martedì 22 dicembre 2009

auguri da San Francesco d'Assisi

22-12-2009
cari fratelli e sorelle, vicina è la ricorrenza della nascita del nostro Salvatore e Signore, del figlio di Dio. Chiedo a tutti voi, per festeggiare questo Natale, di rinascere e di festeggiare la nascita di Gesù, e non il trionfo dell'abbondanza e dello sperpero di ogni cosa che possa darvi felicità.
Io sono Francesco, il più umile dei servi di Dio,non degno di allacciargli un calzare e voglio, fratelli e sorelle, e voglio portare un po' di chiarezza nel vostro Santo Natale. Si, fratelli e sorelle, chiarezza, perché mi sembra che in questi tempi la chiarezza sul significato del Natale si sia persa come si è persa la fede.
E allora meditate con me, carissimi, meditiamo. Anni or sono, il Dio onnipotente decise di mandare sulla terra suo Figlio con il compito di salvare i suoi fratelli e sorelle dal peccato e dalle fiamme dell'inferno. Dio potente e misericordioso, di cui non sono nemmeno degno di pronunciarne il nome e spero mi perdonerà,avrebbe potuto fare crescere suo figlio nella ricchezza, dandogli una vita agiata, senza prove, nel lusso e nella bambagia; avrebbe potuto e - ascoltate bene - avrebbe potuto fare che suo Figlio, il figlio di Dio, si limitasse a parlare alle genti come profeta ed essere immune dalla cattiveria dell'uomo o dagli attacchi del demonio. Gesù avrebbe potuto fare opera di convincimento delle folle della potenza e della magnificenza del Padre, usando al meglio i poteri infiniti che Dio gli aveva donato, essendo suo figlio, senza nulla rischiare e temere, essendo Lui il figlio di Dio.
E invece no, cari fratelli e sorelle - ed è qui che dovete ricredervi e cambiare il vostro comportamento - la vostra festa, il vostro modo di festeggiare la nascita del Salvatore, è diventata una festa pagana, per molti di voi, che punta solo allo sperpero e alla ricchezza, al regalo più bello, più costoso, più inutile, perché in ogni modo non è quello il regalo che dovreste fare.
Ricordate, Gesù è nato al freddo in una mangiatoia di una stalla, nella miseria e nella povertà; sua Madre, Maria, era una donna normale e come tale lo ha cresciuto; in fuga dal male e tentato dal male, Gesù ha vissuto come il più povero degli uomini, senza mai cedere alle tentazioni e all'ira, anche con chi gli faceva del male o metteva in dubbio la sua parola. Nella povertà e nella miseria ha impostato il suo cammino di fede e di speranza per tutti gli uomini, portando la parola di Dio ai bisognosi.
Ed ecco, fratelli e sorelle, la differenza: il Figlio di Dio nasce in povertà e voi festeggiate la sua nascita facendo a voi stessi ed agli altri regali sfarzosi, cercando di fare sempre il regalo più bello, ma il regalo più bello lo dovreste fare a Gesù e non ai vostri amici; il regalo più bello lo dovete a Gesù nostro Salvatore e, per Lui, il regalo più bello non è nulla che potete comprare con il vostro denaro, egli vuole la pace, l'amore tra il popolo, la fede in Dio e nel suo Regno, l'amore per Dio ed il Regno tutto. Egli vuole che cessino le armi e parlino le colombe della pace e dell'amicizia. Egli vuole che il fratello non tradisca il proprio fratello, e non tradisca se stesso cadendo in tentazioni di facile vita e di grandi guadagni. Egli vuole che l'uomo, figlio di Dio, riconosca il Padre e ritorni al Padre con la testa china, chiedendo perdono. Egli vuole l'uguaglianza fra i popoli; egli vuole che la casa di Dio,la chiesa, si torni a riempire di fedeli pronti ad ascoltare il proprio pastore, ansiosi di imparare la parola di Dio e le leggi di Dio.
Ecco, cari fratelli e sorelle, cosa vuole il bambino Gesù; queste sono cose che con il denaro,servo del male, non si possono comprare.
Allora fate un regalo vero a Gesù e a voi stessi, fate come Lui e rinascete facendo dono a voi e agli altri della vostra bontà e della vostra fede. Sapete, tanti nel mondo non possono permettersi neanche di mangiare e bere nel giorno della nascita del Salvatore, e tanti altri muoiono colpiti da guerre e dall'odio.
Bene, nel vostro piccolo, rivolgete una preghiera per tutti coloro che soffrono e per tutti coloro che non sono fortunati come voi. Se ognuno di voi lo farà, si accenderà un grande luce di speranza e di amore che andrà a illuminare il buio della vita di chi, senza Dio, pensa di vivere.
Io, Francesco, ringrazio tutti voi per avermi ascoltato e te, messo, che divulgherai la mia parola. Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di servirlo e spero che voi tutti sentirete la chiamata del Padre e rispondiate: “ Mio Dio, eccomi, sono pronto a servirti “.
Buon Natale a tutti e buona rinascita nella fede e nella speranza, vi benedico nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo e vi saluto, pace a tutti San Francesco D'Assisi.

4 commenti:

  1. Ringrazio Dio per aver donato all'umanità un grande Santo come San Francesco d'Assisi; non per niente è stato chiamato "alter Christus", un altro Cristo. Lui sì, ha ricalcato le orme di Gesù vivendo nel modo più povero, più semplice, più somigliante al Maestro. Come non ringraziare il Signore per un Santo simile? Grazie, caro Santo, per il messaggio che attraverso Dardo, ci hai trasmesso. Sì, desideriamo vivere questo Natale, con l'aiuto di Dio, nel modo più umile possibile; vogliamo riscoprire, proprio ai piedi del Presepe che Tu hai inventato la semplicità e la bellezza di questo Dio che non ha "considerato un tesoro geloso la Sua uguaglianza con Dio" ma si è fatto Uomo e nostro Fratello per insegnarci cos'è l'Amore. Grazie di cuore! E grazie a te, carissimo Dardo!
    Dio e Sua Madre ti benedicano sempre!
    Scarlet

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  2. Ti ribadisco i miei più sinceri auguri di Natale. Dio ti benedica ora e sempre!

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  3. non chiedo niente di che... solo se san francesco possa farmi questa piccola grazia di cui ho tanto bisogno.....

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