giovedì 8 luglio 2010

San Giovanni Battista

03-07-2010




Un nuovo personaggio mi è apparso: lentamente e dolcemente, come tutti gli altri, ma nello stesso tempo forte nella sua figura; e certamente di tempi a noi lontani. Vista la mia curiosità, tale da far apparire sul mio viso tutta la mia impazienza nel sapere chi avevo di fronte, e non riconoscendolo per la mia grande ignoranza... quasi immediatamente si è presentato, e queste sono le sue parole:


“Salve fratello! Tu non mi riconosci, vedo sul tuo viso la perplessità e lo stupore. Sì, lo so, per te sono un nuovo amico, un amico che non hai mai visto, un amico di altri tempi; tempi lontani: io sono Giovanni Battista, servo di Dio, della fede. E di tutto ciò che Dio vuole e chiede a me, ne faccio un gesto d'onore e gloria. Nulla infatti per me è più onorevole, e di grande gioia, come servire Dio; anche quando questo vuole dire andare contro le leggi della società, andare contro corrente, essere additato come un pazzo che insegue idee e sogni; ma voi ora sapete che le idee e i sogni che seguivo sono realtà. Niente dona forza e gioia come quando, alla fine di una giornata passata a parlare e a convertire il popolo, l'amico o lo sconosciuto, alla fede, all'amore di Dio, ci si ferma e s'innalza con il cuore la propria gloria a Dio Onnipotente.

Ecco in breve, fratello mio, quale è stata la mia vita. Io sono stato folgorato dall'amore di Dio, e come un mercenario ho parlato di Dio alla mia gente; un mercenario della parola, un mercenario che come ricompensa chiedeva di amare Dio. E Dio ha voluto che la mia parola, di semplice uomo, si udisse oltre le mie capacità visive e uditive; oltre a quello che qualsiasi uomo può vedere e sentire. Scavalcando monti e navigando sui mari, la mia parola era diventata una vera e propria testimonianza, e attirava la gente. Sì, l'amore in Dio stava prendendo la strada della conoscenza al popolo; perché il popolo è lo scrigno, il recipiente più grande dove Dio versa l'amore per i suoi figli; e badate: così era allora e così è adesso, nulla è cambiato! Solo lo stolto e chi è senza cuore può dire che non è così, e non vedere e sentire l'operato di Dio.

Io ho avuto il grande privilegio di battezzare Gesù, il Figlio di Dio; quel figlio che Dio ha immolato per l'uomo, facendolo morire in croce come l'ultimo dei malfattori. Ahimè, io non ho potuto essere presso il Gesù morente; la mia vita terrena si era fermata tempo prima, per mano di chi della fede e dell'amore aveva paura; per mano di chi, non sapendo cosa fare e sentendosi al di sopra di ogni uomo, giudicava con la morte tutti coloro che lo spaventavano, o minacciavano il suo regno di paura e schiavitù; o giudicava a morte solo per divertimento. Con grande gioia Gesù mi condusse in cielo con lui; e con grande gioia ora servo Dio e il suo regno, ringraziando Dio ogni attimo eterno per avermi, se pur peccatore, portato in cielo con lui.

Ora, se mi permetti, fratello, vorrei farti meditare sul tuo tempo; e con te vorrei che anche i tuoi fratelli meditassero. Lo so, forse non sono in grado di parlarvi: io sono servo vostro e di tutti i figli di Dio, ma ho sempre, a volte anche duramente, fatto sentire la mia voce; e ora che Dio ha trovato in te un messaggero, ti chiedo solo di ascoltarmi: Lo scontro tra il bene e il male è sempre esistito, lo scontro fra odio e amore è sempre esistito; guerre e distruzioni, genocidi e omicidi, sono sempre stati nella mente diabolica dell'uomo. Ma quello che ora non riesco a capire è perché l'uomo - anche in questa vostra era, che in fondo è un'era piena di benessere e di lussuria, piena di peccati di gola e di superbia, ove l'uomo sembra avere ottenuto tutto quello che vuole e che gli serve, io mi chiedo - perché ancora oggi l'uomo uccide, schiavizza e tortura, come ai miei tempi? Volete forse dirmi che nulla è cambiato? Che è cambiato l'aspetto estetico, ma non quello spirituale: il cuore, il sentimento? Che in tutta la vostra evoluzione, trasformazione, vi siete dimenticati di far crescere con voi il bene e il buono? Triste! Il mio cuore piange e si dispera per voi, figli di Dio. E se potesse servire tornerei in mezzo a voi; e come allora, oggi urlerei il mio amore a Gesù, a tutti voi! E non basterebbe l'intero pianeta a fermare il mio cammino, per tentare di rimettere la fede nel cuore dell'uomo. Siete cresciuti, vi siete moltiplicati, avete portato avanti con quell'intelletto che Dio vi ha donato il progresso e la vostra vita, creandovi ogni cosa di cui avete bisogno, e anche tutto ciò di cui non avete bisogno. Ecco caro fratello, cari fratelli, questa è la sostanza: le vostre menti, la mente dell'uomo, è ricca di intelletto e di inventiva; ma se nella mente non viene coltivato il bene e l'amore, la mente scivola in quel che è sicuramente meno difficile da fare: ottenere ciò che vuole senza pensare a ciò che causa o, ancora peggio, giustificando il male che porta, e che crea, per ottenere il fine.

