San Francesco

10-12-2011

Fratelli e sorelle, giunga a voi il mio saluto. E con me, il saluto di tutto il regno di Dio. In questo momento, in questo periodo dell'anno che porta al santo Natale, io Francesco, servo di Dio, porto a voi tutti il saluto mio e quello di tutto il Regno. Anche l'anno passato, se ricordate, vi è giunto il mio saluto e quello del Regno, nell'approssimarsi del Natale.

Grande è la festa della nascita del Figlio di Dio, Gesù, fatto uomo: che nasce sulla terra come uomo, e vive sulla terra come voi, uomini e donne! Pensate un re: il più grande e potente dei re, che può dominare il mondo intero per volere di suo padre, Dio, l'onnipotente. Nasce e vive come uomo, sulla terra, affrontando le difficoltà che tutti gli uomini affrontano. Così potente e così provato: così forte e portatore di amore e di pace che il male, sin da subito, ha cercato di eliminarlo, perché sapeva che era capace di grandi cose, e lo temeva come si teme un nemico.

Allora, fratelli miei, io vi dico: unitevi con me in questa preghiera; in questo canto di lode al bambino Gesù: nato, per volere di Dio, da una donna senza peccato. Poiché nessun peccato doveva turbare la purezza del pargolo divino, e della madre, che lo teneva con amore nel suo grembo.

E a loro, con umiltà e rispetto, mi rivolgo; e in ginocchio prego:

Dolce e pura, Vergine Maria: tu che sei madre, per volere di Dio e del suo Santo Spirito; a te che hai accettato, dicendo: Eccomi, sono pronta: sia fatta su di me la volontà di Dio, aiutaci - ti prego - ad avere in Dio la stessa fede, cieca e forte, da non dubitare mai quando tramite il suo Spirito, o ai nostri angeli custodi, ci chiede di obbedirgli. Dolce Vergine Maria, fa che anche noi possiamo rispondere a Dio - nella gioia e nel dolore: Eccomi, sono pronto: sia fatta su di me la tua volontà, o Dio onnipotente.

Madre delle madri: tu che curasti con amore e con dolcezza il tuo bambino, a te prego perché ogni madre, su questa terra, possa prendersi cura del suo bambino; e che niente e nessuno possa mai interferire tra lei e l'amore per suo figlio, perché è un amore puro e sincero, che solo Dio può dare e solo Dio può togliere.

Madre dolcissima: ti prego di fare cessare le violenze sui bambini e sulle madri; ti prego di portare e donare la pace su questa terra. E che i bambini non siano più vittime del male, ma solo amati e coccolati, dal bene e dall'amore di Dio.

Madre santissima: proteggi i tuoi figli, e aiutaci ad aprire gli occhi davanti alla luce d'amore e pace, della fede in Dio: in modo che anche noi, nelle nostre paure e nel dolore, possiamo sempre trovare rifugio in Dio e nel suo regno.

E a te, bambino Gesù, che tutto puoi: ti prego, aiuta il tuo popolo a camminare lungo la via della fede; aiutaci a superare le difficoltà e le avversità, che il male ci metterà contro per farci cadere. Aiutaci, Bambino santissimo: tu, così piccolo e così potente, aiutaci a superare il nostro orgoglio; a fuggire dai peccati, dalle tentazioni, e dalle facili conquiste che, in quanto tali, non sono opera di Dio, tuo Padre e nostro creatore.

Bambino divino: ti adoro e ti amo. E nulla al mondo mi dona il piacere di poterti amare. Ma ti prego: perdonami, perché sono il peggiore dei tuoi peccatori; non degno neanche di poterti guardare. E io pecco, mio Signore, perché mai abbastanza riuscirò a lodarti.

Proteggi me stesso e il tuo popolo, Bambino Gesù. E nel giorno del tuo compleanno, ti prego: Fai cessare le guerre e la violenza, fai cessare il male; e porta la pace tra i popoli, tra fratello e fratello. Che quel muro d'odio e di indifferenza per chi soffre, e per chi è nella prova, sia abbattuto dall'immensa forza della fede e dell'essere cristiani.

Tu, che nasci come uomo, e vivi come uomo in terra; tu che hai provato ciò che noi proviamo: ti prego, bambino Gesù, soccorrici nei nostri bisogni; proteggici dal male e conducici alla vita eterna.

A voi, sacra Famiglia: umilmente chiedo di sostenere, e di dare forza e fede, a tutte le famiglie; di placare il perfido e insano progetto del dèmone, che cerca di distruggere le famiglie; per distruggere con esse la forza del popolo di Dio. Umilmente, e consci di essere nulla al vostro confronto, vi chiediamo di potervi amare e lodare, oggi e sempre. E di donare, a tutti noi, parole di fede e conversione, da donare ai nostri fratelli.

Io, Francesco, faccio a voi, fratelli e sorelle - a tutto il popolo cristiano! - sinceri auguri di una buona e ritrovata natività del Signore, Dio nostro.