lui vi ama, sapete? Vi ama di un amore infinito. Vi ama al tal punto, che ancora spera che voi possiate ritornare a credere in lui. Vi ama nonostante voi - piccoli, miseri uomini - lo abbiate abbandonato. Gli avete girato le spalle: facendo dei vostri idoli il denaro, il successo, il potere. Uomini, donne di questa terra: nella grande misericordia di Dio anch'io, misera sua serva, sono qui a chiedervi di cambiare la vostra vita. Cambiate, figli di Dio: cambiate il vostro modo di vivere, cambiate il vostro modo di pensare. Siate misericordiosi e amorevoli, verso il vostro prossimo: condividendo il pane con chi non ha pane, le vesti con chi è nudo. Scacciate con tutta la vostra forza il maligno. Mettete da parte ogni egoismo: amate, condividete - prima che sia tardi - cambiate il vostro modo di vivere, cambiate la vostra vita: prima che sia tardi. Il mondo vedrà un era di grandi sofferenze, che solo la forza della preghiera potrà fare qualcosa per mitigare. Vi invito dunque - prima che sia tardi, prima che l’Onnipotente faccia scendere su tutti voi il suo giudizio - vi invito a cambiare. Non è mai troppo tardi per convertirsi, non è mai troppo tardi per ritornare a pregare, non è mai troppo tardi per cambiare. Salvate questo mondo, salvate i vostri figli, le nuove generazioni: così in pericolo, ora più che mai. I vostri figli - e i figli dei vostri figli - stanno crescendo pensando che tutto gli sia dovuto, pensando che con le tecnologie tutto si possa risolvere. E anche loro, ignari del pericolo, si stanno allontanando pericolosamente da Dio: l’unico che può salvarli, l’unico che può davvero tutto. Vi rinnovo la mia richiesta: tornate indietro, abbandonate la strada che avete intrapreso. O per molti di voi, non ci sarà un domani. Che il Signore possa entrare nei vostri cuori. E con lo Spirito Santo illuminarvi il cammino, ora e sempre.

Scritto da M.P

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