mercoledì 12 maggio 2010

Padre Pio e San Francesco

Un canale di luce scende dal cielo: bianca, intensa, impenetrabile dall'esterno e da ciò che lo circonda; sembra formare una strada, una strada che collega il nostro mondo e il regno di Dio. Lentamente, ma con fare deciso, due persone scendono camminando su questa strada di luce; scendono fino ad essere ben riconoscibili, ora li distinguo bene: sono Francesco e Pio. Dietro a loro, come a scorta, vedo angeli possenti - che credo appartenere alla milizia dell'Arcangelo Michele - a maggior protezione dei due messaggeri.

Padre Pio prende la parola per primo, e mi dice:

“Cari fratelli, caro messo. Eccoci ancora una volta, per volere di Dio, a portare a voi il nostro messaggio. Ascoltate le parole di Francesco, umile servo di Dio, ascoltate ciò che per voi ha da dire”.

Poi in silenzio si inginocchia, e sento l'atmosfera, l'aria - tutto ciò che mi circonda - farsi pesante e grave, come a voler pesare su di me e sull'uomo in generale; una grande commozione mi prende e gli occhi mi lacrimano; ed ecco Francesco unire le sue mani in preghiera, e inginocchiarsi, e incominciare a parlare:

“Perdonami, o Signore, se non ti lodo mai abbastanza; perdonami, o Signore, se non sono all'altezza di servirti; perdonami, o Signore, e perdona loro che non sanno cos'è la tua grandezza!
Uomini, donne - figli di Dio - ascoltatemi in questa mia preghiera dettata dal cuore e dall'amore per Dio; ascoltatemi e fatene buon uso; inginocchiatevi con me davanti a Dio misericordioso, e con me chiedete perdono.Insieme diciamo:

Perdono, mio Signore!
Perdono per me stesso e per tutti i miei fratelli, che hanno dimenticato quanto grande è il tuo splendore e quanto immenso è il tuo regno. Perdona tutti coloro che non riconoscono il tuo immenso amore, e che non ti lodano per la tua infinita giustizia e bontà.

Perdono, mio Signore!
Perdona chi, contro le tue leggi, ha creato il suo mondo e vive nella disubbidienza e nel peccato: perverso come è il suo mondo. Perdona questo mio fratello che vive con il male, nel male, continuando a far sì che il male prolifichi; perdonalo, e perdona noi che, incapaci di servirti, non riusciamo a fermarlo.

Perdono, mio Signore!
Perdona l'uomo e la donna, figli tuoi, che si sono dimenticati di essere tali, e vivono nell'amore per se stessi, per il loro corpo, il loro guadagno; e si dimenticano del sentimento più giusto e più sano, quale l'amore; l'amore che unisce le persone per tutta la vita, l'amore che fa procreare, l'amore che fa aiutare il prossimo, l'amore per il proprio fratello; quell'amore che frena la violenza e le guerre; quell'amore che tu, Dio amatissimo, hai dato all'uomo e che, ora, sembra non conoscere. Con estrema facilità si rompe il vincolo che davanti a te, o mio Dio, unisce un uomo a una donna; con estrema facilità vedo vite gettate per sbagli fatti, per aver ceduto il proprio corpo troppo presto, troppo in fretta; perdona loro mio Signore, che non sanno che per tutta la vita ne avranno il rimorso.

Perdona, mio Signore, questi tuoi figli increduli nella fede, ma tanto uniti nel vivere come serpenti, pronti a mangiarsi l'un l'altro per cose, talmente futili, che non voglio nemmeno citarle.

Perdona, mio Signore, per la distruzione del tuo creato, per la distruzione della vita, che questi tuoi figli stanno attuando, portando avanti un insano piano demoniaco di distruzione dell'anima e del corpo.

Perdona, mio Signore! Perdona me stesso, tuo umile servo, e tutti coloro che nella vita non seguono la tua parola; quella grande parola che si chiama fede e amore in Dio, Padre Onnipotente. Perdona noi tutti, se mai abbastanza cerchiamo la conversione del prossimo e se, pur impegnandoci, non ti serviamo mai abbastanza.

Perdona tutti coloro che - in tuo nome - uccidono, distruggono, e fanno qualsiasi violenza;
perdona costoro, perché non sanno cosa vuol dire Dio; e il loro Dio non sei tu, ma chissà quale cosa.

Infine, mio Signore, umilmente ti chiedo: perdona tutti i miei fratelli che si sono addormentati nella loro fede; e che non sono capaci di dare vita e forza a quella fede che porta luce nel cuore degli afflitti, e amore nel cuore degli oppressi; e lasciano che tutto vada, facendosi travolgere loro stessi dai propri figli e dal mondo che li circonda, sempre più avido di vittime da sacrificare al male.

Perdona, Signore, e perdona tutti noi che umilmente ti serviamo, e aspettiamo la tua venuta e la venuta del regno di Dio sulla terra.

Francesco tace e si chiude in preghiera. Padre Pio alza il capo e, con il volto notevolmente commosso, prende la parola:

“A te, messo, il compito di fare leggere questa richiesta di perdono del fratello Francesco, per tutti noi. Non passa giorno che, nell'eternità della sua vita, Francesco non lodi e non preghi Dio; e non passa giorno in cui Francesco non chieda la salvezza anche del più malvagio dei suoi fratelli.

Io chiedo, a tutti voi che siete in terra, di pregare; e pregare Dio, perché la sua ira non si abbatta su di voi e su tutto ciò che, di malsano, avete fatto. Io vi chiedo che - con vergogna - vi rivolgiate al Padre, e gli chiediate umilmente scusa con tutto il vostro cuore; quel cuore che Dio vi ha messo nel petto, e che ora è il momento di ascoltare.

Basta, vivere nel peccato! Basta, vivere nella tentazione! Basta, vivere servendo il demonio! Basta e basta ancora! Ritornate al Padre, e troverete le sue braccia aperte per accogliervi; rinnegate il Padre, e troverete le fiamme infernali ad accogliervi. Lo so, voi non credete a questo.

Anzi, direi che chi non crede a questo non leggerà, probabilmente mai, ciò che è scritto in questi messaggi; e allora preghiamo per lui, perché Dio lo perdoni: duro sarà il suo destino!

Nulla siamo, nei confronti di Dio, e nulla saremo mai; ma Dio ci ha offerto il più grande dei doni: la vita eterna, insieme a lui, nel suo Regno. E noi - tutti noi! - dobbiamo essere degni del suo dono, e dobbiamo meritarlo. Come tutti i premi bisogna guadagnarselo, e questo è il nostro compito principale.

Io Pio, con il fratello Francesco, ho concluso; e vi auguro di vivere sempre nell'amore di Dio e nella sua misericordia.

Sia lodato Gesù Cristo!”.

2 commenti:

  1. E' veramente forte e importante questo messaggio di cui sei portatore, Dardo. Grazie per essere tramite di questo richiamo della misericordia di Dio alla nostra colpevole distrazione..

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