domenica 3 aprile 2016

Eccomi a voi, fratelli e sorelle. Eccomi dopo questi giorni passati, che hanno ricordato la mia passione, morte e resurrezione. Mi presento a voi: sono Gesù, vostro fratello. Sono il fratello che più vi ama, sono il fratello che ha disteso le braccia sulla croce per sconfiggere il peccato e la morte, per voi tutti.
In verità, vi dico: State vivendo come candele di cera accese: la fiamma del potere, dell’avarizia, dell’orgoglio e della vostra voglia di distruggere vostro fratello, per prenderne il posto, vi sta consumando: lentamente, ma senza tregua. E … non sarà certo il soffio di Dio, il suo Santo Spirito, a spegnere questa fiamma: che in voi arde prima che vi conduca alla morte eterna, quando essa si spegnerà! No, non sarà Dio. Perché voi, Dio, lo mettete in croce ogni giorno. Voi, Dio ve lo siete dimenticato. E anzi, direi, vi fate beffa di lui ogni giorno: andando contro alle sue leggi, ai suoi comandamenti, alla morale con cui egli vi insegna a vivere, se solo lo ascoltaste.
Dio, mio Padre - umile e misericordioso, potente e capo di tutto e di tutti - lascia a voi, uomini e donne, sue creature, di decidere cosa fare della vostra vita. E voi? Voi sareste ancora pronti a rimettere in croce me, suo Figlio: e lo fate ogni giorno, distruggendo e uccidendo gli ideali per i quali io sono stato crocifisso. Pace, amore, libertà, amicizia tra i popoli e amore per i fratelli e le sorelle che sono diversi da voi, aiuto per i poveri e pace in terra per tutti i popoli: io predicavo questo. E lo predicavo in nome di Dio, mio Padre: Dio che tutto può, anche guarire quei mali che voi uomini non potete e non sapete curare, e che in gran parte sono stati creati da voi. Già, perché il vostro benessere, il vostro egoismo, il vostro volere star bene al di sopra di tutti e tutto, porta solo alla vostra distruzione e alla distruzione di chi sacrificate per il vostro benessere.
È triste che dopo duemila anni ci siano ancora padroni e schiavi: che l’uomo non abbia ancora imparato il rispetto per il prossimo e per il creato. E' triste pensare che il peccato fa parte della vita dell’uomo, che il demonio in alcuni casi è il modello da seguire, che le leggi di Dio non esistano e che l’uomo viva ogni giorno solo per se stesso. Senza pensare che sopra di lui c’è Dio, e che se lui - uomo incorreggibile e pieno della sua mente - va avanti ed esiste ancora, è solo grazie a Dio: che misericordioso frena l’avanzata del demonio, che chiede il conto di quanto ha dato a chi lo ha seguito.
Io, Gesù, grazie a Dio ho sconfitto la morte: ho sconfitto il peccato, ho sconfitto il demonio, perché io credo ed ho creduto in Dio, che tutto può. Ma voi? Voi, che fate? A cosa credete? Guardate i vostri figli crescere, e cercate di lasciare a loro denaro, solo denaro. Io vi dico, in verità: Il denaro non gli basterà. Senza Dio nel cuore nulla li proteggerà dalla vita, che mostrerà a loro la sua difficile strada: che senza Dio non sapranno percorrere, e avranno paura.

Io, Gesù, vi chiedo: Tornate al Padre. Non aspettate oltre, non vanificate la sua grande pazienza nell’aspettarvi, e rendete a lui la gloria che merita. Tornate al Padre, e sarà festa in cielo e in terra, e il demonio - con il suo esercito - smetterà di colpirvi. Tornate al Padre, perché è l’unico modo che avete per salvare voi stessi e i vostri cari. E sempre sia fatta la volontà di Dio.

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