Ho parlato di coltivare il bene e l'amore. Coltivare forse vi sembra una parola non opportuna, forse vi chiederete cosa vuol dire coltivare... Il bene, l'amore, non sono colture? E invece, cari miei, il bene e l'amore vanno coltivati tutti i giorni, annaffiandoli con l'acqua della preghiera, che disseta i poveri di spirito e fa crescere la pianta del bene e dell'amore per Dio, nell'uomo. Quest'uomo, infiltrandosi nel popolo e nella società, andrà a nutrirsi dell'amore di altri fratelli per Dio; e come una pianta, con le sue radici che si espandono nel terreno, l'uomo nutrito e dissetato non ha paura di affrontare il male, convertendo così il fratello perso. Vi siete dimenticati di fare crescere con voi l'amore per Dio, che vi ha creato; del Padre, che vi ha dato la possibilità di ragionare e di avere sentimenti propri, di poter fare ciò che volete. E voi, invece di rendere gloria e amore a colui che vi ha donato la vera ed unica libertà che avete - invece di seguirlo! - date retta alle fanfaronate, al demonio; che riesce, forte della forza che l'uomo nei secoli gli ha dato, riesce ad attaccare anche i ministri di Dio: e questo è veramente troppo, veramente troppo!!”




Giovanni, qui visibilmente alterato, ha cambiato espressione, tono di voce, quasi spaventandomi e così ha continuato:




Basta! Basta! Ora basta, è veramente troppo! Dio, Padre Onnipotente, è ormai stanco di tanta ingiuria e irriconoscenza da parte dell'uomo! Io vi avviso: state tirando troppo una corda che, nei secoli, è sempre più lacerata dal comportamento dell'uomo; è la corda dorata, e infinita, della pazienza divina. E credetemi - e dico anche a voi, stolti e increduli, falsi atei e, ancor peggio, millantatori della fede! - quando il Padre punirà il figlio ribelle non resterà il tempo per chiedere perdono: tutto si compirà in un attimo, che per il figlio malvagio si tramuterà in eterna sofferenza.

Forza, popolo di Dio, avanti! Segui i nuovi apostoli che Dio ha messo tra di voi, e fai sentire la tua voce! Grida: Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e sempre sia fatta la sua volontà! Così sia, nei secoli dei secoli.




Come apparso, se n'è andato, risalendo il cielo lungo un sentiero di luce; andando verso quel posto ove ognuno di noi spera un giorno di andare, magari nelle braccia di Gesù o Maria.

4 commenti:

  1. caro dardo. ho letto finalmente un nuovo messaggio delle tue apparizioni e ho provato amgoscia per il rimprovero di giovanni battista anche se è il "suo" temperamento per convincerci alla conversione. sappiamo tutti che i mali di questo tempo sono simili a quelli di allora, ma io spero nella misericordia di dio e ho tanta paura di non fare abbastanza per meritarla. aiutaci tu che sei stato eletto messaggero e intercedi per noi. grazie. la pace del signore sia sempre con te. 1950.

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  2. ciao anonimo, aono la moglie di Dardo, sai leggendo il tuo commento ti dirò che anch'io a volte ho paura di non fare abbastanza per meritare la misericordia di nostro Signore.
    Però frequentemente mi viene ripetuto che che Gesù ci ama per quello che siamo, pregi e difetti, lui sa quali sono i nostri difetti e le nostre debolezze e vuole che anche noi impariamo ad accettarci, chiaramente cercando sempre di stare nel suo divino insegnamento.
    Credo che se rimaniamo nella preghiera e preghiamo l'uno per l'altro e per le persone che, meno fortunate di noi sono nel buio, Dio nella sua infinita misericordia non ci abbandonerà mai.

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  3. Leggendo la Bibbia, in più di due millenni mi accorgo che certe cose non sono cambiate tanto. Probabilmente i millenni sono molti più di due. Sono cambiati i vestiti, la cultura, la tecnologia e tante cose, ma in fondo in fondo, l'umanità è sempre la solita.

    Se penso a Dio stufo, mi accorgo di non provare paura, ma speranza. È un mondo marcio, fino al midollo, un marciume in cui siamo immersi fino al collo, che si insinua e contamina ogni giorno nuove anime. Avviene in modo appariscente, nei delitti, nei crimini, ma preoccupatevi ancora di più di quando avviene in modo subdolo e vi porta in rovina.
    Questo è un mondo senza giustizia, dove trionfano i prepotenti, gli astuti, i lupi; dove si ammirano e si coprono di gloria non chi più fatica e suda per migliorare il mondo. Io prego che Dio non lasci correre, ma che ci aiuti a portare giustizia.

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