giovedì 21 luglio 2011

Gesù

16 - 07 - 2011
 
 
Cari fratelli, care sorelle, eccomi a voi! Io sono Gesù. E questa è la mia parola per voi, che vivete in questa era tanto tribolata e piena di prove: di ingiustizie, di dolore, di perversione e di strapotere di satana. Sapete tutto ciò che succede di brutto e di doloroso, nella vostra vita e nel vostro mondo, è proprio perché satana è in un momento di grande forza. E la colpa - ahimè - è solo, ed unicamente, di tutti coloro, uomini o donne, che vivono secondo le sue leggi e il suo volere.
Attenti! Molti di voi, nel sentire queste parole, potrebbero accusare me, Gesù, o addirittura Dio Padre, di non fare nulla per fermare lo strapotere di satana - e Dio e il suo regno sono gli unici in grado di rimetterlo in catene, e di confinare il dèmone nel suo regno di dolore e di odio. Certo a voi uomini - che siete così sapienti, pieni e fieri di voi stessi, che pensate che ogni cosa vi sia dovuta - viene certamente da dire che Dio, e il suo regno, se veramente tutto possono, devono intervenire per salvare l'uomo. E aiutarlo a vivere senza dolore e senza fatica. Certo, certo, capisco! Sicuramente Dio, mio Padre, con un semplice gesto potrebbe ripulire la terra dal male e dal demonio. E ricacciare il demonio agli inferi, richiudendolo in modo che non ne esca mai più. Scusate, ma questo per cosa e per chi lo dovrebbe fare? Per quale motivo dovrebbe intervenire, e spazzare via satana e il male dalla terra? Pensate di meritarvelo? E se Dio interviene, in quanti pensate di rimanere sulla vostra terra? E infine, l'ultima delle mille domande che potrei farvi è: cosa fate voi per meritarvi una simile azione divina?
Come ben sapete, all'inizio della storia dell'uomo, satana non c'era. E l'uomo viveva in un paradiso tutto per lui. Poi Dio Padre, nella sua immensa saggezza, diede all'uomo una piccola prova da superare: per dimostrare a Dio che era degno di ciò che Dio aveva creato appositamente per lui. Una prova insignificante, quasi superflua. Perché mai disobbedire al volere del creatore, quando si può vivere ed avere qualsiasi cosa? In fondo si trattava solo di un piccolo divieto, che Dio aveva imposto solo per testare l'obbedienza di chi aveva creato, nei suoi confronti.
L'uomo, tentato da tutto ciò che gli viene proibito, disobbedì a Dio: attirando su di lui, e sulle generazioni a venire, l'ira di Dio. Che si è trasformata in giustizia eterna. L'uomo, da quel momento in poi, deve dimostrare a Dio di meritare il suo aiuto. E divenuto mortale, riceve il suo premio solo alla fine della sua vita terrena. Che è solo un piccolo passaggio, una prova per meritare la vita eterna.
Oggi, come allora, l'uomo si lascia tentare dal demonio, dandogli spazio: facendo in modo che si impossessi della sua vita e della sua anima. Tentato e perverso, l'uomo cade nelle tentazioni - ora e sempre - come se fossero irresistibili, per vivere dando sfogo alla sua noia di vivere senza Dio: nelle droghe, nell'alcool nell'uso-abuso di tutto ciò che dovrebbe essere amore. E che ora è solo piacere e sesso. Inoltre, come tante volte detto, schiaccia i più deboli, perché da lui ritenuti inutili. Già, da lui. Direi da voi, uomini, che con la vostra idea di giustizia uccidete e depredate, violentate, e lasciate morire di fame e di sete i vostri fratelli meno fortunati. Bella giustizia, questa: complimenti, davvero!
E vi permettete di chiedere l'intervento divino: per rimediare a quello che voi avete combinato, a tutto ciò che di male avete fatto; per rimediare alla vostra debolezza, che si arrende a satana: davanti alla vita che vi mette alla prova. Con quale voce osate parlare a Dio, dicendogli di intervenire a vostro favore, quando non siete neanche degni di pronunciare il suo nome in ginocchio? Con quale voce, e con che coraggio, vi rivolgete a Dio per rimediare ai vostri sbagli, quando voi stessi vivete senza nemmeno sapere che Dio esiste? Senza mai dedicargli una preghiera, una parola d'amore? Però quando siete nei guai, è colpa di Dio: Perché non interviene, se è vero che lui tutto può?
Sì, cari fratelli, Dio tutto può. E proprio per questo vi lascia la scelta di vivere o meno secondo le sue leggi. Inoltre se intervenisse, come voi vorreste, di qualche miliardo che siete ad abitare il suo creato, vi ritrovereste in poche centinaia. Forse migliaia. E certamente, colui che crede che tutto gli sia dovuto, all'alba del giorno della rinascita del popolo di Dio, non si sveglierebbe: sicuramente!
Dio premia chi lo segue, e chi nella prova pur vacillando si rialza in piedi: pregando e amando Dio, portandolo sempre con lui nel cuore, nella gioia e nel dolore. Dio premia chi, davanti alla vita e al camminare della società in senso contrario alle sue leggi, si oppone: portando amore, carità, e accompagnando con la preghiera tutti coloro che soffrono. Dio premia chi in lui confida, e umilmente chiede il suo aiuto, vedendo anche in una croce da portare l'essere più vicini a Dio. E per questo ringrazia.
Io, Gesù, ringrazio tutti i cattolici che vivono come tali. Che dal battesimo non si sono dimenticati di Dio, ma vivono per Dio e con Dio. E ammonisco tutti i cristiani cattolici, che lo sono e si ritengono tali, solo perché battezzati; e che si ricordano di essere cattolici solo in alcuni momenti della vita, se non mai. Voi non siete degni di portare la mia croce, e di essere miei fratelli. Per voi, che avete ricevuto l'acqua del battesimo e vivete come dèmoni: ricordate che per voi non ci sarà pietà.
L'intervento divino, ora come ora, nel ristabilire il bene sulla terra riempirebbe gli inferi di nuove anime sofferenti. Ma Dio vuole che l'uomo abbia la possibilità di redimersi e di convertirsi, anche nell'ultimo giorno della sua vita terrena, per poterlo salvare. Perché Dio vuole, per tutti voi, la pace e l'amore eterno.
Grazie a voi, fratelli, che tenete alta la fede con le vostre preghiere. Grazie a voi, che sulle vostre spalle, e con le vostre sofferenze, donate ad altri vostri fratelli serenità, e la possibilità di redimersi. Grazie a tutti voi! Ai sacerdoti, ai ministri di Dio e della chiesa che, in questi momenti, reggono gli attacchi di satana e del male. E grazie, infine, a tutti coloro che, con le schiene curve sotto il peso della loro croce, vanno avanti ringraziando e benedicendo Dio ogni giorno, meritandosi la sua grazia e il suo amore.
Ma voi, uomini moderni, così avanti tecnologicamente e con tutti i vostri impegni per migliorare la vostra vita, nella società di lupi. A voi dico: è giunto il tempo di redimersi, e abbandonare tutto ciò che di falso e ipocrita vi siete creati. O rimarrete soli, nella vostra disperazione e paura di affrontare la vita.
Io, Gesù, vi benedico. E che la mano potente di Dio sia sempre su di voi e su tutti i vostri cari!”.

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