giovedì 31 marzo 2022

San Francesco

Uomini, donne, vi chiedo umilmente: fermatevi! Smettetela di correre, come pazzi, incontro alla vostra fine. Smettetela di servire il demonio, il dio del male, della perdizione, del dolore e della schiavitù. Smettetela - vi prego - o per voi, per i vostri figli, per la vostra Terra, sarà la fine. 

Sono Francesco, umile servo di Dio, e oggi parlo a voi: uomini e donne di questo tempo. La vostra voglia di potere, di successo, la vostra vita sregolata e malsana - senza Dio - vi sta portando alla fine, alla vostra fine: la fine dell’uomo, della donna, quali voi siete - senza morale e senza dignità - con l’unica cosa in mente: cioè avere denaro. Il denaro, che voi tanto ambite di avere, non vi salverà dal giudizio di Dio e dalla sua ira: che già, se non siete ciechi e sordi, dovreste iniziare a percepire in ciò che, attorno a voi, succede. Ebbene sì: la mano di Dio - la mano destra di Dio - sta incominciando a mietere, nel mondo intero, uomini e donne, come zizzania nel frumento. Una mano, con una falce selettiva, che colpisce i malvagi, i ladri e gli assassini, ovunque siano e chiunque essi siano. Non mi sto riferendo alla guerra - una delle tante guerre che stanno colpendo ora il mondo, con la loro forza distruttiva di ferocia e cattiveria, di voglia di potere e di crudeltà - no, fratelli e sorelle: non sono le guerre la mano di Dio, ma ciò che verrà negli anni a seguire, ove sarete colpiti da pestilenze e da malattie e da fenomeni naturali devastanti, che in un attimo faranno scomparire terre, uomini e donne: lasciando sulla Terra solo ciò che è sano e giusto, e tutto il resto sarà dimenticato. Sì, uomini e donne, avete capito bene: dimenticato. Perché voi non lascerete nulla di voi da ricordare, se non il vostro fare disastroso sulla Terra. 

Per molti di voi, le mie parole sembreranno troppo severe e cattive, il mio messaggio sembrerà - a chi non ascolta Dio - portare una fine catastrofica, triste e senza speranza. Ma chi ascolta Dio - chi serve Dio e i suoi fratelli, con cuore puro e contrito, chi aiuta il povero, il bisognoso, senza averne nulla in cambio, chi vive secondo le leggi di Dio, le semplici leggi di Dio, chi conosce Dio, Padre onnipotente ed eterno, cioè il vero e devoto cristiano cattolico - sa benissimo che la speranza c’è sempre. E le mie ammonizioni, sono atte a fare sì che voi, uomini e donne, cambiate il vostro cammino devastante, in un cammino sano: di fede e amore, per Dio e per il prossimo. Questa speranza si chiama Preghiera, questa speranza - che voi avete - si chiama Amore: amare Dio e vostro fratello o sorella. Questa speranza si chiama Parola, la parola che Dio vi ha dato, tramite il Vangelo la Bibbia e tutti i libri sacri. La vostra speranza, è di abbandonare la vostra ignoranza di fede e di educazione, e di ricominciare a vivere. Non a subire la vita, come state facendo ora: ma a vivere una vera e propria vita di conversione e di fede, dando il vostro contributo di preghiera e amore, per salvare voi stessi, i vostri fratelli e la vostra Terra. 

Io, Francesco - o se preferite, san Francesco - oggi vi apro gli occhi, le orecchie, il cuore. E vi porto una parola, per voi nuova, che avete completamente abbandonato: Speranza. Sperare che Dio vi perdoni, e vi aiuti a camminare nel giusto modo, nella vostra vita. Dovete credere, in Dio misericordioso e giusto. E pregarlo di salvare voi e il mondo intero, dallo strapotere di satana: che voi, uomini e donne, avete scatenato. Pregate Dio, suo Figlio Gesù e Maria santissima, che fermino ciò che voi, uomini e donne, avete liberato nella vostra vita: dandogli sempre più forza e credo. Pregate e amate Dio e il suo regno, perché - credetemi - è l’unica vostra salvezza. 

Le pecore nere saranno separate dalle bianche, i lupi saranno separati dagli agnelli. E per l’uomo e la donna in cui Dio, nel loro cuore, non troverà bontà carità e giustizia, sarà la fine.

Io, Francesco, vi saluto e vi benedico. E vi chiedo, umilmente, di tornare a servire Dio e non voi stessi: per un mondo migliore, per voi e i vostri figli. 

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