sabato 6 agosto 2011

Padre Pio

01-08-2011
 
 
Cari fratelli, care sorelle, carissimi figli di Dio. Io sono Pio e porto a voi un invito, da parte di Dio e del suo regno, alla conversione e alla redenzione dai mille peccati che ogni giorno vi portate appresso. Ormai, infatti, siete tanto soggiogati dai vostri peccati che non vi accorgete nemmeno di peccare. Anzi, a voi sembra tutto normale. Normale!? Ma normale cosa? Vi sembra forse normale andare contro alle leggi di Dio, contro i suoi comandamenti, contro il suo volere, contro le sue istituzioni; contro la legge morale che lui ci ha insegnato e il sano comportamento verso la società, verso il prossimo: il proprio fratello. Se questo, per voi, è normale allora vuole dire che questi nostri messaggi, che cercano di portare l'uomo sulla giusta strada, sono in ritardo. E che ormai il destino è segnato.
Ma no, no! Dio non vuole credere a questo. Nella sua immensa bontà e sapienza, Dio sa che l'uomo, se vuole, può ancora salvarsi, e abbandonare satana.
E allora, fratelli miei, basta con tutta questa trasgressione! Basta con la disobbedienza a Dio e alle sane regole morali e di vita. Basta sprecare, e buttare in malora, tutto ciò che Dio ha fatto e dato all'uomo. Basta ascoltare satana! Basta, basta. E' ora di dire: Basta!
Io stesso, Pio, sono stato bersaglio di satana, perché ho amato in vita - e amo ancor di più ora! - il Signore mio Dio. Satana mi ha inflitto sofferenze, dolori e tentazioni spaventose. Ma io, Pio, nella mia umiltà, ho sempre resistito. E non perché io sono Padre Pio. No, fratelli e sorelle, non per questo. Ma perché io ho seguito il bene, l'amore, il giusto, la fede nel nostro grande Dio; e non ho mai ceduto al male. Sapete, anch'io ho peccato qualche volta. Credo che nessuno, in vita, possa dire di non aver mai fatto qualche peccato, anche piccolo. Nessuno è immune dal peccato! Ma il segreto è chiedere perdono nella confessione, e ripromettersi di non peccare più: di non cadere più nello stesso peccato o tentazione. Il segreto, come ho detto, è chiedere perdono a Dio: confessare i propri peccati e chiederne e ottenerne l'assoluzione, per ripartire da zero. Scaricare quel peso che ci portiamo dentro: un peso che sembra non esistere, ma che trascurandolo diventerà sempre più grande e pesante. E via andando, può facilitare l'ingresso di satana nella nostra vita. Ricordate: confessione! E per chi può, la comunione: per fare entrare Gesù dentro ad ognuno di noi.
Rispettate i comandanti dettati da Dio. Sono dieci, non sono mille! E se li ripetete, o se li leggete, per chi non li conosce, vi accorgerete che sono semplici e sane leggi di vita. E che se vengono rispettate, vi aiuteranno di certo a vivere meglio, e ad assicurarvi un posto nell'eternità.
Per coloro che pensano che l'eternità è un'invenzione, io, come tutti i personaggi che dettano i loro messaggi, siamo la prova che l'eternità esiste. E possiamo assicurarvi che è talmente bella che l'uomo non può neppure immaginare il suo splendore.
Vi chiedo anche, fratelli e sorelle, di appoggiare l'istituzione di Dio, la casa del Signore: la Chiesa e i Sacerdoti. Che nei prossimi anni dovranno evolvere, per portarsi a sembianze più umane: uscendo da quell'ermetismo storico, fatto di testi sacri, che pur essendo di vitale importanza, ora non possono più essere fonte di ispirazione per la vita. Questa Chiesa dovrà rimodernare la sua struttura, pur rimanendo ferma sulle leggi di Dio; cambiando magari qualche legge dell'uomo.
In tutti i modi, fratelli e sorelle, obbedite alla Chiesa e ai sacerdoti. Siate obbedienti, e lasciate che lo Spirito Santo - Spirito di Dio - faccia il resto.
Io, Pio, vi benedico e vi chiedo di convertirvi. E se da soli non riuscite, chiedete aiuto ai vostri sacerdoti ai vostri fratelli, e vedrete che saranno pronti ad aiutarvi

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