Maria Santissima

14-03-2010

Carissimi figli di Dio! Carissimi uomini e donne, che siete abitanti di questo mondo messo a disposizione per voi da Dio, vostro Padre eterno e supremo. Carissimo messaggero del regno divino... Sono a voi per condurvi in un posto, un luogo, che mi auguro che molti di voi riescano a raggiungere. Vi prego, seguitemi in questo racconto che sto per farvi, liberate la vostra mente e aprite il vostro cuore.

Io sono Maria, madre di Gesù. Colui che scrive in questo momento, mi vede e nessun dubbio offusca la sua mente nello scrivere le mie parole. Voi - anche voi tutti! - potete vedermi e sentirmi. Date forza alla vostra fede, e la sua luce vi permetterà di vedermi e sentirmi, trovarmi sempre al vostro fianco, in ogni momento. Io, Maria, sono sempre con voi, avvocata presso Dio per i vostri peccati. Leggete, ascoltate, queste parole e fatene consiglio e saggezza.

Miei protetti, ascoltatemi! Quando guardate il cielo, quando innalzate gli occhi verso il cielo, cosa vedete? Vedete l'azzurro o le nubi. Ma voglio invitarvi a guardare oltre. Oltre la vostra percezione, oltre a ciò che i vostri occhi vedono... oltre. Oltre ad ogni cosa e ad ogni significato; oltre a quello che si può inventare, costruire, per mano umana; oltre la vostra logica.

Sapete, lassù - oltre a tutto e sopra a tutto - c'è un grande regno, un posto magnifico, puro, senza nessuna contaminazione del male, ove trionfa l'amore, la pace, il bene; e cessa per sempre la battaglia terrena tra il bene e il male, tra Dio e il demonio.

Sì, cari figli, in questo posto, al di fuori di ogni realtà terrena, il demonio non esiste e non può attaccare chi è in questo posto; nemmeno deve pronunciare il suo nome, altrimenti un forte dolore lo farebbe ritorcere su se stesso.

Quando alzate gli occhi al cielo, cari figli, pensate che lassù - sopra di voi - qualcuno vi guarda e vi segue, pensate che non siete mai soli. Pensate... pensate a ciò che Dio ha creato: il regno dei cieli, il paradiso; quel paradiso che Dio aveva dato all'uomo, sulla terra, perché potesse vivere senza fatica, senza dolore, senza paure, con tutto a disposizione. Quel paradiso che il Dio aveva dato all'uomo, e l'uomo si è così ingenuamente giocato, il Dio, nella sua infinita bontà, glielo ha ridato, ma creandolo in un posto ove l'uomo e il demonio - con le sue tentazioni - non possono entrare e manipolare. Ed ecco per tutti voi lo splendore, la gioia, la luce e l'amore di Dio, e per Dio, del Regno dei cieli: il Paradiso! Non più terreno - poiché l'uomo ha dimostrato di lasciarsi tentare, pur avendo tutto, e come allora anche oggi si ripete: l'uomo ha tutto ma, invece di avere Dio, ha il demonio come consigliere - ma in un posto che l'uomo raggiunge solo al termine della vita, quando alla fine del suo percorso terreno, della sua prova terrena, dimostra di meritare il massimo premio: l'eternità. L'eternità nella luce e nell'amore, l'eternità come Dio aveva pensato per l'uomo e che, fedele al suo progetto, gli ha restituito.

Quando alzate gli occhi al cielo, lasciate che il vostro cuore, la vostra mente, si colleghi - anche un solo attimo! - con Dio e con il suo Regno, e salutatelo lodandolo. Anche solo semplicemente dicendo: grazie Dio, perdonami e donami la pace! Semplice, ma a Dio fa piacere essere ricordato dai suoi figli. Come qualunque padre ama essere ricordato, e circondato dai propri figli.

Non buttate la vostra vita! Non fate che, alla fine della vostra prova, vi attenda il castigo divino, ma vivete per guadagnarvi il bene eterno; la fine di ogni sofferenza, il regno della bontà e della felicità, nell'amore e con l'amore del Padre.

Quando alzate gli occhi al cielo pensate alle mie parole e, lentamente, lasciatevi andare, e come in un sogno cercate di immaginare il paradiso. Ma vi assicuro che fantastico, meraviglioso che lo immaginiate, in realtà è molto meglio!

Arrivederci, figli miei, e magari - se volete - nel regno dei cieli!

Io, Maria Santissima, vi benedico e porgo su voi tutti le mie mani, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Che Dio segua sempre i suoi figli! Amen.